Nella serata di ieri, a L’Aquila, i carabinieri della Radiomobile hanno effettuato un arresto in flagranza per spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si è svolta in un parcheggio adiacente all’ufficio postale di via Aldo Moro, dove un passante è stato sorpreso mentre effettuava una transazione sospetta con il conducente di un’auto. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha portato all’arresto di un giovane di 19 anni, residente in città e di origine straniera.
Il momento dell’arresto
Nel tardo pomeriggio, una pattuglia dei carabinieri ha notato un uomo intrattenersi a lungo con il guidatore di un veicolo parcheggiato. Sebbene all’apparenza la conversazione potesse sembrare innocente, l’attenzione dei militari è stata attirata da uno scambio furtivo: il passante ha consegnato 20 euro al conducente, il quale ha restituito un piccolo incarto. Questo comportamento sospetto ha spinto l’equipaggio a intervenire prima che l’auto potesse allontanarsi.
La squadra ha proceduto a fermare l’utilitaria per un controllo approfondito. Il giovane alla guida del veicolo è stato prontamente identificato e sottoposto a una perquisizione personale e veicolare, nel corso della quale sono stati rinvenuti 16 dosi di cocaina e oltre 1000 euro in contante. Le modalità con cui si è svolta la transazione e il materiale trovato sono stati elementi determinanti per giustificare l’immediato arresto, poiché ritenuto un chiaro indizio di attività di spaccio.
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Dettagli dell’operazione e conseguenze legali
Dopo il ritrovamento delle sostanze stupefacenti e del denaro, i militari hanno proceduto a sequestrare sia la cocaina che la somma di denaro contante, considerate provento dell’attività illecita. Il 19enne è stato arrestato in flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti e per detenzione di cocaina nel contesto di spaccio. Le autorità hanno dato seguito al procedimento con prontezza, segnalando l’arresto al pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di L’Aquila.
Giunti in caserma, i militari hanno immediatamente provveduto a informare il P.M. riguardo alle circostanze dell’arresto. In risposta, il magistrato ha disposto il trasferimento del giovane presso le camere di sicurezza del comando provinciale dell’Arma, dove attenderà l’udienza di convalida. Questo passaggio è essenziale per la verifica dell’arresto e per la definizione delle responsabilità legali.
La presunzione di innocenza
Una nota importante è l’affermazione della presunzione di innocenza per l’arrestato. Sebbene la sua cattura sia avvenuta in contesto di flagranza, egli rimane considerato innocente fino a prova contraria e fino alla pronuncia di una sentenza definitiva da parte dell’Autorità Giudiziaria. Gli atti della Polizia Giudiziaria, quindi, devono essere sottoposti a controllo e convalida da parte della magistratura, un passaggio fondamentale nel processo legale, che garantisce i diritti dell’individuo coinvolto.
Questa operazione dei carabinieri si inserisce in un contesto più ampio di controlli e azioni di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, evidenziando l’impegno delle forze dell’ordine nel mantenere la sicurezza e la legalità nelle strade della città .