La vicenda legata alla scomparsa e alla morte di Mara Favro, donna di 51 anni sparita da Chiomonte l’8 marzo 2024, torna al centro dell’attenzione con l’arresto di Vincenzo Milione. Il sessantenne, titolare della pizzeria dove Mara lavorava, è stato fermato dai carabinieri di Susa per aver violato l’ordine di sorveglianza che gli imponeva restrizioni sugli spostamenti. Milione è indagato per omicidio e occultamento di cadavere, dopo il ritrovamento delle ossa di Mara nei boschi di Gravere. Questo arresto, pur non direttamente collegato alla morte, riaccende i riflettori su un caso ancora avvolto nel mistero.
I fatti dell’arresto: violazione delle misure di sorveglianza
Vincenzo Milione è stato arrestato a Susa per aver ignorato un provvedimento restrittivo del tribunale di sorveglianza. Il giudice gli aveva imposto di restare in casa e uscire solo in orari prestabiliti ma, durante un controllo, i carabinieri lo hanno trovato fuori nelle ore vietate. L’arresto è stato confermato dal suo avvocato, che ha definito la violazione “un errore formale”. Nonostante la natura tecnica dell’infrazione, il fatto assume un peso rilevante se si considera il contesto giudiziario in cui Milione è coinvolto.
Milione al centro delle indagini
Milione, infatti, è un personaggio al centro delle indagini per il delitto di Mara Favro, in quanto era l’ultima persona ad averla vista viva. L’arresto arriva in un momento delicato per la procura, che potrebbe interpretarlo come un segnale di rilassamento nel rispetto delle norme. In passato, l’uomo era già stato sottoposto a questa sorveglianza speciale, proprio a causa delle accuse in corso. La violazione potrebbe aprire la strada a ulteriori approfondimenti, sia sul suo comportamento che sugli sviluppi dell’indagine.
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Il mistero della scomparsa e dell’omicidio di mara favro
La notte dell’8 marzo 2024 Mara Favro ha chiuso il suo turno alla pizzeria “Don Ciccio” di Chiomonte e da allora è sparita. Originaria di Bussoleno e residente a Susa, Mara ha interrotto ogni contatto con familiari e amici senza spiegazioni. Le ricerche sono scattate immediatamente, coinvolgendo carabinieri, protezione civile e volontari. Perlustrati boschi e sentieri della Val di Susa, senza successo.
Ritrovamento dei resti e sviluppi
Il caso si è trasformato in tragedia nel marzo 2025, quando in un canalone vicino a Gravere sono stati ritrovati resti umani appartenenti a Mara. L’identificazione è arrivata dall’analisi del Dna. L’autopsia ha rivelato che la donna è stata colpita da numerose coltellate, uccisa in modo particolarmente cruento. Il corpo è stato poi abbandonato nel luogo isolato, segno di un tentativo di cancellare ogni traccia. Questi elementi hanno spostato l’inchiesta dall’ambito della scomparsa volontaria a quello dell’omicidio.
I sospetti su vincenzo milione e cosimo esposito
Vincenzo Milione e il suo ex socio Cosimo Esposito sono iscritti nel registro degli indagati, accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Esposito, conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti, ha riferito di tensioni e comportamenti anomali nelle ore precedenti la sparizione di Mara. Milione invece afferma che la donna era viva quando l’ha lasciata. Le versioni contrastanti complicano il quadro e alimentano i dubbi degli inquirenti.
Tensioni e silenzi a chiomonte
Il legame diretto tra Milione e Mara, datore di lavoro e dipendente, fa dell’uomo il principale indagato. Diversi testimoni sarebbero disponibili a fornire dettagli, ma finora il silenzio domina la comunità di Chiomonte. La pizzeria dei due uomini era stata segnalata più volte per episodi sospetti, ma non erano mai state prese misure cautelari. L’arresto per violazioni formali potrebbe diventare un punto di svolta per riaprire altre piste.
Le indagini e le possibili evoluzioni dopo l’arresto
L’arresto di Milione si inserisce in un contesto di approfondimenti giudiziari sul caso Favro. Le forze dell’ordine stanno esaminando nuove prove, tra cui telefonate e spostamenti nella notte dell’8 marzo 2024. Le indagini cercano di ricostruire con precisione gli eventi per capire chi abbia effettivamente colpito Mara e dove si sia consumato il delitto.
Verifiche e collaborazioni in corso
Le autorità vogliono verificare anche eventuali coperture o omissioni nel passato di Milione ed Esposito. Alcuni testimoni chiave avrebbero deciso di collaborare, cosa che potrebbe fare luce su dinamiche nascoste. La comunità locale è sotto pressione, con molte persone che chiedono risposte e giustizia per Mara. Milione è stato trasferito in carcere in attesa della convalida dell’arresto e restano in attesa sviluppi sulla sua posizione.
I prossimi giorni potrebbero chiarire se questa infrazione alle misure di sorveglianza segnerà una svolta. La complessità del caso richiede ulteriori accertamenti, ma la stretta sulle restrizioni rappresenta un segnale di attenzione da parte degli inquirenti verso Milione. La vicenda di Mara Favro resta uno dei casi più drammatici in Piemonte, con ancora molte domande da risolvere.