Un episodio di cronaca che ha scosso la comunità di Aversa, in provincia di Caserta. Un ragazzo egiziano, di soli 17 anni e ospite di un centro di accoglienza, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’intervento dei militari è stato scaturito da una serie di segnalazioni ricevute dai cittadini, insieme a un video diffuso su TikTok che ha messo in allerta la popolazione.
L’operazione antidroga condotta dai Carabinieri
I Carabinieri della stazione di Aversa hanno condotto un’operazione mirata contro il traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio speciale dedicato alla lotta alla droga, il giovane è stato individuato a seguito di alcune segnalazioni che indicavano il suo comportamento sospetto. I militari hanno notato che il ragazzo era particolarmente attivo sui social e, in particolare, su TikTok, dove aveva pubblicato un video che lo ritraeva mentre si esibiva in danza nella centrale piazza Domenico Cirillo, brandendo oggetti simili a armi. Questa scena ha allarmato molti residenti, portando a una serie di telefonate al comando dei Carabinieri.
Il ritrovamento della sostanza stupefacente
Sulla base delle informazioni raccolte, i Carabinieri si sono diretti verso il centro di accoglienza dove il giovane era ospitato. Qui, con il supporto del personale del centro, è stata effettuata una perquisizione mirata. L’operazione ha portato al sequestro di 18 stecche di hashish, per un peso totale di circa 39 grammi, nascoste in una scatola all’interno dell’armadietto del ragazzo. In aggiunta alla sostanza stupefacente, sono stati rinvenuti anche oltre 200 euro in contante, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio.
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Conseguenze legali per il minore
Dopo la convalida dell’arresto, il diciassettenne è stato trasferito presso il Centro di Prima Accoglienza di Napoli Colli Aminei, dove sarà sottoposto a ulteriori valutazioni da parte delle autorità competenti. Questo episodio mette in luce non solo il fenomeno dello spaccio tra i minori, ma anche la necessità di monitorare attentamente l’uso dei social media, che potrebbe rivelarsi un canale di promozione di comportamenti a rischio tra i giovani. La città di Aversa si trova ora al centro di un dibattito su come affrontare e prevenire queste situazioni, aumentando la consapevolezza nelle comunità e nei centri di accoglienza.