Pasquale Sacchettino, 59 anni, noto pusher di Scampia, è tornato in carcere dopo un controllo a Napoli che ha portato al sequestro di cocaina e di un sistema di videosorveglianza sofisticato installato nella sua abitazione. Sacchettino aveva già avuto precedenti legati allo spaccio e al suo nome è legata anche la vicenda giudiziaria del figlio Vincenzo, ex baby attore della serie televisiva Gomorra.
Il fermo e il ritrovamento della droga
Mercoledì mattina, in via Arcangelo Ghisleri a Napoli, durante un controllo di polizia di routine, gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato di Scampia hanno fermato un’auto guidata da Pasquale Sacchettino. Nell’auto sono stati trovati sette involucri di cocaina e 105 euro in contanti, divisi in banconote di vari tagli. Questa modalità la polizia la associa spesso allo spaccio al dettaglio, dove piccole somme di droga e soldi vengono scambiati rapidamente.
La scoperta ha portato a un controllo più approfondito nella sua abitazione, dove sono stati rinvenuti altri otto involucri della stessa sostanza stupefacente. In più c’erano due bilancini di precisione e materiali riconducibili al confezionamento. Questi elementi consolidano l’ipotesi che Sacchettino fosse attivo nella distribuzione locale di droga.
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Il sistema di videosorveglianza nella casa
Durante la perquisizione in casa, la polizia ha scoperto un impianto di videosorveglianza avanzato. Cinque microcamere erano puntate verso l’esterno dell’appartamento per monitorare la zona circostante. Il sistema, collegato a un DVR e a un monitor interno, consentiva a Sacchettino di tenere sotto controllo ogni movimento attorno alla sua abitazione.
Questo tipo di apparecchiatura serve solitamente a prevenire l’arrivo di forze dell’ordine o di estranei. Permette di agire con maggiore sicurezza, riducendo il rischio di interventi a sorpresa. Il ritrovamento di un impianto del genere conferma l’intenzione di mantenere un’attività di spaccio ben organizzata e protetta da possibili controlli.
Precedenti giudiziari e il legame con il figlio
Pasquale Sacchettino non è nuovo ai problemi con la giustizia. Già nel 2022 fu coinvolto in una operazione antidroga, assieme a un altro figlio, sempre di nome Vincenzo, e altre quattro persone tra Napoli e Caserta. In quel caso, Sacchettino era finito agli arresti domiciliari.
Il figlio, Vincenzo Sacchettino più giovane, è noto per la sua partecipazione come baby attore nella serie televisiva Gomorra, dove rivestiva il ruolo di “Danielino”. L’arresto del figlio nel 2022 aveva portato all’attenzione anche le attività illecite di “zio Pasquale”, soprannome con cui viene chiamato nel quartiere di Scampia.
Indagini e controlli a napoli
Le nuove accuse confermate con l’ultimo arresto chiariscono il proseguimento dell’attività di spaccio nel territorio, con indagini ancora in corso per capire le reti di approvvigionamento e tutti i coinvolti nella rete criminale.
Gli agenti mantengono attivi i controlli nella zona, per prevenire il diffondersi della droga e disarticolare il gruppo di Sacchettino. Nel frattempo, l’arresto di questo 59enne segna un nuovo capitolo nelle operazioni antimafia e antidroga nel quartiere di Scampia.