Arrestato a Torvaianica un 61enne leccese condannato per associazione mafiosa
La polizia di Stato ha arrestato a Torvaianica, nel comune di Pomezia, un uomo di 61 anni condannato a 20 anni di reclusione per associazione mafiosa, traffico di stupefacenti e armi. Il provvedimento restrittivo era stato emesso dalla procura di Lecce, ma l’uomo si era reso irreperibile dal mese di novembre scorso. Grazie alle indagini della squadra mobile e della Sisco di Lecce, con il supporto operativo della Sisco di Roma, è stato individuato nel comune laziale e arrestato mentre si trovava all’interno di un supermercato, intento a fare la spesa.
Un personaggio di spicco della criminalità organizzata salentina
Il 61enne arrestato è stato un personaggio di spicco della criminalità organizzata salentina nel primo decennio degli anni 2000. Era il capo del clan “Nisi-Briganti”, affiliato alla consorteria Sacra Corona Unita. Nel maggio del 2012, il personale della squadra mobile di Lecce, insieme ai colleghi della Mobile di Roma, aveva già arrestato l’uomo in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare che coinvolgeva 62 persone.
Un arresto atteso da tempo
L’arresto del 61enne leccese è stato il culmine di un’operazione che ha richiesto tempo e impegno da parte delle forze dell’ordine. La sua latitanza durava da diversi mesi, ma grazie alle laboriose indagini degli agenti di polizia è stato finalmente rintracciato e arrestato. L’uomo si trovava nel comune di Pomezia, a Torvaianica, quando è stato catturato. Ora dovrà scontare la sua pena di 20 anni di reclusione per i reati di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti e armi.
L’arresto del 61enne dimostra ancora una volta l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata e garantire la sicurezza dei cittadini. La polizia di Stato continuerà a lavorare senza sosta per combattere il fenomeno della mafia e assicurare alla giustizia coloro che violano la legge.
Ultimo aggiornamento il 4 Aprile 2024 da