Un’operazione dei carabinieri di Aprilia ha portato all’arresto di un uomo di origine spagnola, sorpreso in possesso di un vasto numero di armi da guerra e sostanze stupefacenti. L’attività rientra in un giro di controlli intensificati nel territorio per contrastare traffici illeciti e episodi di violenza armata recenti. La perquisizione domiciliare effettuata a Campo di Carne ha svelato un arsenale di incredibile proporzione, oltre a monete false e droga.
Intensificazione dei controlli e individuazione dell’obiettivo
Nella mattinata di ieri, il reparto territoriale dei carabinieri di Aprilia ha messo a segno un intervento mirato dopo aver monitorato alcuni spostamenti sospetti. Il luogo controllato si trova nell’area di Campo di Carne, zona dove, grazie alle indagini preliminari, è stato possibile tracciare una rete di persone coinvolte in attività criminali. I militari, arrivati all’appartamento dell’indagato in piena operazione di controllo, hanno trovato l’uomo da solo al momento del blitz.
Dettagli sull’indagato e la rete criminale
La decisione di perquisire l’abitazione nasceva da alcuni elementi emersi durante i servizi di monitoraggio del territorio. L’uomo, cittadino spagnolo di 46 anni, sarebbe stato tra i protagonisti di una rete che introduceva armi e sostanze vietate, nonché valuta falsa, nel territorio nazionale. A quel punto i carabinieri hanno avviato la perquisizione con grande attenzione, consapevoli dell’importanza di scongiurare pericoli imminenti per la comunità.
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Ritrovamento di un arsenale di armi di diverso tipo e nazionalità
All’interno dell’appartamento sono saltati fuori svariati borsoni e sacche contenenti armi, munizioni e materiali protettivi. I carabinieri hanno rinvenuto sette fucili mitragliatori, sette fucili a canne mozze o a pompa e sei carabine; l’arsenale includeva anche 23 pistole, tra semiautomatiche e revolver. Queste armi provenivano da diversi paesi, collezionate o destinate probabilmente a fini illeciti di vario genere.
Bombe a mano e munizioni sequestrate
Tra il materiale sequestrato spiccano tre bombe a mano: due di provenienza inglese e una americana. Accanto a queste sono state trovate circa 2.500 cartucce di varie dimensioni, diversi serbatoi per le armi, silenziatori, due giubbotti antiproiettile e diverse uniformi complete delle forze dell’ordine. La quantità e la varietà indicano un deposito organizzato, non certo destinato all’uso personale.
A completare questo quadro, gli investigatori hanno scoperto centinaia di banconote apparentemente contraffatte e oltre 300 grammi di hashish, il che porta a configurare il caso come associazione criminale dedita a più reati: dalla detenzione illegale di armi alla falsificazione e allo spaccio.
Gestione del materiale sequestrato e intervento degli artificieri
Subito dopo il ritrovamento, il materiale più pericoloso, in particolare le bombe a mano, è stato affidato alla squadra artificieri antisabotaggio del comando provinciale dei carabinieri di Roma. L’autorizzazione dell’autorità giudiziaria ha permesso di far brillare questi ordigni in totale sicurezza, evitando rischi per la popolazione e per gli operatori.
Il sequestro ha interessato ogni pezzo trovato, dal vasto corredo di armi passando per le munizioni fino alle banconote e allo stupefacente. Ognuno di questi elementi è stato catalogato per successive analisi e verifiche, mantenendo la massima attenzione alle procedure di sicurezza.
Verifiche balistiche e analisi delle sostanze
Professionisti del settore sono già stati incaricati di svolgere verifiche balistiche per controllare se le armi siano state coinvolte in episodi di violenza o in altre azioni criminali passate. Anche le sostanze stupefacenti verranno sottoposte a esami qualitativi e quantitativi per capire modalità e portata dello spaccio.
Procedimenti giudiziari e prospettive sull’indagine
Dopo l’arresto in flagranza di reato, l’uomo è stato trasferito in carcere a Latina, come disposto dall’autorità giudiziaria. La procedura ha seguito le formalità previste per questi casi, con la conferma delle accuse riguardanti il possesso e l’introduzione di armi da guerra, droga e banconote contraffatte.
La magistratura proseguirà con indagini più profonde, grazie ai dati raccolti nel blitz e alle analisi del materiale. Si punta a dare una risposta agli episodi violenti registrati recentemente sul territorio apriliano, individuando in modo chiaro le reti e i canali di rifornimento di questa tipologia di armi e sostanze.
Le verifiche in corso coinvolgono anche i protocolli di sicurezza per la popolazione. L’operazione rappresenta un monito sull’importanza di mantenere alta la guardia contro certi traffici e di scongiurare che situazioni del genere possano ripetersi.