Arrestato a Reggio Emilia un 20enne napoletano per truffa con il raggiro del falso carabiniere e incidente stradale

Arrestato a Reggio Emilia un 20enne napoletano per truffa con il raggiro del falso carabiniere e incidente stradale

Una truffa ai danni di una coppia di anziani a Reggio Emilia è stata sventata grazie all’intervento della polizia; un 20enne di Napoli, parte di un’organizzazione criminale, è stato arrestato.
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A Reggio Emilia la polizia ha sventato una truffa ai danni di una coppia di anziani, arrestando un giovane che simulava un incidente per ottenere denaro e gioielli. L’intervento tempestivo ha evitato danni maggiori, evidenziando la necessità di maggiore prevenzione contro questi raggiri. - Gaeta.it

Una truffa ai danni di una coppia di anziani è stata sventata grazie all’intervento rapido della polizia a Reggio Emilia. Il giovane, già noto per precedenti simili, ha simulato un drammatico incidente e si è fatto consegnare soldi e gioielli per migliaia di euro. La vicenda mette in guardia su questo tipo di raggiri che continuano a colpire soprattutto le persone più vulnerabili.

Il raggiro del finto maresciallo e falso incidente stradale

Il raggiro che ha portato all’arresto nasce da una telefonata fatta a un uomo di 85 anni, avvertendolo di un incidente nella quale sarebbe stata coinvolta la figlia. Il truffatore, spacciandosi per un maresciallo dell’Arma, ha detto che la figlia si trovava in ospedale senza possibilità di contatto telefonico. Ha quindi suggerito che un collega si sarebbe presentato a casa della moglie dell’anziano per raccogliere denaro da destinare a spese legali e risarcimenti.

L’anziano, preoccupato, si è recato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale santa maria nuova e ha contattato il posto di polizia, dove si è insospettito e ha chiesto aiuto. Questo dettaglio ha giocato un ruolo cruciale nella prevenzione della truffa.

L’intervento della squadra volanti e l’arresto

Gli agenti della squadra volanti hanno inviato una pattuglia presso l’abitazione degli anziani per verificare la situazione. Qui hanno visto un giovane uscire frettolosamente dal palazzo. Dopo averlo fermato e controllato, hanno trovato in suo possesso 750 euro in contanti e oggetti preziosi – tra braccialetti e orecchini in oro – che erano stati appena consegnati dall’anziana signora caduta nella truffa.

Il giovane, un 20enne di Napoli con precedenti specifici per reati contro il patrimonio e truffe, è stato arrestato senza opporre resistenza. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, scongiurando quindi danni irreparabili.

Il modus operandi e l’organizzazione criminale dietro la truffa

Dalle dichiarazioni rilasciate dal giovane arrestato, è emerso che è arrivato a Reggio Emilia da Napoli appositamente per mettere a segno la truffa. Operava in coordinamento con un complice, parte di un’organizzazione criminale specializzata in questo tipo di raggiri. I complici in Campania telefonavano alle vittime per ingannarle, mentre sul posto veniva inviato un finto agente per ritirare il denaro.

Questo schema conferma che questi reati non sono casi isolati ma parte di un meccanismo strutturato e pianificato, capace di spostarsi tra regioni diverse per colpire. La tattica punta alla vulnerabilità degli anziani e al loro immediato coinvolgimento emotivo.

Il fenomeno delle truffe ai danni degli anziani a reggio emilia

La questione è stata affrontata stamattina durante una conferenza stampa tenuta in questura a Reggio Emilia, con la presenza di Angela Cutillo, dirigente della squadra volanti, e Carlo Marino, commissario. Sono stati evidenziati l’aumento di tali truffe negli ultimi tre anni e il numero crescente di tentativi di raggiri da parte di criminali esperti che adottano tutti i metodi possibili.

La polizia ha ribadito l’importanza di chiamare subito le forze dell’ordine in caso di richieste sospette di denaro sia al telefono che a domicilio. Nessuna istituzione autorizza richieste di denaro in modo improvviso e senza verifiche. Le indicazioni includono anche di custodire pochi soldi in casa e tenere i gioielli o oggetti di valore in cassette di sicurezza.

Il richiamo si rivolge soprattutto agli anziani, che restano il bersaglio principale di questo tipo di truffe. Le forze dell’ordine invitano familiari e vicini a mantenere alta l’attenzione e a segnalare ogni tentativo.

La vicenda di Reggio Emilia mostra come l’attenzione e la rapidità di chi ha sospettato qualcosa abbiano evitato danni maggiori e permesso di fermare un criminale specializzato. Resta la necessità di continuare a diffondere informazione e prevenzione per proteggere le fasce più deboli della popolazione.

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