Domina la cronaca di Ivrea la notizia dell’arresto di Antonio Zongaro e Orsola Ganci, protagonisti di una tentata rapina presso il Beer Shop Alibi. I due, di 31 e 22 anni rispettivamente, sono stati posti in custodia cautelare, per ordinanza del giudice per le indagini preliminari Lucrezia Natta, in seguito ad un’azione criminosa avvenuta nello scorso fine settimana. L’incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza della zona e ha suscitato preoccupazione tra i residenti.
I dettagli dell’incidente
La notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre ha visto un episodio di violenza che ha messo a rischio la sicurezza nella comunità eporediese. Secondo la ricostruzione fatta da fonti ufficiali, il titolare del Beer Shop Alibi, dopo aver chiuso il locale, si dirigeva verso il garage situato sotto l’ospedale. Qui è stato avvicinato da un uomo armato di coltello e con il volto coperto da un passamontagna. Quest’ultimo ha intimato alla vittima di consegnare l’incasso della giornata. Un gesto di rifiuto da parte dell’uomo ha fatto sì che entrasse in scena la complice, Orsola Ganci, che ha inizialmente cercato di perquisire le tasche della vittima.
La situazione ha avuto una rapida evoluzione quando un rumore inaspettato ha interrotto l’azione dei due malviventi. In quel momento, entrambi hanno deciso di fuggire, ma non hanno fatto i conti con la prontezza della polizia. L’intervento delle forze dell’ordine, sollecitato dalla denuncia della vittima, ha portato all’arresto dei due nei pressi del luogo di fuga. Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto i coltelli utilizzati nel tentativo di rapina, insieme a uno spray urticante al peperoncino.
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La reazione della vittima
La moglie del titolare, MG, ha condiviso la propria esperienza in un post sui social, chiarendo ulteriormente la dinamica dell’incidente e lamentando un certo isolamento da parte dei media. Secondo MG, nessuno l’ha contattata per approfondire la notizia e hanno appreso della convalida dell’udienza solo leggendo il giornale. La sua testimonianza è stata importante per mettere in luce non solo la violenza subita, ma anche la necessità di una comunicazione più efficace e trasparente da parte dei mezzi di informazione.
MG ha anche espresso un vivo ringraziamento alle forze dell’ordine per la loro rapidità nell’intervento, sottolineando quanto sia fondamentale un dialogo aperto tra la comunità e i media.
Misure di sicurezza e preoccupazioni locali
La decisione del giudice Natta di disporre la custodia cautelare per Zongaro e Ganci non solo conferma la gravità dell’accaduto, ma pone anche le basi per una riflessione approfondita sulla sicurezza a Ivrea. L’episodio ha riacceso un dibattito già in atto riguardo alla sicurezza pubblica, in particolare nelle ore notturne e nelle aree meno frequentate della città. Il timore della reiterazione di tali crimini ha spinto i commercianti del centro storico a chiedere un aumento delle misure di sicurezza, che potrebbe includere maggiore sorveglianza e l’adozione di politiche che tutelino meglio residenti e lavoratori.
Il crescente senso di insicurezza smentisce l’idea di una città tranquilla e sicura, rendendo necessario un intervento concreto da parte delle autorità competenti. La comunità aspetta segnali chiari da chi ha il compito di garantire la sicurezza e la tranquillità di tutti i cittadini. L’auspicio è che quanto accaduto non si limiti a rimanere un episodio isolato, ma che stimoli un’iniziativa proattiva nell’affrontare le problematiche di sicurezza nella zona.