Due fratelli italiani, uno di 41 e l’altro di 23 anni, sono stati arrestati dalle forze dell’ordine nel Reggiano, dopo un tentativo di rapina presso una farmacia locale. L’operazione della Polizia e dei Carabinieri si è conclusa con una colluttazione tra gli agenti e i delinquenti, culminando nell’arresto dei rapinatori.
Un raid all’ora di chiusura
Martedì sera, in prossimità della chiusura di una farmacia a Santa Maria della Fossa, avvenne un evento che ha allarmato la comunità. I due uomini, con volti coperti da passamontagna e armati di pistola, hanno fatto irruzione nel negozio, minacciando le farmaciste con la richiesta di consegnare l’incasso. L’episodio si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione nella zona, dove nelle settimane precedenti si erano verificati episodi di rapina simili, spingendo le autorità ad attuare misure di sorveglianza.
Le forze dell’ordine, impegnate nel monitoraggio dell’area, hanno ricevuto un segnale d’allerta durante la rapina. Arrivati praticamente mentre i banditi erano ancora dentro, gli agenti hanno prontamente agito. Durante il tentativo di disarmare uno dei criminali, un sovrintendente di polizia è riuscito a sfruttare un momento di distrazione per avventarsi sul rapinatore. Tuttavia, il secondo uomo cercava di liberare il fratello e ha provocato una ferita a un agente colpendolo con un martello, costringendolo a ricevere quattro punti di sutura.
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La tempestività e la bravura degli agenti hanno portato all’immediato arresto dei colpevoli, che sono stati neutralizzati grazie anche all’arrivo dei rinforzi sul posto.
Indagini e collegamenti con altre rapine
Le indagini condotte successivamente hanno rivelato un quadro più ampio del coinvolgimento dei due fratelli nel crimine organizzato della zona. Dopo l’arresto, sono state eseguite perquisizioni domiciliari che hanno portato al rinvenimento di evidenze e materiale probatorio collegabile a due rapine avvenute in precedenza: una il 13 novembre in via Tito e l’altra pochi giorni dopo in via Arpea.
Questi nuovi elementi hanno permesso all’autorità giudiziaria di valutare con attenzione la situazione. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto le richieste della Procura, convalidando l’arresto in flagranza di reato e stabilendo la misura cautelare della custodia in carcere per i due arrestati. Le forze dell’ordine continuano a indagare nella speranza di prevenire ulteriori episodi di violenza nella comunità.