Arrestati cinque sudamericani a Capena con oltre 3.000 euro di merce rubata

Arrestati cinque sudamericani a Capena con oltre 3.000 euro di merce rubata

La polizia di Roma arresta cinque sudamericani per furto aggravato, recuperando merce rubata del valore di oltre 3.000 euro e strumenti utilizzati per commettere il reato.
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Arrestati cinque sudamericani a Capena con oltre 3.000 euro di merce rubata - (Credit: baraondanews.it)

Nella giornata di ieri, la polizia di Roma ha condotto un importante intervento che ha portato all’arresto di cinque individui sudamericani sospettati di furto aggravato. Gli agenti della Squadra Mobile, operanti nella Sezione Falchi, hanno intercettato il gruppo, composto da tre cileni, un peruviano e una donna cilena, in un’area di sosta nei pressi di due centri commerciali a Capena.

Intervento della polizia e monitoraggio del gruppo

Il fermo è avvenuto grazie a un attento lavoro di osservazione e pedinamento condotto dagli agenti della polizia, impegnati nella prevenzione e contrasto dei reati predatori. Durante le operazioni, i poliziotti hanno seguito ogni movimento del veicolo, un’auto a noleggio, fino a quando il gruppo ha parcheggiato in un’area di sosta comune ai due centri commerciali. Gli agenti hanno attentamente monitorato il gruppo mentre si dirigeva all’interno di un esercizio commerciale.

Dopo circa venti minuti, i sospetti hanno fatto ritorno all’auto e sono ripartiti in direzione dell’aeroporto di Fiumicino. Gli agenti, decidendo di non perdere il contatto visivo, hanno inseguito il veicolo e sono riusciti a bloccare il gruppo ad Ostia, avvalendosi del supporto di altri componenti della Squadra Mobile, con cui si erano coordinati attraverso comunicazioni telefoniche.

Merce rubata e strumenti di furto trovati nell’auto

Una volta fermati, gli agenti hanno proceduto a una perquisizione del veicolo. All’interno sono stati rinvenuti capi di abbigliamento di brand noti per un valore complessivo superiore ai 3.000 euro, insieme a diverse confezioni di profumi di alta gamma. Inoltre, la polizia ha trovato un oggetto metallico magnetico, comunemente utilizzato per rimuovere i dispositivi antitaccheggio, e una borsa schermata, progettata per inibire i sistemi di allerta antifurto.

Arresto e procedure legali

Dopo gli accertamenti di rito, tutti e cinque gli indagati sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso. Le autorità competenti, in particolare la Procura, hanno richiesto e ottenuto la convalida degli arresti da parte del Giudice per le Indagini Preliminari, segnalando così l’importanza dell’operazione condotta dalla polizia.

È importante sottolineare che, in base alla normativa vigente, tutti gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a un eventuale e definitivo accertamento di colpevolezza mediante sentenza irreversibile, in virtù del loro attuale status all’interno del processo. L’operazione rappresenta un concreto passo avanti nella lotta contro i crimini predatori, a testimonianza dell’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela del commercio.

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