La storia di Santa Maria Goretti, una giovane vittima di violenza, continua a suscitare forti emozioni e un desiderio di preservazione dei luoghi legati alla sua vita. L’attenzione ora si focalizza sulla casa di Paliano, dove la santa visse durante la sua giovinezza. Questo sito, oggi in condizioni critiche, potrebbe rappresentare un importante polo di attrazione per il turismo religioso in Italia, insieme ai più noti centri di Corinaldo e Nettuno.
La storia di Santa Maria Goretti e il suo legame con paliano
Santa Maria Goretti, simbolo di purezza e perdono, ha una vita segnata dalla tragedia. Nata nel 1890 a Corinaldo, si trasferì con la sua famiglia a Paliano nel 1901 per cercare migliori opportunità lavorative. Qui visse esperienze fondamentali che plasmarono il suo carattere e la sua fede. Nel 1902, purtroppo, la sua vita fu spezzata in un attacco violento da parte di Alessandro Serenelli, un vicino che la colpì 14 volte. Questa storia ha colpito non solo gli abitanti di Paliano, ma l’intera comunità cristiana, dando vita a un fervente culto.
La casa di Paliano, in cui la giovane trascorse parte della sua vita, è oggi un rudere. La mancanza di manutenzione ha portato a un deterioramento significativo della struttura, che una volta era una testimonianza vivente della sua storia e della sua famiglia. Qui, infatti, i Goretti vivevano in condizioni di mezzadria, lavorando nella campagna locale e integrandosi nella comunità . La casa, oltre ad essere il luogo di vita quotidiana, ha rappresentato un’importante base da cui Marietta, questo il suo nome da ragazza, ha potuto apprendere i valori cristiani che avrebbero segnato la sua vita.
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L’appello di padre Antonio Coppola per preservare la memoria
L’appello per salvaguardare la casa di Santa Maria Goretti è stato lanciato attivamente da padre Antonio Coppola, religioso della Comunità dei Padri Passionisti e parroco di Santa Maria di Pugliano. Padre Coppola ha sottolineato l’importanza di questo sito, non solo come luogo di memoria ma anche come potenziale attrazione per il turismo religioso in Italia. Oggi, la casa si presenta in uno stato di totale abbandono: senza tetto e invasa dalla vegetazione, rappresenta un simbolo di quanto sia fragile il legame con il nostro passato.
Nel suo racconto, padre Coppola illustra come la zona, un tempo fiorente, apparteneva a senatori locali che avevano acquistato ampie terre. La famiglia Goretti, originaria di Corinaldo, venne qui a lavorare assieme a un’altra famiglia, i Serenelli. Questo contesto storico è cruciale per comprendere le radici della figura di Santa Maria Goretti e il periodo trascorso a Paliano, dove apprese valori cristiani fondamentali, dall’umiltà al perdono. La sua vita è stata segnata da questo luogo, e la sua memoria merita di essere onorata.
I luoghi della memoria: cosa serve per la riqualificazione
Il recupero della casa di Santa Maria Goretti non riguarda solo la sua struttura fisica, ma anche il potenziale culturale e spirituale che essa rappresenta. La casa potrebbe fungere da terzo polo, insieme a Corinaldo e Nettuno, per i fedeli e i turisti che desiderano approfondire la vita della santa. La sua valorizzazione non solo contribuirebbe a preservare la memoria storica di Marietta, ma favorirebbe anche il turismo religioso, portando un flusso di visitatori e sostenendo l’economia locale.
Attualmente, la situazione della casa è critica. Non vi è accesso ai piani superiori, con la scala che ha ceduto e il tetto mancante. Padre Coppola evidenzia l’urgenza di interventi mirati per prevenire il degrado ulteriore e per ripristinare la struttura in modo che possa diventare un luogo visitabile. Negli ultimi anni, sono stati effettuati alcuni passi per l’acquisto di parte delle proprietà limitrofe da parte del Comune, ma i lavori di ristrutturazione devono ancora partire.
Il parroco ha richiamato l’attenzione delle istituzioni, evidenziando la necessità di una mobilitazione collettiva per salvaguardare questo importante sito storico. La comunità locale si è unita a questo grido di aiuto, esprimendo la volontà di vedere il restauro compiuto per ricordare non solo la vita di Santa Maria Goretti, ma anche l’eredità di speranza e perdono che essa continua a trasmettere.
Il futuro della casa di Santa Maria Goretti: un impegno collettivo per la memoria
Le celebrazioni religiose che continuano a svolgersi nei pressi della casa di Santa Maria Goretti sono solo una goccia nel mare delle possibilità che un sito come questo potrebbe offrire una volta restaurato. La comunità di Paliano, guidata da padre Coppola, spera che l’appello giunga alle orecchie di chi ha la possibilità di intervenire, affinché questa casa non diventi solo un ricordo di ciò che è stato, ma un faro di fede e cultura per le generazioni future. La salvaguardia della casa non è solo un gesto storico, ma un passo fondamentale verso il consolidamento della storia e della cultura cristiana in Italia, un’opportunità per rinvigorire la memoria di Santa Maria Goretti e la sua missione di amore e perdono.