Appello per Francesco Barachetti: richiesta di riduzione pena nel caso della Lombardia Film Commission

Appello per Francesco Barachetti: richiesta di riduzione pena nel caso della Lombardia Film Commission

Francesco Barachetti, imprenditore accusato di peculato e false fatture per la compravendita di un capannone a Cormano, affronta un processo d’appello con richieste di riduzione della pena.
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Appello per Francesco Barachetti: richiesta di riduzione pena nel caso della Lombardia Film Commission - (Credit: www.ansa.it)

L’attenzione si concentra sul caso giudiziario che coinvolge Francesco Barachetti, imprenditore accusato di peculato e di aver emesso false fatture legate alla compravendita di un capannone a Cormano, nel Milanese. Nel processo d’appello, il pubblico ministero Celestina Gravina ha richiesto una lieve diminuzione della pena, portando il possibile risultato da cinque a quattro anni e nove mesi. Questo caso solleva preoccupazioni non solo per le implicazioni legali per Barachetti, ma anche per il coinvolgimento di personalità significative all’interno della Fondazione Lombardia Film Commission.

Il contesto della compravendita del capannone di Cormano

Tra il 2017 e il 2018, la Lombardia Film Commission ha acquistato un capannone a Cormano, un’operazione che ha attirato ora l’attenzione delle autorità per possibili irregolarità. La somma di denaro coinvolta nella transazione, circa 800mila euro di fondi pubblici, è sotto esame, e l’inchiesta ha messo in luce attività che, secondo il pubblico ministero, indicano un flusso anomalo di denaro tra le società di Barachetti e quelle collegate ad Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Questi ultimi sono già stati condannati in appello per peculato e turbativa, portando ulteriori elementi di interesse alla vicenda che si svolge nel settore della film commission lombarda.

Secondo gli inquirenti, Barachetti ha svolto un ruolo cruciale nella gestione delle transazioni connesse al capannone. Le accuse di peculato e di false fatture sono state formulate sulla base delle investigazioni condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, sotto la direzione del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del sostituto procuratore Stefano Civardi. L’acquisto del capannone appare quindi connotato da una certa opacità, coinvolgendo attori di spicco del panorama politico ed economico lombardo.

Le condanne precedenti e la situazione attuale di Barachetti

In un processo giuridico che ha avuto diverse fasi e complicazioni, la situazione di Barachetti è aggravata dalla condanna di primo grado, che l’ha obbligato a risarcire sia la Lombardia Film Commission, parte civile rappresentata dall’avvocato Andrea Puccio, sia il Comune di Milano, a sua volta socio di LFC. L’obbligo di effettuare il pagamento di 294mila euro, oltre ad un risarcimento provvisionale di 70mila euro ai due enti, evidenzia l’importanza e la gravità del caso, che ha suscitato un grande interesse pubblico e mediatico.

Nell’attuale fase dell’appello, il pubblico ministero ha chiesto di confermare la condanna per peculato, opponendosi all’accusa di false fatture. Questa scelta indica un’interpretazione giuridica che differisce rispetto a quella precedentemente adottata in primo grado, evidenziando la complessità della giurisprudenza in casi di tale rilevanza economica e sociale. La difesa di Barachetti avrà l’opportunità di esprimere le proprie ragioni in udienza il prossimo 12 novembre, mentre la sentenza definitiva è attesa per febbraio.

Le implicazioni per il futuro e il ruolo delle parti civili

La crescente attenzione mediatica e sociale sul processo di Barachetti è significativa, non solo per le sue ricadute dirette sull’imprenditore, ma anche per le implicazioni più ampie riguardanti l’uso di fondi pubblici e la gestione delle risorse nel settore culturale. L’attività di monitoraggio e di trasparenza è fondamentale per garantire la fiducia del pubblico nelle istituzioni e nelle fondazioni che gestiscono risorse significative per la comunità.

L’attuale dibattito legale è arricchito dai contributi delle parti civili e delle loro richieste di conferma dei risarcimenti stabiliti in precedenza. La posizione delle istituzioni coinvolte nel caso di Barachetti rimane attenta, con l’intento di ottenere giustizia per le somme di denaro potenzialmente mal gestite.

La deliberazione finale da parte dei giudici porterà a una conclusione determinante per l’imprenditore e per il contesto giuridico lombardo, spingendo l’attenzione su un tema di grande rilevanza: l’etica d’uso delle risorse pubbliche in Italia.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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