Il 11 dicembre 2024, alle 19.00, il Nuovo Cinema Aquila di Roma ospiterà l’apertura dell’Antropocine Film Fest, un evento dedicato alle proiezioni e riflessioni sul rapporto tra cinema, ambiente e società. Promosso dall’Associazione culturale Roma Green, questo festival mira a esplorare come il cinema possa veicolare messaggi di sostenibilità e riflessione sulle problematiche ecologiche. Con l’obiettivo di dare visibilità ai narratori che pongono l’accento su queste tematiche, l’Antropocine rappresenta un’importante occasione di confronto in un momento in cui il dibattito sulla crisi climatica è più vivo che mai, soprattutto dopo il recente incontro della COP di Baku.
Il programma di apertura: Tra documentari e riflessioni
La prima giornata del festival prevede un programma ricco e variegato. Dopo i saluti iniziali, il pubblico potrà assistere al documentario “Donkey First”, un’opera di Eleonora Marino che dura 40 minuti e racconta la vita nelle aree rurali italiane attraverso la relazione tra uomo e asino. Subito dopo, sarà presentato “Il Tesoro del Sud” di Alessandro Marinelli. Con una durata di 59 minuti, questo documentario esplora storie di resistenza e cambiamento provenienti dal Meridione d’Italia, mettendo in luce le sfide e i successi delle comunità locali.
Alle 21.00, la serata continuerà con “La Carovana dei Ghiacciai”, un documentario di David Fricano, che narra le trasformazioni climatiche delle zone montane in soli 15 minuti. Questo lavoro, prodotto da Legambiente, è fuori concorso ma si propone di sensibilizzare il pubblico sulla realtà dei ghiacciai in crisi. In chiusura di serata, si potrà vedere “Ultimo Biglietto per l’Arca di Noè”, un docu-film di Viviana e Riccardo Di Russo della durata di 65 minuti, che affronta le minacce di estinzione di molte specie animali e l’impegno per la loro salvaguardia da parte di zoo e acquari di tutto il mondo.
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Documentari sul tema dell’emigrazione e della conservazione
Il festival prosegue giovedì 12 dicembre, sempre alle 21.00. Ad aprire la serata sarà il documentario “Agape” di Velania A. Mesay e Tomi Mellina Bares. Questo film, della durata di un’ora, porta lo spettatore nei luoghi di primo approdo dei migranti, da Lesbo a Cipro, raccontando storie spesso trascurate e ignorate dal grande pubblico. Il secondo film in programma è “Image Hunter” di Giacomo Agnetti, che presenta un incontro tra il mondo dei graffiti e la conservazione animale, con la presenza dello street artist Hitnes, noto per i suoi murales.
Il festival risponde in modo attuale alle sfide ambientali, utilizzando il medium cinematografico come strumento educativo e di sensibilizzazione. Ogni proiezione si chiude con momenti di discussione che arricchiscono l’esperienza del pubblico.
La giornata finale: Workshop e premiazioni
Il 13 dicembre il festival conclude le sue attività con una mattinata dedicata agli studenti del Liceo Benedetto da Norcia, seguita da un workshop sull’impatto ambientale della plastica. Raffaella Bullo, esperta in Citizen Science, condurrà un incontro intitolato “La plastica e i suoi molteplici impatti ambientali e sociali”, affiancato da esempi pratici e discussioni interattive.
Nel corso della serata, “Hidden Sea”, un documentario di Luca Calvetta, offrirà al pubblico una visione poetica riguardo il mare e il nostro rapporto con esso. Questo lavoro, che dura 70 minuti, mescola diversi linguaggi artistici, portando a riflessioni sul legame tra natura, arte e società.
La cerimonia di premiazione si svolgerà alle 22.00, con una giuria composta da esperti e artisti, i quali decreteranno i vincitori del festival mediante una valutazione basata su criteri di creatività e impegno verso le questioni ambientali.
Focus su un’ecologia cinematografica
Il festival non si limita alla semplice proiezione di film. Promuovendo un dialogo attivo tra il pubblico e i professionisti del settore, come docenti, scrittori e attori, si propone di fare il punto sulla recente produzione cinematografica italiana e il suo crescente impegno verso le tematiche ecologiche. L’Antropocine Film Fest si inserisce in un contesto culturale più ampio, dove l’ecologia diventa tema centrale, non solo nel cinema, ma nell’arte e nella società.
Gli eventi paralleli del festival, come il workshop “Green Set” e la tavola rotonda “Antropocine e i suoi fratelli”, si prefiggono di stimolare un confronto sulle pratiche sostenibili nella filiera cinematografica. Attraverso queste iniziative, il festival intende evidenziare come le scelte artistiche e produttive possano influenzare le questioni ecologiche contemporanee.
Con un biglietto d’ingresso a 5 euro, l’Antropocine Film Fest si presenta come un’opportunità accessibile a tutti per partecipare attivamente a un’importante discussione su cinema e sostenibilità. Le modalità di raggiungimento sono semplici e il festival punta a diventare un punto di riferimento per la cultura cinematografica a Roma, portando avanti un messaggio di responsabilità e consapevolezza ecologica.