Le scoperte del rover cinese Zhurong, attivo su Marte dal maggio 2021, aprono nuovi scenari sull’antica geologia del pianeta rosso. I risultati delle analisi condotte dal rover rivelano prove indirette di un’originaria costa nella regione meridionale di Utopia, suggerendo che oltre 3,5 miliardi di anni fa, Marte avesse un mare. Questi dati sono stati pubblicati su Nature e sono frutto di un lavoro accurato condotto dai ricercatori attraverso il confronto di dati geologici e minerali raccolti dal rover e dal Mars Reconnaissance Orbiter.
La scoperta di un antico oceano
L’ipotesi di un oceano nelle pianure settentrionali di Marte non è nuova. Tuttavia, le recenti evidenze fornite dal rover Zhurong puntano a confermare questa teoria. I ricercatori hanno scoperto una serie di minerali, come la silice idrata, che sono più compatibili con un ambiente costiero piuttosto che con la vulcanicità . L’analisi geologica della Vastitas Borealis, una vasta pianura del pianeta, ha rivelato caratteristiche significative, tra cui depressioni e canali, che sembrano suggerire la presenza di un’antica costa.
Utilizzando i dati provenienti dal rover e dal Mars Reconnaissance Orbiter, lanciato nel 2005, gli scienziati sono stati in grado di valutare l’età della superficie marziana e la composizione dei minerali rinvenuti. Questi studi hanno evidenziato tratti morfologici peculiari, indicativi di flussi d’acqua e depositi sedimentari tipici delle zone costiere. Anche se non si può parlare di prove dirette, è evidente che la geologia dell’area offre indizi significativi sull’esistenza di un ambiente marittimo nell’antichità del pianeta.
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Evidenze di inondazioni antiche
Analizzando in modo approfondito i dati raccolti, i ricercatori hanno formulato un’ipotesi secondo cui i depositi identificati si sarebbero potuti formare a seguito di un’inondazione avvenuta circa 3,68 miliardi di anni fa. Questo suggerisce che esistesse un mare, sebbene di breve durata, che potrebbe essere poi scomparso insieme a un processo di congelamento circa 3,42 miliardi di anni fa.
Il team di ricerca ha condotto un’analisi geomorfologica meticolosa, combinando dati a distanza con osservazioni dirette del rover. Questo approccio ha permesso di mettere in luce caratteristiche geologiche coerenti con la presenza di una costa nell’antica Utopia. Questi risultati non solo arricchiscono la nostra comprensione della storia geologica di Marte, ma pongono anche interrogativi sul potenziale di vita microbica esistita in passato.
Le implicazioni per la ricerca futura
Questi risultati stimolano nuove domande per future missioni su Marte. La possibilità che un mare esistesse in un periodo in cui la vita potrebbe risultare sostenibile rappresenta un argomento cruciale per attribuire un significato a questa scoperta. I prossimi passi nella ricerca richiederanno una mappatura dettagliata di altre aree marziane, così da capire l’estensione e l’importanza di queste antiche coste.
Il rover Zhurong continua a fornire dati preziosi e le scoperte recenti rafforzano l’importanza della missione per la comunità scientifica globale. Con ulteriori ricerche, è possibile che possano apprendere dettagli esclusivi sulle condizioni che potrebbero aver caratterizzato il pianeta rosso miliardi di anni fa, chiarendo così i misteri che avvolgono il suo passato.