Alpinista cade durante arrampicata sulla punta Piacenza nel cuneese e viene trasportato in codice rosso

Alpinista cade durante arrampicata sulla punta Piacenza nel cuneese e viene trasportato in codice rosso

Un alpinista è precipitato durante un’arrampicata sulla Punta Piacenza in Valle Gesso, soccorso dal Soccorso Alpino e Servizio Regionale di Elisoccorso Piemonte, trasportato in codice rosso all’ospedale.
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Un alpinista è rimasto gravemente ferito dopo una caduta sulla Punta Piacenza (Valle Gesso) ed è stato soccorso d’urgenza dal Soccorso Alpino e dall’elisoccorso, con trasporto in ospedale in codice rosso. - Gaeta.it

Un alpinista ha riportato un grave trauma dorsale dopo essere precipitato durante un’arrampicata sulla Punta Piacenza, zona Valle Gesso, nel comune di Valdieri . L’incidente ha richiesto un intervento di soccorso in alta montagna che ha visto l’impiego del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese insieme al Servizio Regionale di Elisoccorso del Piemonte. L’uomo è stato trasportato in ospedale in codice rosso.

Il soccorso in alta quota dopo la caduta

L’allarme è scattato domenica 27 luglio 2025, intorno alle 11 del mattino, quando il gestore del rifugio Bozano ha segnalato una caduta dalla parete della Punta Piacenza. Si tratta di una delle vie più frequentate dagli appassionati di arrampicata in Valle Gesso. L’alpinista è precipitato dal primo tiro, una posizione già impegnativa che lascia poco margine di errore.

Intervento con elicottero e condizioni del luogo

L’elicottero del Soccorso Alpino è arrivato rapidamente, riuscendo a calare l’équipe medica con il verricello in un punto molto impervio. La zona, pur non eccessivamente alta, presenta pareti ripide e condizioni di difficile accesso, che hanno reso complesso l’intervento. Non appena raggiunto, l’alpinista è stato sottoposto a un primo trattamento sul luogo della caduta.

Condizioni critiche e primo soccorso immediato

I soccorritori hanno riscontrato un trauma importante alla schiena. Data la gravità, hanno immobilizzato il rachide e predisposto l’imbarco su barella per evitare ulteriori danni durante il recupero. L’alpinista è stato sollevato con il verricello dall’elicottero e trasferito d’urgenza all’ospedale più vicino, dove è stato ricoverato in codice rosso.

Le condizioni critiche hanno richiesto un’assistenza immediata e specializzata. L’immediata stabilizzazione sul posto ha ridotto il rischio di peggioramenti dovuti ai movimenti e al trasporto. L’intervento rapido del soccorso ha evitato complicazioni gravi, ma la prognosi rimane riservata.

Possibili fattori dell’incidente

Al momento non sono state comunicate le generalità dell’alpinista né dettagli precisi sull’accaduto. Le cause della caduta potrebbero essere molteplici: un errore tecnico durante l’arrampicata, una distrazione, o eventualmente il cedimento di un componente dell’attrezzatura. La Punta Piacenza è infatti meta abituale di scalatori nel periodo estivo, con percorsi di varia difficoltà.

Caratteristiche della zona e rischi

La frequentazione intensa rende le pareti esposte a un continuo passaggio, aumentando anche il rischio incidenti. Le autorità e il soccorso alpino continuano a raccomandare prudenza e l’adozione di tutte le misure di sicurezza durante le salite. L’area è nota per la bellezza paesaggistica e al contempo la complessità tecnico-fisica.

L’importanza del coordinamento tra rifugio e soccorso alpino

L’episodio evidenzia l’importanza di una comunicazione tempestiva tra chi è presente sul territorio e i soccorsi. Il gestore del rifugio Bozano ha fornito la prima segnalazione, permettendo un’attivazione veloce dell’elicottero e della squadra di intervento. Questa sinergia tra rifugio e organizzazioni di soccorso rappresenta un elemento cruciale per un efficace intervento in montagna.

Gli interventi sulle pareti montane, anche a quote non particolarmente elevate, richiedono capacità di operare in spazi ristretti e difficili da raggiungere. La professionalità del Soccorso Alpino unita alle risorse dell’elisoccorso si è rivelata fondamentale nell’affrontare e gestire una situazione che poteva diventare ancora più grave, mantenendo al centro la sicurezza delle persone coinvolte.

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