Alessandro Cardillo, scultore emergente e fratello dell’artista Jago, si prepara a presentare per la prima volta le sue opere in una mostra collettiva dal titolo “superficiale”. L’evento è fissato alla Galleria del Bufalo di Roma dal 16 al 31 maggio 2025. Il percorso artistico di Cardillo si intreccia con le tecniche tradizionali degli altri quattro partecipanti, offrendo un dialogo tra differenti forme di scultura, dalla lavorazione manuale al digitale.
La mostra “superficiale”: cinque artisti a confronto sulle derive della scultura figurativa
La mostra mette insieme cinque scultori con modi diversi di concepire e produrre. Oltre ad Alessandro Cardillo, espongono Bruno Melappioni, Andrea Gandini, Irene Messia e Virginia di Nunzio. La curatela è affidata a Tommaso Zijno che ha scelto di unire queste voci attorno al tema dell’ambiguità tra visibile e invisibile. Ogni artista propone una riflessione sul confine tra l’immagine percepita e il senso sottostante, sulla superficie che nasconde e svela, approcciando la scultura figurativa da prospettive differenti.
I diversi linguaggi degli artisti in mostra
Bruno Melappioni lavora con strutture metalliche leggere, costruendo corpi in equilibrio e in movimento attraverso sottili armature. Le sue forme sembrano librarsi nell’aria sfidando la gravità, creando un effetto di leggerezza dinamica. Andrea Gandini si concentra invece su tronchi e materiali lignei raccolti negli spazi urbani, dove la natura incontra lo spazio della città: la sua scultura combina forza e delicatezza nel trattamento del legno.
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Irene Messia usa il marmo, affidandosi a un materiale tradizionale per esprimere una sensibilità moderna che origina da una lavorazione accurata e meditata. Virginia di Nunzio predilige invece la ceramica, plasmata con tecniche che richiamano forme antiche pur mantenendo un’impostazione contemporanea, bilanciando elementi arcaici e attuali.
La figura di alessandro cardillo e la scultura 3d tra arte e tecnologia digitale
Al centro della mostra c’è la proposta di Alessandro Cardillo, che porta la scultura figurativa in un territorio digitalizzato. Il suo lavoro si svolge attraverso la modellazione 3D, realizzando sculture virtuali che richiamano i principi classici della statuaria tradizionale. I suoi pezzi non sono semplici immagini digitali ma veri oggetti in tre dimensioni creati in uno spazio immateriale.
Questa scelta apre una riflessione sulla presenza fisica dell’opera d’arte confrontata con la sua natura digitale. Cardillo utilizza software di modellazione per dar vita a forme che mantengono l’armonia e gli equilibri tipici della scultura classica, ma che vivono esclusivamente nel mondo virtuale. Le sue opere suggeriscono una nuova visione del confine tra materia e immateriale, pelle e pensiero, invitando a riconsiderare cosa sia una scultura nel tempo contemporaneo.
Una nuova frontiera per la scultura contemporanea
«La scultura non si limita più al materiale tangibile, ma si estende nel digitale, unendo tradizione e innovazione», sottolinea Cardillo, evidenziando il valore della sua ricerca artistica.
Informazioni pratiche sulla partecipazione e visita alla mostra
L’esposizione “superficiale” si svolge alla Galleria del Bufalo, un luogo noto per ospitare eventi dedicati alla scultura e arti visive a Roma. La mostra, ad ingresso gratuito, sarà accessibile dal 16 al 31 maggio 2025, dal venerdì alla domenica con orario dalle 16 alle 19. Questa apertura limitata alle sole tre giornate nel fine settimana crea una dimensione raccolta e intima per il pubblico, invitando a un incontro diretto con le opere e gli autori.
Visitare l’esposizione permette di confrontare materiali e linguaggi diversi all’interno di un unico evento. La presenza di artisti con tecniche tanto differenti consente di osservare le trasformazioni in atto nella scultura contemporanea, dalla resa tradizionale in marmo e legno alla sperimentazione con il digitale e la ceramica. L’evento mette in luce momenti di evoluzione artistica a Roma, città che resta al centro di sperimentazioni e mostre di rilievo nazionale.