La Slow Wine Fair torna a Bologna dal 23 al 25 febbraio 2025, proponendo un evento che unisce l’alta qualità dei vini biologici con il tema della sostenibilità. Organizzata da BolognaFiere e diretta da Slow Food, la fiera rappresenta un punto di riferimento per professionisti del settore vitivinicolo e per il pubblico. In questa edizione, la manifestazione si svolgerà in parallelo con la 36esima edizione di SANA, dedicata a prodotti e alimentazione sani.
Un evento fiero tra tradizione e innovazione
La Slow Wine Fair si presenta come un importante appuntamento per la business community legata al biologico. Con oltre 500 produttori di vino biologico e biodinamico, il richiamo di visitatori si fa ancora più forte grazie all’affiancamento di SANA, storica fiera dedicata all’alimentazione bio in Italia. Domenico Lunghi, Direttore Manifestazioni Dirette Food&Beverage di BolognaFiere, sottolinea l’importanza della sinergia tra le due manifestazioni, capace di offrire un’esperienza unica ai visitatori alla ricerca sia di piatti che di vini d’eccellenza. Questa fusione non solo aumenta le opzioni per i partecipanti, ma rappresenta anche un segnale importante di un crescente interesse verso il cibo biologico e sostenibile.
La presenza di oltre 300 buyer esteri, un incremento del 50% rispetto alla scorsa edizione, promette di rendere l’evento ancora più internazionale. Le firme prestigiose dal Nord Europa, Nord America e Canada si affiancano a nuovi ingressi dalla Cina e Giappone, suggerendo un ventaglio di opportunità commerciali ampliate. Glory è l’Aperitivo Sano che unirà il vino della Slow Wine Fair a offerte culinarie salutari di SANA Food, unendo gusto e responsabilità ambientale.
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Sostenibilità al centro: scelte ecologiche e strategie di marketing
La sostenibilità è un obiettivo centrale per l’edizione 2025 della Slow Wine Fair. Le scelte di illuminazione LED e l’assenza di moquette nei padiglioni sono solo alcuni esempi di come l’evento intenda ridurre il proprio impatto ambientale. Quasi il 100% dei rifiuti generati durante la manifestazione sarà raccolto e differenziato per garantire il recupero efficiente. Una tematica che sta prendendo piede nella cultura vinicola è il packaging sostenibile. Federico Varazi, Vicepresidente di Slow Food Italia, mette in evidenza l’importanza di valutare le pratiche di produzione e packaging al fine di ridurre l’impatto ecologico, una considerazione spesso trascurata dai consumatori.
Varazi esorta i produttori a offrire pari dignità ai vini, siano essi in bottiglia o in bag in box, sottolineando che entrambi possono garantire una qualità eccezionale. Ciò rappresenta non solo un’opportunità per il settore vino, ma anche una modalità per educare il pubblico verso una maggiore consapevolezza riguardo alle scelte di consumo. L’alto livello di selezione garantirà che i partecipanti possano accedere a prodotti di qualità eccelsa e approfondire le loro conoscenze sul mondo del vino.
Novità e opportunità per professionisti al Slow Wine Fair
Il 2025 segnerà anche l’esordio di molte nuove iniziative, oltre alla consolidata proposta di vini e spirits. La fiera si aprirà anche al mondo del caffè, grazie alla Slow Food Coffee Coalition, offrendo ai visitatori l’opportunità di apprendere e degustare diverse varietà di caffè di qualità. Inoltre, l’ingresso dei produttori di sidro arricchirà ulteriormente l’offerta di bevande, aprendo a nuovi interrogativi sulle dinamiche di mercato di questo settore.
Il pubblico di professionisti, tra cui buyer, ristoratori e sommelier, avrà l’occasione di partecipare anche a masterclass e incontri formativi. Luca Sarais, rappresentante di Vinarius, evidenzia quanto sia strategico per i professionisti assistere a questo tipo di eventi per confrontarsi e apprendere da esperti. I momenti di dialogo e learning offrono stimoli per migliorare le pratiche lavorative ed evolvere le strategie di marketing.
La presenza di buyer e ristoratori in un contesto fieristico innovativo
L’attesa per la manifestazione è alta, con già circa 300 buyer che si sono registrati, agevolando in questo modo anche le opportunità di match-making tra espositori e professionisti del settore. È in questo contesto che le relazioni tra produttori, importatori e ristoratori si tessono in un filo di cooperazione mirato a valorizzare la produzione biologica. Le registrazioni all’appuntamento fieristico dinanzi all’imminente inizio del 2025 enfatizzano l’importanza della preparazione commerciale e delle opportunità di networking che la manifestazione offre.
BolognaFiere si conferma un’importante piattaforma per favorire scambi e collaborazioni nel mondo vitivinicolo, rendendo la Slow Wine Fair un evento da non perdere per chiunque operi nel settore e sia interessato a esplorare le potenzialità del vino bio e organico. La manifestazione promette di diventare una fucina di idee, innovazioni e incontri, un’occasione unica per capire dove si sta dirigendo il mercato e le tendenze in evoluzione in un contesto sempre più attento alla sostenibilità e alla salute del pianeta.