La procura di Milano ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio e detenzione illegale di armi dopo un attacco a colpi di pistola contro Luca Guerrini, un ultrà milanista vicino a Luca Lucci, leader della curva Sud ora in carcere. I fatti sono avvenuti in via Imbriani, nella zona nord della città, dove due uomini su uno scooter hanno sparato contro l’auto di Guerrini. Il giovane, anche titolare di un negozio di tatuaggi e barberia, è riuscito a fuggire senza ferite. L’episodio si inserisce in un contesto giudiziario già complesso, con procedimenti aperti sul panorama degli ultrà milanisti e coinvolgimenti legati al mondo delle curve del Meazza.
Dettagli sull’agguato a luca guerrini in via imbriani
L’attacco risale a ieri, in via Imbriani, nella periferia nord di Milano. Secondo le prime ricostruzioni della squadra mobile e delle autorità giudiziarie coordinate dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, due persone a bordo di uno scooter hanno sparato almeno tre colpi contro l’auto guidata da Luca Guerrini. Quest’ultimo, 27 anni, è noto nell’ambiente degli ultrà milanisti e gestisce un’attività commerciale legata al mondo dei tatuaggi e delle barberie, denominata Barber Italian Ink, un brand associato a Luca Lucci.
Guerrini è riuscito a uscire dall’auto senza riportare ferite e ad allontanarsi dalla scena dell’aggressione. Le indagini cercano di stabilire il movente e definire il contesto del gesto violento, valutando se ci siano rapporti diretti con le posizioni rivalitarie tra le fazioni della curva Sud del Milan o altri contesti criminali connessi alle curve.
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Luca Lucci, figura centrale tra gli ultrà milanisti, è detenuto dal 30 settembre 2024 dopo un’operazione congiunta di polizia e guardia di finanza che ha colpito la leadership delle curve del Meazza. Nel corso dell’inchiesta si è delineato un quadro complesso, con filoni diversi che ruotano intorno agli scontri e alle attività illecite della tifoseria organizzata.
Oggi è previsto un nuovo interrogatorio dell’imputato nell’aula bunker di piazza Filangieri nel processo in corso, svolto a porte chiuse. Lucci ha già risposto in precedenti udienze agli avvocati difensori e figura come presunto mandante in un altro episodio di violenza, il tentato omicidio nel 2019 di un altro ultrà milanista, Enzo Anghinelli. La prosecuzione del processo punta a chiarire le responsabilità e le dinamiche interne alla curva Sud.
Indagini in corso e coinvolgimento di altri esponenti ultrà e affari illegali
Parallelamente al processo contro Lucci, la procura milanese sta interrogando Mauro Russo, ex volto noto della curva Nord e ex socio di figure calcistiche come Paolo Maldini e Bobo Vieri, apparsi estranei all’indagine. Russo è sospettato di essere un intermediario in un’estorsione legata al controllo dei parcheggi attorno allo stadio di San Siro, indagine che ha portato al suo arresto insieme ad altre sei persone.
Mauro Russo si trova ai domiciliari e si avvale della difesa dell’avvocato Danilo Buongiorno. Il caso testimonia la complessità dei legami tra il mondo delle curve e attività illecite economiche, estendendo le indagini ben oltre gli scontri tra tifoserie. Il lavoro della procura, diretta da Marcello Viola, prosegue su più fronti per definire i contorni di questa rete criminale legata allo sport e agli affari illegali a Milano.