Aggressioni e stress in aumento nel carcere di Sanremo: l'allerta degli agenti di polizia penitenziaria

Aggressioni e stress in aumento nel carcere di Sanremo: l’allerta degli agenti di polizia penitenziaria

Cresce l’allerta nel carcere di Valle Armea a Sanremo: aggressioni frequenti, carenza di personale e sovraffollamento mettono a rischio la sicurezza degli agenti e delle condizioni lavorative.
Aggressioni E Stress In Aument Aggressioni E Stress In Aument
Aggressioni e stress in aumento nel carcere di Sanremo: l'allerta degli agenti di polizia penitenziaria - Gaeta.it

La situazione nel carcere di Valle Armea a Sanremo si fa sempre più critica. La denuncia arriva direttamente dal segretario del sindacato UILPA della Polizia Penitenziaria, Fabio Pagani, che ha messo in evidenza l’aumento delle aggressioni all’interno della struttura e la preoccupante mancanza di personale operativo. Recentemente, un agente è stato colpito a calci e pugni da un detenuto, evidenziando l’urgenza di interventi reali e tangibili per garantire la sicurezza degli operatori e la gestione della popolazione carceraria.

Una situazione sempre più difficile per il personale

Attualmente, circa venticinque agenti di polizia penitenziaria sono assenti per lunga convalescenza a causa di stress psicofisico. Questo dato già allarmante è parte di una problematica più ampia che affligge il penitenziario. Il sindacato ha alertato su come gli attacchi agli agenti, ormai divenuti frequenti, stiano contribuendo al deterioramento delle condizioni di lavoro. Ogni intervento e ogni operazione all’interno della struttura richiede vigilanza e preparazione, tuttavia, con una carenza di unità operative, gli agenti devono affrontare situazioni di emergenza in condizioni non ottimali e spesso da soli.

Il caso più recente riguarda un poliziotto che è stato aggredito da un detenuto durante l’orario di merenda, semplicemente per aver negato a quest’ultimo la possibilità di scendere a un piano superiore. Questo stesso detenuto era già noto per precedenti violenze, avendo versato un mozzicone di sigaretta sul viso di un agente qualche mese fa. L’aggressione ha portato l’agente al pronto soccorso, dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di sei giorni. Un episodio che simboleggia la crescente tensione e il disagio vissuto all’interno delle carceri italiane.

I numeri non mentono: carenza di personale e sovraffollamento

I dati ufficiali sulla pianta organica del carcere di Sanremo indicano che dovrebbero esserci circa 185 agenti a disposizione, ma attualmente ne sono presenti solo 160. Di questi, 25 sono in convalescenza, mentre gli altri devono affrontare anche i turni di riposo e i congedi. Gli agenti in servizio devono gestire una popolazione carceraria che conta circa 270 detenuti. Questa proporzione rende evidente l’inefficienza e l’insufficienza delle risorse, creando un ambiente di lavoro precario e a rischio.

Durante le fasce orarie più critiche della giornata, come dalle 16 alle 24, si registra una presenza di soli sei agenti in servizio, un numero assolutamente inadeguato per garantire la sicurezza sia dei detenuti che del personale. Questa carenza di personale, unita al sovraffollamento, contribuisce a una spirale di stress che colpisce direttamente gli operatori, generando assenteismo e una crescente insoddisfazione lavorativa.

L’appello per misure concrete a protezione degli agenti

Fabio Pagani ha dichiarato che il carcere di Sanremo è al limite del collasso e richiede interventi immediati. L’invito è chiaro: sono necessarie misure concrete per migliorare le condizioni lavorative degli agenti, garantire la loro sicurezza e ripristinare un ambiente di lavoro dignitoso. Le istituzioni devono prendere in considerazione la gravità della situazione e promuovere politiche che non solo affrontino il sovraffollamento, ma che soprattutto rinforzino il numero di agenti disponibili per garantire una vigilanza adeguata.

Il sindacato intende continuare a monitorare la situazione e sollecitare le autorità competenti a prestare attenzione al pressing crescente degli agenti di polizia penitenziaria. Questi professionisti, che operano quotidianamente in condizioni difficili, richiedono supporto e riconoscimento per il servizio che svolgono nella gestione dell’ordine e della sicurezza all’interno delle carceri.

Change privacy settings
×