Aggressione a veterinario a Bauladu: un caso di intimidazione nel settore della sanità animale

Aggressione a veterinario a Bauladu: un caso di intimidazione nel settore della sanità animale

Un veterinario dell’ASL 5 di Oristano aggredito da un allevatore a Bauladu, solleva preoccupazioni sulla sicurezza degli operatori sanitari e richieste di maggiore tutela legislativa per la professione.
Aggressione A Veterinario A Ba Aggressione A Veterinario A Ba
Aggressione a veterinario a Bauladu: un caso di intimidazione nel settore della sanità animale - Gaeta.it

Nel cuore dell’Oristanese, un veterinario della ASL 5 di Oristano si è trovato coinvolto in un episodio di violenza che ha suscitato preoccupazione e indignazione. Sotto minaccia e aggressione da parte di un allevatore, il professionista è riuscito a mettersi in salvo, ma l’accaduto ha evidenziato le difficoltà e i rischi che caratterizzano il lavoro degli operatori del settore sanitario animale. La vicenda, riportata dal sindacato italiano veterinari medicina pubblica , è emersa nei giorni scorsi e ha aperto un dibattito sul tema della sicurezza per i veterinari.

La dinamica dell’aggressione a Bauladu

Tutto è iniziato con minacce telefoniche che il veterinario ha ricevuto prima di recarsi in un allevamento situato a Bauladu, un piccolo comune della provincia di Oristano. Di fronte alla crescente preoccupazione, il professionista ha deciso di farsi accompagnare da due tecnici per garantire la propria incolumità. L’operazione di controllo, volta alla verifica delle condizioni sanitarie degli animali, è stata ostacolata in modo violento dall’allevatore, che ha tentato di compromettere la funzionalità degli strumenti del veterinario.

In un crescendo di tensione, l’aggressore ha afferrato il materiale utilizzato dal veterinario, danneggiandolo gravemente. Non contento, ha poi strappato il cellulare dalle mani del professionista mentre questi stava contattando il numero di emergenza 112. Fortunatamente, il veterinario e i tecnici sono riusciti a riprendere il telefono e fuggire dall’area, evitando delle conseguenze potenzialmente gravi. Non ci sono state ferite fisiche, ma l’esperienza ha lasciato un segno profondo.

Le implicazioni del caso e il ruolo delle autorità

Il grave incidente ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, con i carabinieri che hanno avviato un’indagine per accertare i fatti e identificare le responsabilità. L’episodio ha anche sollevato interrogativi sul modo in cui i veterinari affrontano i controlli ufficiali. Il Sivemp ha denunciato che simili aggressioni non sono un caso isolato e che le minacce subite dai professionisti del settore siano una realtà che richiede una maggiore tutela legislativa.

Tra le difficoltà segnalate, ci sono stati problemi nel contattare le autorità per denunciare quanto accaduto. Questo aspetto mette in evidenza l’insufficienza dei mezzi a disposizione degli operatori sanitari, costretti a confrontarsi con situazioni di pericolo senza una rete di protezione adeguata.

La risposta della ASL e la solidarietà collettiva

La direzione generale della ASL 5 di Oristano ha espresso forti condanne verso l’aggressione, sottolineando l’importanza del lavoro svolto dai veterinari e il diritto di operare in sicurezza. Il direttore generale, Angelo Maria Serusi, ha palesato la propria solidarietà nei confronti del veterinario coinvolto, ribadendo che tale episodio rappresenta un affronto non solo alla professionalità di un singolo, ma a tutta la categoria.

La vicenda di Bauladu, dunque, non è solo un caso di cronaca locale, ma un segnale allarmante che rimanda al tema della sicurezza sul lavoro. La necessità di un intervento legislativo mirato per garantire la protezione dei medici veterinari è più che mai urgente, affinché tali aggressioni possano diventare un ricordo del passato e non una costante della professione. Congresso di legge e revisione delle norme in materia di sicurezza diventano quindi elementi essenziali per un futuro in cui gli operatori del settore possano esercitare la loro professione senza timore di subire violenze o intimidazioni.

Change privacy settings
×