Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche e rappresentante di Fratelli d’Italia, ha rilasciato dichiarazioni significative in occasione della Festa del Tricolore ad Ascoli Piceno. Durante il suo incontro con i giornalisti, ha toccato temi cruciali per il futuro della regione, tra cui le sue priorità per il governo locale, l’autonomia differenziata e le sfide legate alla sanità. La sua posizione, in contrapposizione all’emergente candidatura di Ricci, mostra un chiaro intento di prepararsi per le prossime elezioni regionali.
La candidatura di Ricci e le elezioni 2025
Durante il punto stampa, Acquaroli ha rispettato la figura di Ricci, definendolo un candidato autorevole del centro-sinistra. Tuttavia, ha chiarito che la sua attenzione deve rimanere focalizzata sui risultati dell’attuale amministrazione piuttosto che sulle candidature future. Ha dichiarato esplicitamente che non è necessaria una formalizzazione della sua candidatura in questa fase. “La campagna elettorale avrà luogo nel luglio del 2025, quando gli schieramenti politici saranno definiti”, ha affermato Acquaroli, sottolineando che ottobre è troppo presto per un annuncio ufficiale.
Il presidente ha aggiunto che sprecare un anno in campagna elettorale sarebbe controproducente e ha invitato a riflettere sull’importanza di concentrarsi sui risultati realizzati fino ad ora. L’approccio sembra essere orientato a preparare una campagna basata sulle opere e sui risultati, contro quanto proposto dall’opposizione.
Il tema dell’autonomia differenziata
Un altro punto cruciale del discorso di Acquaroli riguarda l’autonomia differenziata, un argomento che ha suscitato dibattiti in tutta Italia. “La nostra Regione aveva già fatto una richiesta col presidente Ceriscioli cinque anni fa. Ora, in fase di valutazione della riforma completata, decideremo come procedere”, ha dichiarato.
Acquaroli ha sottolineato che, per avanzare una richiesta su determinate materie, è fondamentale che ci sia un’organizzazione in grado di sostenerla. Questo approccio suggerisce un’attenta pianificazione e uno studio approfondito delle potenzialità e delle difficoltà legate all’autonomia delle Marche.
Gestione delle emergenze e ricostruzione post sisma
Il presidente ha messo in evidenza le sfide attuali della regione, citando direttamente la ricostruzione post-sisma e la messa in sicurezza del territorio. “Stiamo lavorando per completare l’utilizzo dei 400 milioni di euro che ci sono stati assegnati, un passo fondamentale per dare risposte concrete a territori che per troppo tempo sono stati trascurati”, ha detto Acquaroli.
Oltre a questi fondi, il suo intervento ha messo in risalto la volontà di affrontare anche altre sfide emergenti, come quelle legate a eventi atmosferici estremi e all’implementazione di infrastrutture necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini.
Sfide per la sanità e l’organizzazione territoriale
La sanità emerge come uno dei temi più delicati affrontati da Acquaroli. Riconoscendo le difficoltà generate dall’emergenza Covid-19, ha evidenziato l’importanza dell’organizzazione della sanità territoriale per garantire l’accesso alle cure. Inoltre, ha sottolineato l’incremento della domanda di prestazioni sanitarie, con un aumento significativo delle liste d’attesa come conseguenza diretta della pandemia.
“Il lavoro è in corso per migliorare i numeri e alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie“, ha detto Acquaroli, determinato a trovare soluzioni viabili. Ha ricordato che, sebbene questo sia un problema regionale, è una situazione condivisa anche a livello nazionale e europeo.
Investimenti nelle infrastrutture regionali
Infine, il presidente ha toccato il tema delle infrastrutture, in particolare riguardo all’autostrada A14. Ha espresso la necessità di richiedere la terza corsia per l’intera regione, auspicando che le richieste vengano accolte e che ci sia una programmazione chiara per la realizzazione dei progetti. “È cruciale non bloccare risorse se non abbiamo i progetti pronti per spendere”, ha affermato.
Con un occhio di riguardo verso il prolungamento della terza corsia lungo la dorsale Adriatica, Acquaroli si è dimostrato sintonizzato sulle necessità infrastrutturali che possono favorire non solo la mobilità ma anche l’economia del territorio.
Ultimo aggiornamento il 8 Settembre 2024 da Sara Gatti