Un nuovo progetto di Acea Ato 2 mira al riuso sostenibile delle acque reflue per l’agricoltura, grazie a un finanziamento di oltre 6 milioni di euro. Questa iniziativa, sostenuta dal Consiglio dei Ministri, rappresenta un passo importante nella lotta contro la siccità, che colpisce molte regioni italiane. Con la nuova condotta, l’acqua depurata sarà utilizzata per irrigare i campi, riducendo così l’impatto ambientale e garantendo un approvvigionamento idrico costante agli agricoltori locali.
Il progetto di riuso delle acque reflue
Il progetto prevede la creazione di una nuova condotta di adduzione che porterà l’acqua depurata dal depuratore di Fregene ai terreni agricoli circostanti. Attualmente, l’acqua depurata viene convogliata al mare attraverso il fiume Arrone; questa innovativa iniziativa cambierà radicalmente la gestione delle risorse idriche. Il protocollo siglato tra Acea Ato 2, il Consorzio di Bonifica Roma Nord e il Comune di Fiumicino segna l’inizio di un nuovo approccio alla gestione delle acque, trasformando un problema ambientale in un’opportunità per l’agricoltura.
L’infrastruttura ha completato la fase di progettazione ed è ora in attesa di approvazione. Questo intervento, accettato come buona prassi a livello nazionale, sottolinea l’importanza della valorizzazione delle acque reflue come risorsa preziosa che può essere utilizzata nuovamente per scopi agricoli. Il progetto non solo è fondamentale per conservare l’acqua dolce, ma anche per garantire la sicurezza alimentare nella regione.
Leggi anche:
Finanziamento e supporto governativo
Il finanziamento del progetto, pari a oltre 6 milioni di euro, è stato reso possibile grazie all’intervento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha identificato l’implementazione di questo sistema come una delle soluzioni prioritarie per affrontare la crisi idrica. La collaborazione tra le diverse istituzioni è un segnale positivo per il futuro della gestione delle risorse idriche in Italia.
Il protocollo firmato evidenzia l’impegno di Acea nel cercare soluzioni innovative e sostenibili per la preservazione dell’acqua. L’interesse del governo e il supporto dei vari enti locali rappresentano un passo determinante per l’attuazione di politiche che puntano al riuso delle risorse idriche.
Vantaggi per il territorio e l’agricoltura
Claudio Cosentino, presidente di Acea Ato 2, ha ribadito l’importanza del progetto, sottolineando che attualmente solo il 4% delle acque reflue viene riutilizzato in Italia. Con l’implementazione di questo sistema, si intende migliorare la gestione complessiva delle risorse idriche nel territorio, garantendo un approvvigionamento stabile per gli agricoltori.
Niccolò Sacchetti, presidente del Consorzio di Bonifica Litorale Roma Nord, ha messo in evidenza come il depuratore di Fregene sia all’avanguardia, assicurando che l’uso delle acque reflue avvenga in modo continuo ed efficiente. La riduzione della necessità di prelevare acqua dal Tevere durante i mesi estivi, quando i livelli sono critici, rappresenta un vantaggio significativo per la sostenibilità delle risorse idriche naturali.
Una risposta alle sfide climatiche
Mario Baccini, sindaco di Fiumicino, ha dichiarato che la realizzazione di questo progetto sarà fondamentale per affrontare le sfide imposte dal cambiamento climatico. Il riuso delle acque depurate assicurerà una fornitura costante d’acqua agli agricoltori è un’importante risposta alle crescenti difficoltà legate alla siccità. Ogni agricoltore potrà contare su una risorsa idrica regolare durante tutto l’anno, contribuendo a garantire produzioni agricole più sicure.
L’iniziativa di Acea non solo sostiene l’agricoltura locale, ma promuove anche un modello di sviluppo che rispetta l’ambiente e cerca di limitare l’impatto delle attività agricole sui corpi idrici naturali. Un esempio di come l’innovazione e la collaborazione tra enti pubblici e privati possano portare a risultati positivi per la comunità e il territorio.