A milano giugno 2024 segna il record assoluto di notti tropicali con temperature mai sotto i 20 gradi

A milano giugno 2024 segna il record assoluto di notti tropicali con temperature mai sotto i 20 gradi

Milano registra 27 notti tropicali a giugno 2024, un record che riflette il crescente impatto del cambiamento climatico e dell’urbanizzazione sulle temperature notturne nelle città italiane.
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Nel giugno 2024 Milano ha registrato 27 notti tropicali su 30, un record che evidenzia l’aumento del caldo notturno legato al cambiamento climatico e all’urbanizzazione, con impatti significativi sulla salute e il benessere cittadino. - Gaeta.it

L’estate milanese del 2024 ha registrato un livello di caldo notturno mai visto prima in città. Le rilevazioni dell’Osservatorio Meteorologico Milano Duomo mostrano come quasi tutte le notti di giugno abbiano superato la soglia dei 20 gradi centigradi. Un segnale netto del cambiamento climatico che interessa, soprattutto nei grandi centri urbani, la frequenza e l’intensità delle cosiddette notti tropicali.

Il dato record di milano: 27 notti tropicali su 30 a giugno

A Milano, durante il mese di giugno 2024, sono state registrate ben 27 notti tropicali su 30, ovvero giorni in cui la temperatura non è mai scesa sotto i 20 gradi neanche nelle ore più fredde, tra mezzanotte e le sei del mattino. Una situazione inedita, considerando che negli anni passati questa frequenza era sempre stata inferiore, compresa la terribile estate del 2003 che aveva, in confronto, totalizzato 25 notti tropicali. I dati provengono dall’Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, che da anni monitora le condizioni climatiche della città con elevate precisione. Il fenomeno, sintomo evidente del riscaldamento urbano oltre che climatico, impatta sulla qualità del sonno e sul benessere di milioni di persone.

Notti bollenti ricorrenti nella metropoli lombarda

Le notti bollenti diventano così un elemento che accompagna quasi ogni giornata estiva nella metropoli lombarda. La permanenza del calore nelle ore notturne, infatti, impedisce un reale refrigerio, aumentando la sensazione di afa e contribuendo a malesseri diffusi. Per chi vive in città senza aree verdi o sistemi di raffreddamento, questi dati significano un’aggravante alle condizioni ambientali già difficili.

Le notti tropicali in crescita nelle città italiane del nord, centro e sud

L’aumento delle notti tropicali è un fenomeno che interessa tutta l’Italia e si presenta in modo più evidente nelle grandi aree urbane. Negli ultimi 15 anni i dati raccolti rivelano incrementi importanti in tutte le macroregioni. Nel nord Italia, per esempio, le notti con temperature sopra i 20 gradi tra mezzanotte e le sei del mattino sono passate da una media di circa 44 a quasi 80 all’anno. Al centro si è passati da 53 a 84 notti tropicali medie mentre al sud, dove il caldo notturno era da sempre più frequente, si è scesi da 76 a 97 episodi all’anno.

Aumento più marcato nelle grandi aree urbane

Questi numeri mostrano come la pressione del caldo estremo nelle ore notturne stia aumentando in modo particolare nei centri urbani del nord che storicamente ne erano meno soggetti. La presenza ridotta di aree verdi e il contributo dell’inquinamento favoriscono l’effetto isola di calore, che mantiene alte le temperature a notte fonda.

Milano e le altre città metropolitane: boom di notti bollenti in 15 anni

Milano non è l’unica a registrare questi incrementi. Negli ultimi quindici anni, la media mobile delle notti tropicali in varie città italiane ha subito una crescita notevole. A Torino, per esempio, le notti sopra i 20 gradi sono aumentate di 54 unità, arrivando a 84 ogni anno. A Roma si conta un aumento di 48 notti, portando il totale a 109 all’anno. Bologna conta oggi 96 notti tropicali, con un incremento di 40 rispetto al passato.

Il sud non fa eccezione

Nelle città del sud, come Palermo e Napoli, le notti tropicali si mantengono su numeri molto elevati. Palermo ha raggiunto 143 notti tropicali all’anno, una cifra impressionante che riflette le caratteristiche climatiche locali. Napoli conta invece circa 117 notti tropicali annuali, anch’essa in aumento rispetto al passato.

Il dato più preoccupante riguarda proprio le città metropolitane. Le superfici asfaltate e l’assenza di spazi verdi, uniti alle attività industriali e al traffico, contribuiscono a mantenere elevate le temperature notturne. Allo stesso tempo, l’aumento di questi eventi caldo intensi sottolinea una difficoltà crescente a trovare sollievo durante le ore notturne, con effetti diretti sulla salute della popolazione.

Il ruolo del cambiamento climatico e dell’urbanizzazione nel fenomeno delle notti tropicali

Le notti tropicali sono un indicatore significativo delle modifiche climatiche in corso, amplificate dagli effetti dell’urbanizzazione. La crescente copertura di cemento, il riscaldamento prodotto da impianti e traffico e la ridotta ventilazione naturale nelle città favoriscono il mantenimento di temperature elevate anche di notte. Questo impatto, sommato alla tendenza globale dell’aumento delle temperature, spiega la crescita esponenziale delle notti tropicali.

La città di milano e le sue criticità

La combinazione tra questi elementi crea un ambiente in cui le temperature si mantengono alte senza permettere il naturale raffreddamento. La città di Milano, tra le altre, mostra quegli effetti più evidenti in termini di aumento di notti sopra i 20 gradi. Il fenomeno ha ripercussioni notevoli sul comfort abitativo e sulla salute, aggravando i problemi di chi soffre di malattie respiratorie, cardiache e disturbi del sonno.

Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha segnalato l’importanza di misure di adattamento come l’aumento delle aree verdi, il raffreddamento urbano e la riduzione delle emissioni in città. La sfida è alta per le amministrazioni locali, chiamate a gestire il cambiamento attraverso interventi concreti che limitino l’impatto delle ondate di calore nelle ore notturne.


I numeri delle notti tropicali in aumento raccontano una realtà in cui il caldo non dà tregua neanche di notte nelle città italiane. Milano, così come altre metropoli del paese, affronta una nuova fase climatica che impone attenzione e interventi immediati senza più spazi per ritardi.

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