Accuse infondate per l'architetto Fabio Rossa: dichiarazioni dell'avvocato difensore a Trento

Accuse infondate per l’architetto Fabio Rossa: dichiarazioni dell’avvocato difensore a Trento

L’architetto Fabio Rossa, accusato di legami mafiosi, si avvale della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio. La difesa contesta le accuse e richiede la revoca degli arresti domiciliari.
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Accuse infondate per l'architetto Fabio Rossa: dichiarazioni dell'avvocato difensore a Trento - Gaeta.it

Le recenti accuse contro l’architetto Fabio Rossa stanno scuotendo gli ambienti locali. La difesa, rappresentata dall’avvocato Beniamino Migliucci e dall’avvocato Luca Migliucci, ha espresso con fermezza la propria posizione durante l’interrogatorio di garanzia tenutosi presso il tribunale di Trento. Le dichiarazioni dell’avvocato evidenziano la volontà di difendere la reputazione del proprio assistito, contestando le gravi imputazioni che lo vedono coinvolto in una maxi inchiesta condotta dalla Procura. Il caso ha suscitato interesse nella comunità locale, vista la sua possibile connessione con fenomeni di stampo mafioso, una questione particolarmente delicata.

Dettagli sull’interrogatorio di garanzia

L’interrogatorio di garanzia si è svolto davanti al giudice per le indagini preliminari , dove Rossa ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Questo diritto gli consente, a tutela della sua posizione, di non fornire dichiarazioni che possano essere utilizzate contro di lui. Nonostante ciò, ha manifestato l’intenzione di chiarire la sua posizione una volta esaminati gli atti dell’inchiesta. Secondo i legali difensori, la rapidità della procedura ha impedito a Rossa di esaminare adeguatamente la documentazione, sollevando dubbi sulla validità dell’interrogatorio stesso. Gli avvocati hanno formulato una richiesta per dichiarare la nullità di quanto avvenuto, sostenendo che la mancanza di tempo per un confronto sostanziale con gli atti depositati comprometta i diritti di difesa del loro assistito.

La posizione della difesa e gli sviluppi futuri

In vista degli sviluppi futuri, l’avvocato Beniamino Migliucci ha chiarito che le accuse di coinvolgimento in attività di tipo mafioso sono frutto di una “fervida immaginazione”. Questa affermazione è stata utilizzata per delineare una strategia difensiva basata sull’assenza di comprovate connessioni con fenomeni criminali organizzati. È fondamentale per la difesa dimostrare l’assoluta estraneità del proprio cliente rispetto a tali gravi imputazioni, soprattutto in un contesto sociale in cui la stigmatizzazione dovuta a simili accuse può avere ripercussioni significative sulla vita personale e professionale di Rossa.

Nel frattempo, la difesa ha presentato una istanza al tribunale del riesame, richiedendo la revoca della misura cautelare che attualmente obbliga Rossa agli arresti domiciliari. La decisione di imporre tali restrizioni è motivata dalla presunta gravità dei reati contestati. Ora, la corsa contro il tempo per ottenere una revisione della misura cautelare è cruciale, in quanto potrebbe influire notevolmente sul corso delle prossime fasi del processo. La situazione di Rossa rimane quindi al centro dell’attenzione, con l’udienza di riesame che rappresenta un passaggio chiave per il futuro del caso e della difesa.

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