Accuse di stalking: Donatella Di Rosa contro Massimo Giraudo in un contesto di tensioni passate

Accuse di stalking: Donatella Di Rosa contro Massimo Giraudo in un contesto di tensioni passate

Donatella Di Rosa accusa Massimo Giraudo di stalking e invio di materiale pornografico, mentre la procura di Roma indaga su un caso complesso legato a controversie passate e assenze in aula.
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Accuse di stalking: Donatella Di Rosa contro Massimo Giraudo in un contesto di tensioni passate - Gaeta.it

Nell’ultimo sviluppo di una lunga controversia che coinvolge personaggi con un passato ingombrante, si segnala un caso che ha riacceso l’attenzione della cronaca. Donatella Di Rosa, conosciuta per essere stata al centro di una controversa storia di presunto colpo di Stato negli anni ’90, accusa Massimo Giraudo, già colonnelo del Ros, di averle inviato video a contenuto pornografico e di aver tentato di instaurare una relazione non consensuale. La procura di Roma ha già effettuato il sequestro dei telefoni dei due per far chiarezza sull’accaduto.

La figura di Donatella Di Rosa e il suo passato controverso

Donatella Di Rosa è emersa nel panorama italiano negli anni ’90 con l’appellativo di «Lady Golpe» per aver alimentato false notizie su un presunto colpo di Stato orchestrato in Italia, collegando episodi di eversione a personaggi di spicco. La sua denuncia rivelatasi infondata le è costata una condanna a otto anni di carcere, successivamente ridotti grazie all’indulto. Questa vicenda ne ha minato la credibilità, ma non ha fermato il suo impegno nel dibattito politico e nelle questioni di sicurezza. Oggi, a 66 anni, fa nuovamente parlare di sé con accuse di stalking nei confronti di Giraudo, un uomo già coinvolto in delicate indagini su stragi e movimenti neofascisti.

L’accusa di Di Rosa non è una mera vendetta personale, ma il risultato di un presunto scambio di messaggi e video che, secondo lei, sarebbero ben oltre i limiti della lealtà e del rispetto. La riapertura del caso fa eco alle sue antiche relazioni con ambienti estremisti e complicati, forgiando una narrativa di sfide personali e professionali che ha segnato tutta la sua vita.

Lo scontro tra Donatella Di Rosa e Massimo Giraudo

Il conflitto tra Di Rosa e Giraudo si è manifestato in un pesante scambio di accuse. Donatella sostiene che il colonnelo le avrebbe chiesto prestazioni di natura sessuale, accompagnate da invii di materiale pornografico. Quest’episodio risale a due anni fa, quando Di Rosa è stata convinta a fornire informazioni a Giraudo in relazione a indagini su eventi controversi passati. Ma l’alleanza tra i due, che avrebbe dovuto rivelarsi fruttuosa, si è rapidamente trasformata in conflitto, con accuse reciproche di diffamazione e falsa testimonianza.

Giraudo ha affermato di essere stato oggetto di una calunnia da parte di Di Rosa, mentre quest’ultima parla di un attacco mirato alla sua dignità. La situazione si complica ulteriormente, considerando il passato di Giraudo, un ufficiale della polizia con un’ampia carriera nell’indagine su criminalità organizzata e movimenti estremisti, ora coinvolto nel mirino degli avvocati di imputati di terrorismo. La natura delle accuse e le prove raccolte dai telefoni si prospettano come strumenti cruciali nella risoluzione dell’intera vicenda.

Assenze in aula e le conseguenze legali delle accuse

Il quadro si complica ulteriormente per Di Rosa, che ha mancato di presentarsi in aula in più occasioni per testimoniare nel processo che riguarda un attentato di matrice neofascista risalente al 1974. I legali del principale imputato, Delfo Zorzi, avevano già chiamato Di Rosa a testimoniare, ma le sue assenze ricorrenti, l’ultima delle quali avvenuta il 9 gennaio, fanno crescere sospetti sulle sue intenzioni e sull’assoluta credibilità delle sue accuse contro Giraudo.

La regolarità e l’affidabilità delle sue affermazioni sono ora messe in discussione. L’assenza in aula, nonostante fosse prevista l’accompagnamento coattivo, potrebbe influenzare non solo l’andamento del processo, ma anche la valutazione del giudice rispetto alla sua testimonianza. Le assenze potrebbero essere interpretate come un tentativo di evitare il confronto diretto con le accuse, aggravando ulteriormente la sua posizione legale.

La complessità di questo caso, fuso in una trama di accuse e passati di controversie politiche, continua a destare curiosità e preoccupazione nell’opinione pubblica, mentre si aspettano nuovi sviluppi e chiarimenti dai procedimenti giudiziari in corso.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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