Abruzzo in crescita sul mercato statunitense: dati e sfide per il made in Italy

Abruzzo in crescita sul mercato statunitense: dati e sfide per il made in Italy

L’Abruzzo si posiziona come quarta regione italiana per esposizione al mercato statunitense, con esportazioni in crescita e sfide legate alla politica commerciale, richiedendo un impegno sinergico tra imprese e istituzioni.
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Abruzzo in crescita sul mercato statunitense: dati e sfide per il made in Italy - Gaeta.it

Il mercato statunitense rappresenta una significativa opportunità per le aziende italiane, in particolare per quelle abruzzesi. I dati diffusi dal Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila indicano che l’Abruzzo si attesta come la quarta regione italiana per grado di esposizione negli Stati Uniti, con un valore pari al 5,8%. Questo dato supera la media nazionale, evidenziando l’importanza del mercato americano per le esportazioni della regione. La provincia dell’Aquila si distingue ulteriormente, occupando il secondo posto in Italia con un sorprendente 18,6% di esposizione.

dati sull’esposizione delle esportazioni

Il grado di esposizione sul mercato statunitense non è solo un numero, ma rappresenta una misura cruciale dell’influenza commerciale di un’area. Esso è calcolato basandosi sul rapporto tra le esportazioni e il valore aggiunto registrato nel 2021. L’Abruzzo segue solo le regioni più consolidate come Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, dimostrando una capacità interessante di inserirsi e competere in un mercato così vasto e diversificato.

La situazione non è omogenea all’interno della regione. La provincia di Chieti, a esempio, registra un’esposizione del 2,7%, posizionandosi al 54° posto a livello nazionale. Questo contrasto tra province richiede un’analisi più approfondita delle dinamiche economiche interne in Abruzzo. Le esportazioni abruzzesi verso gli Stati Uniti nel 2024 sono stimate a ben 1.732 milioni di euro, rappresentando il 2,6% del totale nazionale. Le cifre mostrano un chiaro incremento, con la provincia dell’Aquila che da sola contribuisce per 1.269 milioni di euro.

trend di crescita e sfide future

Nei primi nove mesi del 2024, le esportazioni dall’Abruzzo verso gli Stati Uniti sono cresciute del 23,2%, corrispondente a un incremento assoluto di 259 milioni di euro. Analizzando le singole province, il Pescarese ha visto un aumento impressionante del 44,8%, mentre il Chietino e l’Aquilano hanno registrato rispettivamente +32,15% e +28,4%. Contrariamente, il Teramano ha subito un calo del 25%, evidenziando una volatilità che deve essere attenzionata.

Questa crescita è accompagnata da preoccupazioni relative alla politica commerciale statunitense. Le dichiarazioni di Confartigianato indicano che il nuovo governo potrebbe intensificare le tensioni commerciali con la Cina, una situazione che rischia di influenzare negativamente le esportazioni italiane. Se questa guerra commerciale dovesse estendersi all’Unione Europea, l’industria del made in Italy potrebbe affrontare ulteriori difficoltà.

il ruolo delle imprese e delle istituzioni

In questo contesto così complesso, le imprese abruzzesi sono chiamate a impegnarsi maggiormente nel garantire l’alta qualità delle loro produzioni. Camillo Saraullo, presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, sottolinea l’importanza di questa qualità come elemento distintivo nei mercati esteri, specialmente negli Stati Uniti. È cruciale che le aziende locali mantengano standard elevati per rispondere alle aspettative di un mercato sempre più competitivo.

Saraullo ha anche evidenziato la necessità di un impegno sinergico tra le aziende, il governo e le istituzioni, per sostenere la competitività dei prodotti italiani. Con un sistema Paese coeso, è possibile affrontare le sfide del commercio internazionale e capitalizzare le opportunità offerte dai mercati esteri. Confartigianato Chieti L’Aquila ha già avviato iniziative per fornire supporto e strumenti utili alle imprese, assicurando che possano navigare al meglio nel panorama commerciale globale.

Il futuro dell’Abruzzo sul mercato statunitense dipenderà dall’abilità delle imprese di adattarsi e rispondere proattivamente ai cambiamenti in atto e dalle politiche a sostegno delle esportazioni che verranno attuate.

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