La questione del dimensionamento scolastico in Abruzzo si fa sempre più pressante. Durante il recente Tavolo Tecnico Interistituzionale tenutosi a Pescara, rappresentanti dell’istruzione locale, insieme all’assessore regionale Roberto Santangelo, hanno discusso il piano per l’anno scolastico 2025/26. La Cisl Scuola Abruzzo Molise ha espresso forti contrarietà, sottolineando come il dimensionamento possa risultare devastante per il territorio e in particolare per le scuole di montagna. Il dibattito si concentra sulla necessità di garantire il giusto riconoscimento e supporto alle istituzioni scolastiche che operano in aree montane, per evitare una progressiva desertificazione dei piccoli comuni.
La posizione di Cisl Scuola
Cisl Scuola Abruzzo Molise ha messo in evidenza l’importanza di preservare le scuole in territori particolari come le aree montane. Secondo il sindacato, le deroghe precedentemente riconosciute per le “scuole di montagna” sono essenziali per garantire la continuità educativa e la presenza di servizi essenziali nei piccoli centri. Questo si traduce nel diritto di ricevere un’istruzione di qualità anche per gli studenti che vivono in zone più arretrate. Il sindacato ha ribadito che, sebbene le norme nazionali tendano a proteggere queste aree, ciò non è stato sufficientemente tradotto in una politica scolastica efficace, che preveda risorse adeguate.
Nel corso del tavolo tecnico, i rappresentanti della Cisl hanno sottolineato che la risoluzione del problema è urgente. L’individuazione di quattro, se non cinque, istituti scolastici da sopprimere non farebbe altro che accentuare il disagio già esistente. Questo non solo equivarrebbe alla chiusura di scuole, ma porterebbe anche a un impoverimento dei servizi vitali per le comunità, contribuendo a una maggiore marginalizzazione socioeconomica dei territori montani.
Le preoccupazioni per le aree montane
Una delle principali preoccupazioni espresse durante l’incontro riguarda l’impatto che il potenziale piano di dimensionamento avrà sulla demografia e sulla vitalità dei piccoli centri in Abruzzo. La Cisl Scuola ha avvertito che senza adeguati interventi per sostenere le scuole di montagna, si rischia di assistere a un progressivo abbandono delle aree interne a favore delle città più grandi. Questo fenomeno non solo priverebbe gli studenti di un’istruzione adeguata, ma comporterebbe anche una perdita di identità culturale e sociale per le comunità locali.
Il segretario generale della Cisl Scuola Abruzzo Molise, Davide Desiati, ha richiamato l’attenzione su come la presenza scolastica nelle aree montane necessiti di un’attenzione particolare da parte della dirigenza. Ciò richiede un impegno costante e risorse adeguate per garantire servizi educativi di qualità e accessibili. La speranza è che le autorità locali e regionali possano comprendere l’importanza di queste istituzioni al fine di evitare la “desertificazione” di regioni già vulnerabili.
La reazione alla proposta di soppressione
Attualmente, solo la provincia di Teramo ha avanzato proposte concrete di soppressione di alcune scuole. In particolare, si fa riferimento al Liceo ‘Grue’ di Castelli e all’Istituto Comprensivo di Civitella-Torricella. Queste scelte generano allarme tra i membri della comunità scolastica, che vedono nella chiusura di tali istituti una minaccia diretta alla loro possibilità di accesso all’istruzione. Le scuole in queste aree non solo offrono un servizio educativo, ma fungono anche da fulcro sociale per le comunità.
La discussione quindi si concentra su come garantirne la sopravvivenza e il rafforzamento. Gli interventi, secondo la Cisl, dovrebbero essere orientati non solo a mantenere le scuole aperte, ma anche a migliorare l’offerta formativa, tramite investimenti e riforme che possano realmente supportare l’istruzione nelle aree più svantaggiate.
Il dibattito sul dimensionamento scolastico continuerà nei prossimi mesi, con la speranza che si possa trovare un equilibrio tra necessità di razionalizzazione e il diritto all’istruzione di qualità per tutti, in particolare per gli studenti della montagna abruzzese.