A2a destina oltre 72 milioni di euro all'anno per il benessere dei dipendenti e piani di welfare integrati

A2a destina oltre 72 milioni di euro all’anno per il benessere dei dipendenti e piani di welfare integrati

A2a investe oltre 72 milioni di euro in un sistema di welfare aziendale integrato, con piani di azionariato diffuso, sostegni alla genitorialità e servizi per migliorare il benessere dei dipendenti a Milano e Brescia.
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A2a investe oltre 72 milioni di euro annuali in un sistema di welfare aziendale articolato, che include servizi, premi, piani di azionariato diffuso e sostegni alla genitorialità, promuovendo il benessere dei dipendenti e integrandosi con le comunità locali. - Gaeta.it

A2a investe risorse significative per supportare i suoi dipendenti con un sistema di welfare articolato, che include servizi, premi e piani di azionariato diffuso. Questi interventi nascono dalla consapevolezza crescente dell’importanza del benessere sul luogo di lavoro e sono inseriti nel contesto più ampio degli investimenti italiani nel welfare aziendale, che supera i 3 miliardi di euro nel 2023. A Milano è stato presentato il nuovo piano azionario e si è discusso delle sfide legate ai mutamenti sociali e demografici, con il coinvolgimento di rappresentanti istituzionali, accademici e dirigenti aziendali.

Investimenti e servizi destinati al personale: un sistema articolato

Ogni anno A2a riserva oltre 72 milioni di euro per il benessere del proprio personale. Queste risorse si traducono in diverse forme di supporto, dai servizi di welfare alle iniziative come i premi di produttività. L’azienda ha costruito un ampio sistema che abbraccia molteplici dimensioni che incidono sulla vita delle persone: dalla valorizzazione della famiglia, al sostegno economico, fino alla promozione della salute e la possibilità di gestire il tempo libero. Lo scopo è generare condizioni che favoriscano un equilibrio più stabile tra vita privata e professionale, migliorando la qualità del tempo trascorso al lavoro.

Evoluzione del welfare aziendale in italia

Questo sistema di welfare si è evoluto negli anni superando le prime forme di assistenza nate negli anni Sessanta. L’attenzione verso le fragilità personali e sociali ha lasciato spazio a interventi più strutturati e orientati alla partecipazione attiva dei dipendenti. I numeri confermano un trend nazionale in espansione: le imprese italiane hanno incrementato gli investimenti nel welfare aziendale di oltre il 6% nel 2023 rispetto all’anno prima, arrivando a superare i 3,2 miliardi di euro totali. Questa crescita si accompagna a una maggiore diffusione di politiche sociali all’interno delle aziende, con effetti positivi sul clima lavorativo e sulla produttività.

Il piano di azionariato diffuso e il sostegno alla genitorialità

Uno degli ultimi progetti lanciati da A2a è il piano di azionariato diffuso, un’iniziativa che permette ai dipendenti di partecipare alla crescita economica della società acquistando azioni. Il programma si sviluppa su un investimento iniziale di oltre 5 milioni di euro e ha già registrato quasi 11 mila adesioni. Il piano coinvolge tutto il personale, con una particolare attenzione alle categorie con reddito più basso, che ricevono più azioni gratuite rispetto al quantitativo acquistato. È un modello originale nel panorama italiano poiché è stato firmato con l’accordo della maggior parte delle sigle sindacali presenti nel gruppo.

Sostegni economici per genitorialità

Parallelamente, A2a ha predisposto un piano dal valore complessivo di 120 milioni di euro, destinato a sostenere i progetti di genitorialità. Questo include aiuti economici per le spese legate alla nascita e crescita dei figli, come contributi fino a 3.250 euro annui per i primi tre anni di vita del bambino. La copertura riguarda anche le spese per la cura e l’educazione fino al termine della scuola secondaria superiore. Il programma, attivo da meno di due anni, fa emergere la volontà dell’azienda di affiancare i lavoratori nelle fasi più delicate della vita familiare.

Il ruolo del welfare aziendale nelle comunità e nel tessuto sociale

L’evento milanese “WelLfare. Il Welfare fa davvero bene” ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, accademici e dirigenti, per riflettere sul ruolo crescente del welfare aziendale all’interno dell’ecosistema sociale italiano. Sindaci di Brescia e Milano hanno partecipato alla discussione insieme ai vertici di A2a, sottolineando come le prestazioni offerte dalle aziende possano integrarsi con quelle pubbliche. Questo tipo di collaborazione tende a rafforzare non solo la qualità della vita dei lavoratori ma anche il valore prodotto nelle comunità locali.

Nuovo modello di responsabilità sociale

I cambiamenti demografici impongono nuove forme di sostegno che vanno oltre l’assistenza tradizionale. Le imprese possono così diventare terreno di sperimentazione per iniziative che favoriscono il benessere diffuso e creano un legame tra pubblico e privato. Il coinvolgimento diretto dei dipendenti in programmi come l’azionariato diffuso esprime un modello di responsabilità condivisa e di educazione finanziaria. È su questi terreni che si costruiscono nuove prospettive per rispondere alle esigenze che emergono dai mutamenti sociali.

Servizi aggiuntivi e politiche di welfare per il personale A2a

L’azienda dedica 18 milioni di euro all’anno a progetti e servizi specifici che completano il quadro complessivo delle prestazioni. Tra questi si trovano l’assistenza sanitaria integrativa, supporto psicologico, iniziative di contrasto alle dipendenze e programmi di benessere. Sono attivi anche progetti abitativi come “Case ai lavoratori” e convenzioni di vario tipo pensate per favorire la vita quotidiana del personale. Questi interventi vanno a sommarsi ai premi di produttività, che valgono quasi 40 milioni l’anno.

Previdenza complementare e contributi

I dipendenti possono decidere se destinare una parte o tutta la somma dei premi ai fondi di previdenza complementare. In questo caso, A2a aggiunge un contributo del 15% sull’importo convertito. L’attenzione verso il welfare si traduce anche in benefici indiretti, come la diffusione di informazioni utili, che aiutano i lavoratori a conoscere meglio i propri diritti e a orientarsi tra le prestazioni disponibili. Questi meccanismi rafforzano l’attrattività dell’azienda e supportano lo sviluppo di servizi locali qualificati, creando un effetto moltiplicatore sul territorio.

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