L’evento culturale che ha visto protagonista l’Orchestra Sinfonica Siciliana al teatro dell’Efebo di Agrigento ha raccolto una risposta imponente con oltre settecento spettatori. Il concerto si inserisce nelle celebrazioni dedicate ad Agrigento, nominata Capitale Italiana della Cultura 2025, e propone un programma che ha unito pagine di Šostakovič, Čajkovskij e Dvořák, attirando l’attenzione di cittadini e appassionati. I biglietti gratuiti sono stati richiesti e assegnati in tempi rapidissimi, e il pubblico ha goduto di una serata suggestiva in uno scenario unico come la cava che ospita il teatro, con il clima reso più intenso dalle folate di vento caldo.
Una serata di musica e cultura ad agrigento
Agrigento si è trasformata in una vetrina della musica sinfonica italiana e internazionale grazie all’esibizione dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, espressamente invitata nelle celebrazioni per la Capitale Italiana della Cultura 2025. L’evento ha attirato tanta gente che per assicurarsi il posto ha dovuto cogliere l’attimo e prenotare in fretta i biglietti gratuiti. La cava sede del teatro, con la sua conformazione naturale, ha aggiunto un’atmosfera singolare alla serata, accentuata dall’alternarsi di luci e dal vento che girava tra le rocce. A conferma di questo fermento culturale sono arrivati lunghi applausi alla fine del concerto, come riconoscimento per il programma scelto e per l’intesa creata dall’orchestra con il pubblico.
Parole di margherita rizza sull’evento
Margherita Rizza, commissario straordinario dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, ha espresso entusiasmo per la partecipazione ricevuta, sottolineando come il pubblico abbia apprezzato un repertorio impegnativo e coinvolgente, che mette insieme compositori di rilievo del panorama europeo. “Per l’orchestra la tappa ad Agrigento rappresenta anche una possibilità concreta di tornare in città, considerando la risposta calorosa ricevuta.”
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Promozione e valorizzazione del titolo di capitale italiana della cultura
L’evento nasce in collaborazione con la rete istituzionale che sostiene Agrigento Capitale Italiana della Cultura, con il contributo della Regione Siciliana impegnata a promuovere iniziative di grande richiamo. Maria Teresa Cucinotta, presidente di Agrigento 2025, insieme a Giuseppe Parello, direttore del progetto, ha manifestato soddisfazione per la partecipazione ottenuta dall’iniziativa musicale. A fianco a loro, al concerto, era presente Giuseppe Pendolino, presidente del Libero Consorzio di Agrigento, a testimonianza della rilevanza attribuita dall’amministrazione locale alla manifestazione.
Segnale positivo per gli appuntamenti futuri
I rappresentanti hanno evidenziato che la risposta della città, espressa nella rapidità con cui i biglietti sono stati assegnati e nella capienza completa del teatro, segna un buon punto di partenza per i futuri appuntamenti culturali previsti dall’anno da poco iniziato. Agrigento si conferma così come luogo ideale per ospitare eventi di livello nazionale e internazionale.
Il programma musicale proposto al teatro dell’efebo
Il concerto ha preso il via con l’ouverture festiva op. 96 di Dimitrij Šostakovič, brano che ha messo subito in moto le energie e la mente degli spettatori. A seguire il pubblico ha ascoltato il capriccio italiano op. 45 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, che con le sue melodie vive e colorate ha dato ulteriore slancio alla serata.
Momento clou con dvořák
Il momento clou è arrivato nella seconda parte con l’esecuzione della nona sinfonia in mi minore “Dal nuovo mondo” op. 95 di Antonín Dvořák. Questo capolavoro del repertorio sinfonico ha coinvolto profondamente il pubblico attraverso i suoi temi popolari e influenze americane, tradotte in un’orchestrazione ricca e vibrante. Il direttore Srba Dinič ha condotto l’orchestra con precisione e intensità, esaltando ogni passaggio musicale.
Al termine del concerto, gli spettatori hanno potuto degustare vini e prodotti tipici della zona grazie alla partecipazione della Strada del Vino della Valle dei Templi. Questa esperienza ha unito cultura musicale e tradizioni del territorio, in una serata dall’impronta fortemente identitaria per Agrigento.