A Pescara è stata inaugurata, il 14 luglio 2025, la mostra fotografica “Una finestra sugli Italici – Le nostre radici”. L’esposizione, ospitata nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ripercorre la storia e l’identità dei popoli italici che abitarono l’Abruzzo in epoca preromana. Gli organizzatori puntano a creare un collegamento tra il patrimonio culturale e la comunità imprenditoriale locale, aprendo un confronto tra passato e presente.
Un percorso storico tra popoli preromani che hanno abitato l’abruzzo
La mostra fotografica offre uno sguardo approfondito sui Marsi, Vestini, Marrucini, Pretuzi e altri popoli italici. Questi gruppi hanno lasciato tracce significative nella formazione storica e culturale della regione, ma anche del senso stesso di identità italiana. Attraverso immagini, documenti e ricostruzioni, l’esposizione racconta le radici di questo territorio. Il viaggio proposto va oltre la semplice narrazione, coinvolgendo chi osserva in un’esperienza di ritrovamento e riconoscimento.
La scelta di puntare sui popoli italici non è casuale. Questi gruppi avevano una cultura complessa e radicata, con propri linguaggi, tradizioni e pratiche di vita. Raccontarli significa valorizzare aspetti della storia poco noti al grande pubblico, ma che ancora si riflettono nelle usanze e nella toponomastica dell’Abruzzo. La valorizzazione delle origini sottolinea un legame forte tra identità locale e storia antica, mantenendo viva la memoria collettiva.
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Il progetto si rivolge anche a chi, nella vita di tutti i giorni, si confronta con il territorio: imprenditori, cittadini, istituzioni. Questa scelta contribuirà a far comprendere come dalla conoscenza del passato possono nascere nuove idee e scelte consapevoli nel presente. La mostra si presenta quindi come uno spazio pubblico e gratuito, aperto fino al 24 luglio 2025, per favorire l’incontro con questa eredità culturale.
Il ruolo di confindustria abruzzo medio adriatico nella promozione della cultura sul territorio
Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ha sottolineato il valore della cultura come elemento che definisce l’identità e i valori condivisi della comunità d’impresa. Per Confindustria, abbracciare un’iniziativa dedicata agli Italici rappresenta l’estensione di un lavoro che da oltre dieci anni connette storia, radici e attualità in modo concreto.
Di Giosaffatte ha spiegato che “questo tipo di iniziative aiutano a comprendere che la cultura non è solo arte o tradizione, ma il fondamento della qualità sociale ed economica di un territorio.” La percezione positiva di Confindustria tra i cittadini deriva anche dalla sua missione di valorizzare il merito e di sostenere la semplificazione normativa. L’organizzazione, a livello nazionale, ha dato vita a “Confindustria Cultura”, guidata fino a poco tempo fa dal professor Antonio Calabrò, personalità nota nel mondo dell’economia italiana.
Il legame con l’Associazione Viteliu nasce proprio da questa prospettiva: un’impresa che riconosce il valore di storia, cultura e coesione. Raccontare il passato aiuta ad orientare le scelte future con maggior equilibrio e consapevolezza. Di Giosaffatte ha affermato che “memoria e cultura devono inserirsi nel tessuto economico e sociale come parte integrante della visione imprenditoriale.” Dare spazio alle radici significa rendere la strategia imprenditoriale più profonda e responsabile.
La visione di nicola mastronardi sul connubio tra cultura e sviluppo economico
In collegamento video da remoto, Nicola Mastronardi, giornalista e autore del romanzo storico “Viteliu. Il nome della libertà”, ha sottolineato il significato di iniziative come questa che mettono insieme cultura e attività economica. Mastronardi ha spiegato che “la narrazione narrativa, se usata con metodo e rigore, è uno strumento concreto per promuovere sviluppo e attrattività.”
Ha citato esempi di altre regioni italiane, come la Puglia, la Sicilia e l’Umbria, che hanno saputo valorizzare le proprie storie e simboli. Questi territori sono cresciuti in termini di turismo, identità e indotto economico legato alla cultura. Abruzzo e Molise, con la loro ricchezza di testimonianze – dagli Italici a Celestino V, dai paesaggi del Gran Sasso alla transumanza – dispongono di una narrazione potente ma ancora poco sfruttata.
La cultura che porta valore non si limita al turismo. Essa definisce la riconoscibilità di un’area, rende unica la sua offerta e rafforza le opportunità economiche. Raccontare la storia con modalità attuali, spiega Mastronardi, è uno sforzo indispensabile per i territori come l’Abruzzo. L’adesione di Confindustria a questo approccio indica una consapevolezza crescente e un’apertura collegata alla memoria e alla visione.
L’associazione viteliu e l’impegno per una rete di valorizzazione delle radici italiche
Gianni Giammarco, imprenditore e presidente dell’Associazione Viteliu, ha illustrato il senso profondo della mostra e dell’intero progetto. Riprendere la storia degli Italici vuol dire recuperare un racconto collettivo che vive nei luoghi e nelle abitudini degli abruzzesi. La cultura, secondo Giammarco, è uno strumento concreto di coesione e orgoglio condiviso.
Con questa iniziativa, l’associazione intende gettare le basi per una rete italica che coinvolga privati, enti e istituzioni. L’obiettivo è promuovere lo studio e la valorizzazione delle radici storiche. Viteliu si propone di guidare questo percorso con attenzione e responsabilità, dedicandosi a raccogliere e diffondere conoscenze sulle origini.
Giammarco ha inoltre sottolineato la questione demografica causata dalla fuga dei giovani dall’Abruzzo. Molti lasciano la regione attratti da opportunità altrove, impoverendo il territorio. L’associazione invita a seguire l’esempio di quegli imprenditori che hanno deciso di restare e investire localmente, dimostrando che è possibile costruire successo e sviluppo anche qui. Il progetto quindi punta a rafforzare il legame tra identità regionale e azione concreta, “senza illusioni ma con determinazione.”
Dettagli pratici sull’esposizione e calendario degli eventi
La mostra fotografica sarà aperta tutti i giorni, dal 14 al 24 luglio 2025, nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, in Via Raiale 110 bis a Pescara. L’ingresso è gratuito. Gli orari di visita vanno dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00. L’esposizione rappresenta un tassello dell’attività dell’associazione, rivolta a combinare dinamiche economiche, legami sociali e rispetto della cultura.
La scelta di organizzare l’evento nel cuore di un centro nevralgico per l’impresa locale testimonia l’interesse a integrare memoria e attività economica. In questo modo si cerca di stimolare una partecipazione ampia che superi i confini dell’ambito storico e coinvolga direttamente chi lavora e vive in regione.
L’iniziativa è parte di un più ampio progetto che si protrae nel tempo con appuntamenti e collaborazioni. L’intento è mantenere viva la discussione sul valore del passato per una comunità che vuole evolvere mantenendo il legame con la propria identità.
L’impegno di Confindustria e Viteliu dà spazio alla cultura come risorsa da coltivare ogni giorno per consolidare coesione e sviluppo.