Nel pomeriggio del 2025 a Padova, la questura ha individuato un terzo striscione con simbologia anarchica apparso in città. Dopo quelli contro la polizia e in sostegno a Cospito, questa nuova scritta punta il dito contro le procure di due grandi città italiane, riaccendendo l’attenzione su azioni legate a gruppi di matrice anarchica.
Nuove scritte anarchiche a Padova: la scoperta e la posizione
Gli agenti della questura hanno notato il terzo striscione in un punto molto frequentato, vicino a un passaggio pedonale in centro città. La frase stampata sui lenzuoli recita “Da Milano a Torino procure infami”, accompagnata da simboli riconoscibili, cioè la lettera “A” inserita in un cerchio, segno noto delle organizzazioni anarchiche. Questa posizione non è casuale, perché mira a garantire visibilità massima passanti e automobilisti.
La scritta aggiunge quindi tensione rispetto ai due episodi recenti, che avevano preso di mira la polizia e manifestato solidarietà verso Alfredo Cospito, attivista coinvolto in vicende giudiziarie. Il fatto che queste affissioni compaiano in zone centrali di Padova indica una volontà precisa: veicolare messaggi politici e contestare istituzioni giudiziarie e di pubblica sicurezza.
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Indagini e attività della digos per collegare i tre episodi
A seguito della segnalazione, la Digos ha avviato accertamenti per raccogliere elementi utili all’identificazione delle persone che hanno affisso gli striscioni. L’obiettivo è capire se le varie scritte sono opera di un unico gruppo o se si tratta di atti isolati con analogie simili. Perciò vengono analizzati modalità e tempistiche con cui sono state apposte le diverse scritte.
Gli investigatori si concentrano anche sul contesto che circonda ogni striscione, cercando eventuali collegamenti con altre proteste o episodi di tensione che interessano le stesse aree. Le affissioni si inseriscono in un filone di critiche radicali contro la polizia e la magistratura, spesso legate a dinamiche del movimento anarchico che ha attivisti distribuiti su più città italiane.
Rilevanza degli slogan e simboli nel contesto delle proteste anarchiche
Il messaggio “Da Milano a Torino procure infami” coinvolge due importanti procure di città note per operazioni giudiziarie ad alto impatto su gruppi di estrema sinistra e anarchici. L’accusa di essere “infami” rappresenta una condanna diretta agli organi giudiziari, spesso considerati dai manifestanti come strumenti di repressione politica.
Il simbolo con la “A” nel cerchio accompagna da sempre le iniziative di stampo anarchico, come segno di identità e dissenso verso istituzioni statali. In questo caso, la scelta di un messaggio consolidato rimanda a un’atmosfera di protesta radicale che si sposta da altre realtà metropolitane fino a interessare anche Padova.
Tensioni e impatto sociale degli striscioni
Questi striscioni raccontano di continue tensioni nelle città italiane tra forze dell’ordine e gruppi antagonisti. Non si tratta solo di slogan ma di un linguaggio visivo che sottolinea le divisioni politiche e sociali presenti in diverse piazze. Le autorità monitorano la situazione con attenzione, convinte che atti di questo tipo possano preludere ad altre azioni di natura violenta o a manifestazioni spontanee.
Le scritte, quindi, oltre a fornire un simbolo di dissenso, rappresentano un modo per portare al centro dell’attenzione pubblica questioni calde legate alla giustizia e ai rapporti tra cittadini e istituzioni. Restano ancora da accertare i dettagli sulle persone coinvolte, ma l’episodio indica una persistenza di tensioni pronte a manifestarsi nel capoluogo veneto.