a pochi anni dalla scomparsa, monica vitti torna a essere protagonista negli Stati Uniti con una retrospettiva che valorizza la sua carriera cinematografica. il lincoln center di new york ospiterà, dal 6 al 19 giugno 2025, una selezione di quattordici film che raccontano la versatilità di una delle più note attrici italiane. la rassegna, organizzata da cinecittà insieme a film at lincoln center, propone anche copie restaurate in 4k e pellicole in 35 mm, per offrire un’esperienza visiva fedele all’epoca.
Il programma della retrospettiva e la scelta dei film
la rassegna “monica vitti: la modernista” copre una parte significativa della carriera dell’attrice, abbracciando diversi generi e titoli fondamentali del cinema italiano. il film d’apertura sarà “l’avventura” di michelangelo antonioni, uscito nel 1960, pellicola che segnò l’inizio del rapporto artistico e personale tra vitti e antonioni. questa scelta mette subito in evidenza l’importanza di quel capitolo nella carriera dell’attrice.
Trilogia antonioni restaurata
tra le opere incluse figura l’intera trilogia di antonioni composta da “la notte”, “l’eclisse” e “il deserto rosso”, tutte restaurate con cura. la selezione prevede anche alcuni tra i titoli più noti della commedia italiana come “ti ho sposato per l’allegria” e “la ragazza con la pistola”, messi a nuovo in 4k da cinecittà. altre pellicole esposte mostrano la sua capacità di passare dai ruoli leggeri a quelli più complessi, come “amore mio aiutami”, “dramma della gelosia”, “la supertestimone”, “polvere di stelle” e l’originalissimo “il fantasma della libertà”.
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alcuni restauri sono stati completati proprio per l’occasione. “io so che tu sai che io so”, diretto da alberto sordi, appare rinnovato nella qualità visiva e sonora, e verrà presentato per la prima volta al pubblico statunitense in questa versione. questa attenzione al restauro sottolinea l’impegno con cui questa retrospettiva vuole offrire un’esperienza autentica del cinema di vitti e dei registi che l’hanno accompagnata.
La collaborazione tra cinecittà e film at lincoln center
la retrospettiva rappresenta il frutto di un’intesa tra cinecittà e film at lincoln center, due realtà impegnate nella valorizzazione della storia del cinema. secondo florence almonzini, vicepresidente della programmazione di film at lincoln center, “la collaborazione ha permesso di mettere insieme decadi di film che riflettono la carriera lunga e varia di monica vitti, valorizzando soprattutto i restauri che conferiscono nuova vita a pellicole iconiche.”
Parole dalla direttrice di cinecittà
l’accordo con il dipartimento della promozione del cinema classico di cinecittà ha aperto la strada alla progettazione di una selezione originale. la presidente di cinecittà, chiara sbarigia, ha riferito che “la scelta dei titoli ha voluto mettere in luce la molteplicità dei ruoli di vitti, che spazia dalla commedia di tono brioso alle pellicole d’autore di antonioni.” l’intento è proporre al pubblico americano un ritratto completo, anche attraverso prime mondiali di restauri importanti come “ti ho sposato per l’allegria”, “io so che tu sai che io so” e “la ragazza con la pistola”.
manuela cacciamani, amministratrice delegata di cinecittà, ha definito la rassegna come “un omaggio all’immagine del cinema italiano in america, con vitti che diventa simbolo della creatività e dello stile nazionale.” questa iniziativa conferma il ruolo di cinecittà non solo come conservatorio di memorie filmiche, ma anche come promotrice culturale che porta il cinema italiano oltre confine.
Il ruolo di monica vitti nel cinema italiano e internazionale
monica vitti ha rappresentato un punto di riferimento per il cinema italiano dagli anni ’60 in poi. la sua collaborazione con antonioni ha contribuito ad affermarla come icona di un certo modo di fare cinema, dove espressioni di malinconia e distacco convivono con una profondità emotiva fuori dal comune. “l’avventura” e i seguiti “la notte” e “l’eclisse” hanno permesso a vitti di guadagnare consensi internazionali, accompagnando la diffusione del cinema italiano nell’epoca.
al di fuori dei film d’autore, vitti ha mostrato una forte adattabilità, cimentandosi con la commedia brillante e il cinema popolare, senza perdere la sua cifra personale. “la ragazza con la pistola” di mario monicelli, per esempio, ne è una prova evidente: la pellicola mescola ironia e critica sociale tenendo viva la freschezza del personaggio interpretato da vitti.
Simbolo di libertà artistica
la sua figura è stata vista come un simbolo della libertà artistica, capace di esprimere sfumature diverse, sempre con un tocco personale. non a caso la retrospettiva negli Stati Uniti cerca di restituire proprio questo aspetto, mettendo a disposizione versioni restaurate che permettono di riscoprire dettagli e intensità di recitazione tipici della sua carriera. prejvsem, il pubblico americano potrà osservare dal vivo la qualità e la varietà di un’artista che ha segnato profondamente la storia del cinema.
questo omaggio nel cuore di new york dimostra come monica vitti rimanga un punto di riferimento tuttora vivo nel mondo della cultura cinematografica, confermandone la portata internazionale anche a più di tre anni dalla sua scomparsa. cinecittà e film at lincoln center puntano a far conoscere e rivalutare valori artistici che continuano a influenzare generazioni di spettatori e cineasti.