La giornata mondiale del cioccolato, che si festeggia il 7 luglio, offre una buona occasione per scoprire nuove proposte dolciarie, soprattutto da chi lavora a stretto contatto con la tradizione e la creatività. Fabio Tuccillo, bakery chef di Napoli, ha scelto di omaggiare questa ricorrenza con una sua specialità: i bomboloni ripieni di crema al cioccolato e nocciole. Un dessert che mette insieme gusto e tecnica, ideale per rinfrescare le giornate estive con un tocco goloso ma mai banale.
Il dolce simbolo della festa: bomboloni con crema spalmabile al cioccolato e nocciole
Fabio Tuccillo ha voluto rendere omaggio al cioccolato in una giornata importante, pensando a un dolce che unisse tradizione e piacere intenso. I suoi bomboloni non sono semplici pasticcini fritti, ma frutto di una ricetta pensata per esaltare il sapore del cioccolato in modo equilibrato e avvolgente. La crema spalmabile, chiamata “tuccitella”, è fatta con cacao e nocciole tostate per almeno il 15%, senza grassi idrogenati, e raggiunge una consistenza vellutata che si sposa perfettamente con la morbidezza dell’impasto.
Per chi conosce il lavoro di Tuccillo, il legame con la tradizione napoletana è sempre evidente. I bomboloni rappresentano infatti quel momento di pausa, di piacere semplice, che ricorda vacanze e spensieratezza. Vanno bene a colazione, ma anche come merenda da spiaggia o dopo una cena estiva, proprio perché rinfrescano con dolcezza senza appesantire.
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Dalla ricetta delle graffe ai bomboloni: ingredienti e passaggi da seguire
L’esperienza di Tuccillo parte dalla base consolidata delle graffe napoletane, un impasto soffice e leggero che ha raccolto successo anche sui social. La ricetta originale prevede pochi ingredienti: farina 00, uova, burro, un pizzico di sale, lievito fresco, zucchero granellato fine e latte a temperatura ambiente. La lavorazione del composto richiede attenzione al dettaglio, soprattutto durante la lievitazione, che deve durare almeno un’ora e mezza per garantire una consistenza morbida.
Il processo di frittura, decisivo per la buona riuscita del dolce, avviene a temperature fisse tra 120 e 140 gradi. Questa scelta consente una cottura uniforme evitando che i bomboloni assorbano troppo olio e si scuriscano presto. Infine le graffe ricevono una leggera spolverata di zucchero fatta a mano, per una glassatura fine e senza grumi.
Quando La preparazione evolve verso i bomboloni, viene introdotta farina Manitoba e qualche ingrediente aromatico in più, come scorze di limone e arancia grattate e un tocco di vanillina, per rendere l’impasto più spumoso e alveolato. Il risultato finale è un dolce leggero, capace di accogliere al meglio la crema di nocciole e cioccolato.
La tuccitella: crema spalmabile nata dalla passione per il cioccolato
La “tuccitella” è il cuore dolce dei bomboloni firmati Tuccillo. Questa crema spalmabile nasce da una scelta attenta di ingredienti e dalla volontà di offrire un prodotto di qualità senza compromessi. Il cacao si unisce alle nocciole tostate in percentuale significativa , che conferiscono aroma e una morbidezza quasi setosa.
Lo chef ha studiato una formula che esclude i grassi idrogenati, una scelta non solo salutare ma anche tecnica, per mantenere la giusta cremosità e favorire l’intensità del gusto.
L’abbinamento con l’impasto alveolato e leggero dei bomboloni crea un contrasto piacevole. Il dolce non risulta mai stucchevole o pesante, ma si gode boccone dopo boccone quasi come se fosse un momento di scoperta.
Napoli e la festa del cioccolato: una ricorrenza da gustare al tuccillo bakery
Il punto vendita di Tuccillo Bakery a Napoli è pronto ad accogliere quanti vorranno celebrare la giornata mondiale del cioccolato con i bomboloni artigianali. Oltre a rappresentare un omaggio alla storica invenzione di Joseph Fry nel 1847, questa iniziativa invita i clienti a godersi un momento di dolcezza autentica.
La scelta di Tuccillo mette in luce non solo la passione per la pasticceria locale, ma anche la capacità di innovare senza stravolgere la tradizione, tenendo fede a ingredienti di qualità e procedimenti attenti.
Giorni come il 7 luglio mostrano come la cultura del cibo e le feste legate agli alimenti possano animare le città, coinvolgere il pubblico e rinnovare luoghi e sapori antichi, dando spazio a nuove storie e nuovi gusti con cui confrontarsi.