A bolzano boom di consiglieri comunali tedeschi complica la formazione della giunta comunale

A bolzano boom di consiglieri comunali tedeschi complica la formazione della giunta comunale

A Bolzano l’aumento record di consiglieri tedeschi complica la formazione della giunta comunale, influenzando la rappresentanza etnica e le alleanze politiche tra Svp, Forza Italia e altri partiti locali.
A Bolzano Boom Di Consiglieri A Bolzano Boom Di Consiglieri
A Bolzano, l’aumento record di consiglieri di lingua tedesca complica la formazione della giunta comunale, influenzata dalle regole di rappresentanza etnica della provincia autonoma. - Gaeta.it

A Bolzano, dopo le ultime elezioni comunali, il numero dei consiglieri che si dichiarano appartenenti al gruppo linguistico tedesco ha raggiunto un livello record. Questa situazione crea qualche difficoltà nella composizione della giunta comunale, soprattutto alla luce delle regole legate alla rappresentanza etnica nella provincia autonoma di Bolzano. Il sistema adottato prevede una quota fissa di posti in giunta riservati ai diversi gruppi linguistici, ma il recente risultato elettorale alimenta un possibile dilemma sulla distribuzione dei ruoli esecutivi.

Il ruolo della dichiarazione d’appartenenza linguistica in alto adige

In Alto Adige la dichiarazione di appartenenza a un gruppo linguistico è una formalità fondamentale. Serve per accedere non solo all’impiego pubblico, ma permette anche di beneficiare di agevolazioni nella casa popolare attraverso la proporzionale etnica. Questa misura, prevista per garantire una rappresentanza equa dei gruppi linguistici tedeschi, italiani e ladini, influisce anche sulla possibilità di presentarsi come candidato eletto nelle votazioni locali.

Un esempio storico a bolzano

La questione della dichiarazione assume rilievo storico a Bolzano se si pensa ad Alex Langer, figura politica degli anni Novanta, che scelse di non presentarla in segno di protesta. Langer rifiutò le “gabbie etniche”, come le chiamò lui, e per questo motivo la sua candidatura al Comune venne respinta. Oggi, però, la legge è diventata un punto di riferimento obbligato per tutti i candidati, creando un legame stretto fra identità linguistica e politica amministrativa nell’area.

L’aumento improvviso di consiglieri tedeschi nell’ultima tornata elettorale

L’ultima tornata elettorale ha portato alla luce un fenomeno nuovo a Bolzano: due candidate che si definiscono appartenenti al gruppo linguistico tedesco, ma provenienti da schieramenti tradizionalmente più vicini all’italiano, hanno ottenuto seggi in consiglio. Patrizia Daidone di Forza Italia e Lina Marino di Io sto con Bolzano si sono aggiunte ai rappresentanti “storici” della Svp, dei Verdi e del Team K.

In totale, il numero dei consiglieri tedeschi ha raggiunto quota quindici su un consiglio comunale con numero limitato di seggi. Questo risultato fa scattare automaticamente la regola sulla rappresentanza in giunta, che ora prevede ben tre assessori tedeschi in un esecutivo di sette membri, compreso il sindaco. Un aumento significativo rispetto al passato, che non va sottovalutato nell’ambito degli equilibri politici locali.

Le conseguenze sulla formazione della giunta e gli scenari politici futuri

Il candidato sindaco del centrodestra, Claudio Corrarati, si trova davanti a una sfida: l’ingresso di Forza Italia nella giunta comunale diventa meno scontato, proprio a causa dell’aumento dei consiglieri tedeschi. La presenza di tre assessori tedeschi fa sì che il rispetto della proporzione linguistica richieda più spazi per esponenti della Svp o di altri partiti tedeschi.

Di fatto, la maggioranza in consiglio potrebbe formarsi anche senza la Volkspartei, finora un partner quasi imprescindibile. Marco Galateo, vice presidente della provincia di Bolzano e leader locale di Fratelli d’Italia, ha chiarito che non sempre la presenza della Svp è una condizione obbligata per governare la città. Al ballottaggio, Corrarati dovrà però conquistare molti voti di elettori vicini alla Stella Alpina, anche in assenza di un endorsement ufficiale del partito.

I numeri schiacciano alcune certezze e obbligano i leader locali a trattare con più attenzione rispetto al passato. Le dinamiche politiche e linguistiche si intrecciano, rendendo il quadro della giunta un vero rompicapo che potrà risolversi solo nei prossimi giorni, quando le trattative prenderanno corpo alla luce dei risultati elettorali e delle scelte dei partiti.

Change privacy settings
×