Il presidente cinese xi jinping ha commentato con fermezza il tema dei dazi e le tensioni commerciali internazionali durante la quarta riunione ministeriale del Forum Cina-Celac, svoltasi a Pechino. Il suo discorso è arrivato subito dopo la tregua raggiunta tra Cina e Stati Uniti a Ginevra, segnando un momento significativo nelle relazioni economiche globali. Xi ha sottolineato i rischi del protezionismo e ha invitato i paesi latinoamericani e caraibici a rafforzare le proprie alleanze in un contesto di crescente divisione geopolitica.
Il contesto della riunione ministeriale del forum Cina-celac a Pechino
La quarta riunione ministeriale del Forum Cina-Celac si è tenuta nella capitale cinese con la partecipazione di delegati provenienti da tutta la regione latinoamericana e caraibica. Questo incontro rappresenta una piattaforma diplomatica importante che mira a rilanciare le relazioni economiche e politiche tra la Cina e i paesi della Celac, ovvero la comunità degli stati latinoamericani e caraibici. Nel 2025, il dialogo tra queste due realtà appare cruciale per bilanciare le influenze internazionali nelle aree del commercio, degli investimenti e della cooperazione multilaterale.
Durante l’evento, xi jinping ha manifestato preoccupazione per le tensioni che derivano dalle politiche protezionistiche, mettendo l’accento su come dazi e barriere commerciali danneggino tutte le parti coinvolte. L’apertura verso un modello di confronto più equilibrato e un multilateralismo rafforzato ha rappresentato il filo conduttore del suo intervento, lavorando per allontanare il rischio di un’ulteriore frammentazione economica globale.
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Un messaggio contro il protezionismo
Le parole di xi jinping puntano a un richiamo diretto contro le politiche che limitano il libero scambio. “Non si possono costruire muri e sperare di prosperare insieme,” ha detto, sottolineando come il protezionismo danneggi non solo gli altri ma anche gli stessi paesi che lo adottano.
Xi jinping e l’atteggiamento critico verso il protezionismo e i dazi
Le parole pronunciate a Pechino dal presidente cinese hanno messo in luce una chiara condanna delle politiche protezionistiche, viste come un possibile veicolo di isolamento economico e destabilizzazione. Xi jinping ha dichiarato che “non ci sono vincitori in una guerra commerciale”, un riferimento diretto agli attriti tra potenze economiche come la Cina e gli Stati Uniti. Questo messaggio arriva in un momento in cui le oscillazioni tariffarie e le restrizioni sulle importazioni creano incertezze nei mercati globali, influenzando gli scambi e le economie emergenti.
Il richiamo del leader cinese punta a sottolineare l’effetto negativo di questa strategia: alzare muri commerciali non favorisce alcun paese a lungo termine, anzi riduce il potenziale di crescita e collaborazione internazionale. Xi ha suggerito al contrario di rafforzare la cooperazione e di sostenere un sistema commerciale “aperto e multilaterale”, strategia necessaria a stabilizzare le relazioni e promuovere uno sviluppo condiviso.
Il valore della cooperazione multilaterale
Secondo xi jinping, un sistema commerciale basato sulla cooperazione multilaterale è la chiave per un futuro economico più stabile e prospero.
L’invito ai paesi celac per un’intesa rafforzata in un periodo di divisioni globali
Nel suo discorso, xi jinping ha esortato i paesi della Celac a intensificare i legami politici ed economici, specialmente in un periodo segnato dal confronto tra grandi blocchi geopolitici. Ha evidenziato la necessità di mantenere un dialogo costruttivo e una collaborazione sostenibile, per evitare che le difficoltà commerciali internazionali si traducano in fratture più profonde. La Cina si pone infatti come un partner stabile e affidabile per questa regione, offrendo opportunità di scambio e investimento mirati a uno sviluppo equilibrato.
Il presidente ha ribadito che la cooperazione tra la Cina e i paesi latinoamericani e caraibici può diventare un modello di cooperazione basata su vantaggi reciproci, senza imposizioni o pressioni, in un contesto che guarda al futuro con pragmatismo. Questa strategia punta a consolidare un’area di stabilità economica e politica, capace di resistere alle oscillazioni del mercato globale e alle dispute commerciali tra potenze.
Il ruolo della Cina come partner strategico per la crescita della celac
Alla luce delle tensioni internazionali, la Cina si conferma un interlocutore di spicco per la Celac, offrendo alternative concrete ai modelli tradizionali di cooperazione. Xi jinping ha ribadito l’impegno di Pechino nel promuovere relazioni basate su rispetto reciproco e beneficio condiviso, evitando politiche unilaterali o protezionistiche. Questa posizione si riflette nei numerosi accordi commerciali e di investimento siglati tra la Cina e i paesi latinoamericani e caraibici negli ultimi anni.
Il presidente cinese ha sottolineato l’importanza delle connessioni economiche aperte, che favoriscono stabilità e sviluppo nei settori chiave come l’energia, le infrastrutture, l’agricoltura e la tecnologia. La Cina offre così un’opportunità per i paesi della Celac di diversificare i propri partner commerciali e di rafforzare le proprie capacità produttive, in un contesto internazionale sempre più complesso e frammentato.
Il commercio libero come obiettivo condiviso
La Cina mantiene un ruolo attivo nel promuovere un commercio libero, attrarre investimenti infrastrutturali e facilitare uno scambio culturale che sostiene una crescita condivisa tra le due aree geografiche. Il suo impegno mostra come le relazioni internazionali solide e senza barriere tariffarie possano ancora rappresentare un obiettivo raggiungibile.