La Regione Basilicata ha avviato un importante passo verso il potenziamento della propria offerta formativa, firmando un accordo significativo con l’Università degli Studi della Basilicata. Questo accordo, che prevede un finanziamento annuale di 14 milioni di euro fino al 2036, è stato annunciato dal presidente della Regione, Vito Bardi, e mira a garantire un’educazione di qualità e a rafforzare la salute pubblica nella regione.
Un piano di sviluppo a lungo termine
Durante l’incontro per la firma dell’intesa, Vito Bardi ha sottolineato quanto sia fondamentale per la Basilicata investire nell’istruzione e nella formazione professionale. L’accordo, approvato dal Consiglio regionale a dicembre, rappresenta un investimento significativo che potrebbe fornire agli studenti gli strumenti necessari per affrontare le sfide future con abilità e determinazione. L’impegno economico di 14 milioni di euro all’anno fino al 2036 è visto come un modo per sostenere una crescita sostenibile e competitiva nella regione, dove il potenziamento dell’istruzione gioca un ruolo cruciale nel miglioramento delle condizioni di vita e lavoro.
Bardi ha enfatizzato in particolare l’importanza del finanziamento diretto per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, destinato a ricevere 4 milioni di euro all’anno. Questo investimento è considerato un passo decisivo per formare medici di alta qualità, che saranno poi pronti a operare attivamente nel sistema sanitario lucano. La gestione efficace delle risorse umane in sanità è una priorità non solo per il rafforzamento della qualità dell’assistenza, ma anche per il miglioramento degli standard di salute pubblica nella regione.
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Il ruolo strategico della facoltà di medicina
Ignazio Marcello Mancini, rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, ha espresso la sua soddisfazione per il supporto ricevuto dalla Regione, evidenziando come il finanziamento contribuirà a rendere l’Ateneo lucano non solo un polo accademico competitivo, ma anche un agente di cambiamento nel territorio. Mancini ha spiegato che questi fondi saranno utilizzati per migliorare la qualità dei corsi e per attrarre nuovi studenti, assicurando così un futuro prospero per le nuove generazioni.
La Facoltà di Medicina e Chirurgia, giunta al suo quarto anno di attivazione, ha bisogno di un forte supporto per stabilire sinergie efficaci con il Servizio Sanitario Regionale. La cooperazione tra queste due istituzioni è fondamentale per garantire che gli studenti non solo ricevano un’istruzione teorica, ma anche esperienze pratiche significative nel campo della sanità. L’integrazione delle attività didattiche e assistenziali rappresenta una grande opportunità per sviluppare competenze reali e contribuire attivamente al miglioramento delle prestazioni sanitarie nella Basilicata.
Una visione per il futuro
Bardi e Mancini condividono la convinzione che questo accordo rappresenti un investimento non solo per l’attuale sistema educativo, ma anche per il futuro della Regione. La possibilità di formare professionisti qualificati nei settori critici come la medicina può portare a un miglioramento tangibile della qualità della vita per tutti i cittadini. La collaborazione tra l’Università e le istituzioni locali è vista come cruciale per sviluppare progetti innovativi, accrescere le competenze e aprire nuovi orizzonti per i giovani lucani, rinforzando così il tessuto socio-economico della regione.
L’accordo stipulato segna dunque non solo una tappa importante per l’Università della Basilicata, ma anche per la Regione, che si propone di affrontare le sfide contemporanee in materia di educazione e salute pubblica, navigando verso un futuro più solido e integrato per tutti i suoi abitanti.