Virtuosso & Belcanto festival a Lucca celebra dieci anni di musica che unisce paesi in conflitto

Virtuosso & Belcanto festival a Lucca celebra dieci anni di musica che unisce paesi in conflitto

Il Virtuosso & Belcanto Festival di Lucca celebra dieci anni unendo giovani musicisti da Paesi in conflitto attraverso masterclass, concerti e collaborazioni guidate da Riccardo Cecchetti, con focus su Vivaldi e Prestini.
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Il Virtuosso & Belcanto Festival di Lucca, giunto alla decima edizione, unisce giovani musicisti da Paesi diversi attraverso masterclass e concerti, promuovendo la musica come strumento di pace e inclusione culturale. - Gaeta.it

Il virtuosso & belcanto festival di Lucca si prepara a festeggiare dieci anni di attività con un programma intenso che mantiene intatta la sua vocazione di ponte culturale e musicale tra nazioni diverse. Nato nel 2015 con l’idea di creare uno spazio dove giovani musicisti e artisti affermati potessero condividere esperienze e performance, il festival ha acquisito con gli anni un ruolo importante nel panorama musicale italiano e internazionale. Tra le iniziative proposte, masterclass, concerti e momenti di confronto, il festival si conferma un’occasione per superare divisioni, comprese quelle politiche e sociali.

Un festival nato per unire attraverso la musica oltre i conflitti

Il cuore del virtuosso & belcanto festival è rappresentato dall’idea che la musica demolisse le barriere tra i popoli. Riccardo Cecchetti, pianista e direttore artistico del festival, sottolinea come spesso i partecipanti provengano da Paesi in conflitto tra loro, ma ciò non impedisce loro di collaborare e suonare insieme. Questo aspetto rende il festival un laboratorio vivo di inclusione e scambio culturale, perché la musica assume un significato più ampio oltre la pura esecuzione artistica. Qui si incontrano ragazzi con diverse storie e background, uniti da un linguaggio comune, quello della musica classica.

Le parole di riccardo cecchetti

Le parole di Cecchetti mettono in luce come il festival non sia solo una manifestazione artistica, ma anche un esperimento sociale, una testimonianza della forza aggregante che l’arte può avere in un’epoca segnata da molte tensioni geopolitiche. Proprio questa capacità di mettere insieme persone da contesti contrastanti dà valore aggiunto a ogni concerto e a ogni lezione che si svolge all’interno della manifestazione.

Programma ricco e diversificato per l’edizione 2025

Dal 21 luglio al 3 agosto si svolgerà la decima edizione del virtuosso & belcanto festival, con un calendario che prevede oltre quaranta eventi. Le masterclass copriranno vari strumenti principali: pianoforte, violino, viola, violoncello e musica da camera. L’offerta didattica punta a far incontrare ragazzi talentuosi provenienti da tutto il mondo con insegnanti di fama internazionale. Questa formula consente un dialogo diretto tra docenti e allievi, deciso a favorire la crescita tecnica e artistica.

I concerti confermano la loro centralità nel festival, con programmi che spaziano dalla musica barocca di Vivaldi fino alle composizioni contemporanee di autori viventi. Tra gli appuntamenti più attesi spiccano due debutti: quello di Federico Maria Sardelli, che offrirà un focus su Antonio Vivaldi, comprendendo concerti, masterclass e una mostra dei suoi dipinti; quello della compositrice americana Paola Prestini, nominata composer in residence, che porterà nuove opere in prima assoluta. Questi contributi arricchiscono l’esperienza musicale, garantendone varietà e profondità.

Focus sui protagonisti musicali

Il ruolo di Sardelli e Prestini emerge come centrale per sottolineare l’attenzione del festival sia alle radici storiche sia alle nuove frontiere della musica contemporanea.

Il ruolo fondamentale di riccardo cecchetti nel festival

L’esperienza e la passione di Riccardo Cecchetti hanno segnato la storia del festival fin dalla sua fondazione. Cecchetti racconta come il progetto sia nato da un desiderio di musicisti, per musicisti, con un’impostazione che privilegia la diretta collaborazione tra gli interpreti e il corpo docente. Il carattere pluridisciplinare degli insegnanti e la possibilità di realizzare insieme il festival ha creato un ambiente unico e stimolante.

Non a caso, Cecchetti ammette di non aver previsto un simile successo nel 2015. Il festival si è ritagliato uno spazio importante grazie a questa impostazione originale, riuscendo a combinare didattica e spettacolo, ma anche aspetti organizzativi gestiti dai protagonisti stessi dell’evento. Questo approccio ha permesso di mantenere una coerenza forte nel tempo e di costruire una comunità solida di musicisti e appassionati.

L’edizione 2025: una continuazione della tradizione

L’edizione 2025 ripropone la medesima filosofia, pronta a far rivivere momenti intensi di musica e di confronto. La lunga durata del festival – due settimane – offre numerose opportunità di crescita e approfondimento, creando un ambiente che esprime fiducia nel valore della cultura musicale come veicolo di pace e dialogo tra popoli diversi.

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