I vignaioli indipendenti, custodi di preziose tradizioni e varietà autoctone, stanno guadagnando attenzione per il loro ruolo fondamentale nella promozione della sostenibilità all’interno della filiera vitivinicola italiana. Recentemente, l’assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità Alimentare della Regione Lazio, Giancarlo Righini, ha messo in evidenza l’impegno della regione nel sostenere queste pratiche, presentando i risultati di uno studio realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti .
L’indagine sui vignaioli indipendenti
L’indagine condotta da Nomisma Wine Monitor si propone di analizzare e evidenziare il modello socio-economico dei vignaioli indipendenti nel Lazio. Questa ricerca è fondamentale per comprendere come questi produttori non solo impattino sulla filiera vitivinicola, ma anche sull’economia dell’intero paese. I dati emersi forniscono una fotografia chiara del lavoro svolto dai membri di Fivi, dimostrando come il loro approccio, basato sulla prossimità delle coltivazioni e sulla conservazione del territorio, sia di grande valore sociale e culturale.
L’assessore Righini ha sottolineato l’importanza dei presìdi territoriali, che non solo tutelano le varietà di vite locali, ma contribuiscono anche alla salvaguardia del paesaggio e alla sostenibilità delle pratiche agricole. È essenziale comprendere come i vignaioli indipendenti adottino metodi di coltivazione meno invasivi, gestendo attivamente la risorsa naturale e mantenendo vivo un legame profondo con le comunità locali.
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Piano d’azione della regione Lazio
Righini ha annunciato misure concrete intraprese dalla Regione per sostenere il settore vinicolo. In particolare, il recente approvazione dei regolamenti attuativi e delle linee di bilancio importantissime saranno fondamentali per l’applicazione della legge regionale numero 14, relativa alle attività di eno-turismo e oleo-turismo. Ciò evidenzia l’interesse della Regione Lazio nel promuovere e valorizzare le potenzialità del turismo enogastronomico.
Un aspetto cruciale del piano della regione prevede il lancio di un portale dedicato alla diversificazione agricola. Questo strumento sarà utile per incentivare i produttori vinicoli a esplorare nuove opportunità e ad attrarre turisti nel territorio. Le aspettative sono alte, poiché il turismo enogastronomico ha dimostrato di offrire opportunità significative di crescita e visibilità per le aziende vinicole.
Promozione delle eccellenze regionali
L’assessore Righini ha anche evidenziato l’importanza di rilanciare la promozione delle eccellenze locali. Questo sforzo non solo mira a pubblicizzare il vino e l’olio della regione, ma anche a sostenere i produttori locali nel raggiungere nuovi mercati. I vignaioli indipendenti, attraverso la loro associazione, giocano un ruolo cruciale in questo processo di valorizzazione, rendendo il Lazio un punto di riferimento importante nel panorama vitivinicolo nazionale.
Questa iniziativa è parte di un approccio più vasto della regione verso una maggiore sostenibilità e valorizzazione del patrimonio enogastronomico. Collaborazioni tra il settori pubblico e privato, insieme all’innovazione e alla ricerca, potranno potenziare ulteriormente la reputazione del Lazio come una delle principali destinazioni per gli amanti del vino e della buona cucina.
Sotto la direzione dei vignaioli indipendenti, il Lazio si prepara a una nuova era di crescita e sviluppo, con l’obiettivo di coniugare tradizione e modernità in un settore che continua a evolversi, mantenendo salde le radici nel territorio.