Verteza Ericsson a Genova: mancato accordo per 8 lavoratori del settore Supply Chain

Verteza Ericsson a Genova: mancato accordo per 8 lavoratori del settore Supply Chain

La vertenza di Ericsson a Genova si conclude con il licenziamento di otto lavoratori, mentre i tentativi sindacali per trovare soluzioni alternative non hanno avuto successo, lasciando incertezze sul futuro dello stabilimento.
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Verteza Ericsson a Genova: mancato accordo per 8 lavoratori del settore Supply Chain - Gaeta.it

La vertenza relativa al sito di Ericsson a Genova si chiude con un nulla di fatto, lasciando a casa otto lavoratori del reparto Supply Chain che presto riceveranno le lettere di licenziamento. La notizia è stata confermata dalla CGIL, che ha denunciato l’inefficacia dei tentativi di mediazione sindacale tesi a ritrovare soluzioni alternative per i dipendenti coinvolti.

Tentativi di mediazione e richieste ignorate

Nel corso della procedura di licenziamento, il sindacato ha cercato diverse strade per trovare un accordo che potesse ricollocare i lavoratori all’interno di altri reparti dell’azienda. Nonostante tutti i tentativi, l’azienda non ha accolto le proposte. In particolare, sono state escluse le richieste di ritirare la procedura di licenziamento, suggerendo invece di riaprirla solo per quei dipendenti che si trovano vicino all’età pensionabile. Questi lavoratori avrebbero potuto beneficiare di un incentivo economico per facilitarne il passaggio alla pensione.

Sonia Montaldo, Segretaria generale della Slc CGIL di Genova, ha dichiarato che le condizioni personali e familiari dei lavoratori sono molto disomogenee, rendendo difficile raggiungere un accordo collettivo che soddisfacesse tutti. L’azienda ha proposto un incentivo economico per cercare di agevolare la situazione, ma il sindacato ha ritenuto impossibile firmare un’intesa a causa delle diverse esigenze dei dipendenti.

Le preoccupazioni per il futuro dello stabilimento

L’incertezza per il futuro di Ericsson a Genova permane, soprattutto considerando la strategia di dismissione che l’azienda ha attuato negli ultimi anni. Questa situazione è stata monitorata dalla Regione Liguria, con vari interventi volti a garantire protezioni per i lavoratori coinvolti. Nonostante gli sforzi, però, non sono giunte garanzie concrete sul piano industriale a lungo termine per il sito.

La situazione di Ericsson a Genova è rappresentativa di un più ampio fenomeno di ristrutturazione in corso nel settore delle telecomunicazioni, dove molte aziende stanno affrontando sfide significative. L’assenza di un piano che garantisca una continuità operativa ha suscitato preoccupazioni tra i lavoratori e i sindacati locali.

Le ripercussioni sociali ed economiche

Il licenziamento di otto persone non rappresenta solo un problema per i lavoratori interessati e le loro famiglie, ma ha anche effetti a lungo termine sulla comunità locale. Ericsson ha storicamente avuto un peso significativo nell’area genovese sia in termini di occupazione che di contribuzione all’economia locale. La riduzione del personale in un’azienda importante come Ericsson potrebbe influenzare l’intera catena di fornitura e l’indotto sociale.

I rappresentanti sindacali sottolineano la necessità di un dialogo costruttivo e di politiche industriali più forti per prevenire ulteriori dismissioni e garantire la stabilità occupazionale. Una mancanza di un supporto adeguato da parte delle istituzioni può aggravare la crisi economica e rendere difficile il reinserimento lavorativo per i dipendenti ormai disoccupati.

Con la chiusura della vertenza, la situazione per Ericsson a Genova appare complessa e la strada verso un futuro più stabile richiederà un impegno collettivo da parte di tutti i soggetti coinvolti.

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