Venaria Reale colpita da un incendio devastante: distrutto il Club Alpino Italiano

Venaria Reale colpita da un incendio devastante: distrutto il Club Alpino Italiano

Un incendio devastante ha colpito il Club Alpino Italiano di Venaria Reale, distruggendo documenti storici e attrezzature. La comunità si unisce per sostenere la ricostruzione e affrontare il dolore della perdita.
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Venaria Reale colpita da un incendio devastante: distrutto il Club Alpino Italiano - Gaeta.it

Un grave incendio ha colpito questa mattina, venerdì 27 dicembre 2024, un simbolo della comunità di Venaria Reale. L’incendio ha avvolto la sede del Club Alpino Italiano, situata in via Picco, a breve distanza dal centro. Poco dopo le cinque, le fiamme hanno iniziato a divampare, sollevando un fumo denso che ha richiamato l’attenzione dei residenti.

L’allerta ai soccorsi e l’intervento dei pompieri

Gli abitanti della zona, colpiti dalla scena drammatica, hanno subito contattato i soccorsi. Anche se le fiamme erano già visibili, l’allerta è stata gestita prontamente. Diverse squadre dei Vigili del Fuoco sono accorse da Caselle, San Maurizio Canavese e Torino, supportate dalla centrale torinese. L’intervento ha richiesto l’invio di risorse aggiuntive, tra cui l’unità Nbcr e le autobotti, di vitale importanza per fronteggiare le alte temperature e prevenire la propagazione del fuoco alle altre organizzazioni che condividono lo stabile.

Le operazioni di spegnimento sono state lunghe e complesse, protratte per ore. I Vigili del Fuoco, con una determinazione notevole, hanno lavorato incessantemente per domare un rogo che ha ridotto in cenere documenti storici e attrezzature, rinomati tra gli alpinisti. Ogni singolo oggetto distrutto rappresenta parte della memoria collettiva del club, un dolore che si fa sentire non solo tra i soci, ma nell’intera comunità.

Indagini in corso per chiarire le cause del disastro

Le autorità hanno avviato un’indagine approfondita per determinare le cause che hanno portato a questa devastazione. I carabinieri della compagnia di Venaria Reale sono al lavoro per raccogliere elementi utili e comprendere la dinamica dell’evento. Al momento, non si registrano elementi che possano far risalire a responsabilità specifiche, rimanendo un mistero l’origine delle fiamme che hanno colpito uno dei luoghi di ritrovo più amati da alpinisti e escursionisti.

La devastazione ha lasciato profonde cicatrici nella comunità, che ora si stringe attorno al Club Alpino Italiano per sostenere i soci in questo momento difficile.

La risposta della comunità e dell’amministrazione locale

Nonostante il dolore e la perdita, la comunità di Venaria Reale ha subito dimostrato una reazione forte e compatta. A portare solidarietà ai soci del Cai è stato il vicesindaco Gianpaolo Cerrini, accompagnato da alcuni assessori, tra cui Giuseppe Di Bella e Luigi Tinozzi. I rappresentanti dell’amministrazione comunale hanno espresso la loro vicinanza e assicurato il supporto necessario per la ricostruzione.

In risposta all’emergenza, per garantire la sicurezza pubblica, GTT ha modificato il percorso delle linee di autobus che transitano lungo via Picco, promuovendo ulteriormente la sicurezza dei cittadini. Questo gesto dimostra come la comunità si stia mobilitando per garantire un ambiente sicuro per tutti.

Un luogo di aggregazione distrutto: l’impatto sulla comunità

Purtroppo, tra le notizie positive c’è da segnalare che non si registrano feriti o intossicati, ma il danno patrimoniale e culturale è devastante. Il Club Alpino Italiano, che rappresentava un rifugio e un luogo di aggregazione per gli amanti della montagna, ora si presenta come un edificio sventrato e annerito, simbolo di una perdita incolmabile.

Un volontario del Cai ha espresso la tristezza e il dolore che tutti stanno vivendo. La sua dichiarazione risuona come una chiamata all’azione: “Siamo devastati, ma faremo di tutto per rialzarci. Questo posto è il cuore di tanti alpinisti e appassionati.”

La comunità di Venaria, unita più che mai, si preparerà per affrontare la sfida della ricostruzione, sostenendo un luogo che è stato e continuerà a essere un pilastro per chi ama le montagne e la natura. Con le indagini ancora aperte, la città vive un momento di riflessione e solidarietà, mentre si prepara a ricostruire il futuro.

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