Vandalismo all'ex colonia elioterapica di Verolengo: danni e reazioni della comunità

Vandalismo all’ex colonia elioterapica di Verolengo: danni e reazioni della comunità

Vandalismo all’ex colonia elioterapica di Verolengo: la sindaca Giachello condanna gli atti distruttivi e promuove misure di sicurezza per tutelare il patrimonio pubblico e rafforzare il senso di comunità.
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Vandalismo all'ex colonia elioterapica di Verolengo: danni e reazioni della comunità - Gaeta.it

Un grave episodio di vandalismo ha colpito recententemente l’ex colonia elioterapica di Verolengo, un luogo emblematico situato lungo la sponda del fiume Po. La struttura, gestita dalle associazioni Federcaccia e Arci Caccia, è stata teatro di atti distruttivi che hanno lasciato la comunità locale a raccogliere i pezzi. La reazione del sindaco Rosanna Giachello è stata immediata e decisa, promettendo una risposta ferrea contro chi deturpa i beni pubblici.

I danni causati dai vandali

Una decina di giorni fa, una squadra di ignoti ha preso di mira la struttura, lanciando sacchi di rifiuti sulla tettoia dell’ex colonia. Questo gesto di spregio non ha solo compromesso la copertura esterna, ma ha creato anche un panorama di devastazione. I sacchi di spazzatura, una volta caduti, hanno causato il cedimento della tettoia stessa, spargendo rifiuti in ogni angolo della struttura. Il risultato è stato un grande disordine, ora complicato da diversi mobili e assi distrutti, che richiedono interventi per la pulizia e il ripristino.

Questa azione non è solo un attacco a un luogo fisico, ma ha un impatto sul senso di comunità e sicurezza locale. Le conseguenze materiali di tale vandalismo impongono un impegno che va oltre la semplice manutenzione: si tratta di reinstaurare un ambiente di rispetto e cura per gli spazi pubblici.

La posizione del sindaco Giachello

Rosanna Giachello, sindaco di Verolengo, ha manifestato la sua ferma condanna nei confronti di questi atti vandalici. Ha ribadito che la tolleranza verso comportamenti del genere è pari a zero. Secondo le normative vigenti, l’area è accessibile solo a chi ha un permesso, dal momento che si trova su un argine gestito dall’Aipo. Per garantire la sicurezza e prevenire ulteriori atti vandalici, sono state installate telecamere di sorveglianza sia all’ingresso di via Trento sia nella zona della Madonnina. Queste misure di monitoraggio sono parte di un sistema di sicurezza più ampio, mirato a tutelare i beni collettivi del territorio.

La sindaca, pur esprimendo delusione per l’accaduto, ha anche voluto sottolineare il lavoro svolto dalle associazioni locali nella gestione di questa storica area. Le parole del sindaco riflettono una volontà di non arrendersi di fronte a episodi di degrado, ma di costruire invece una rete di responsabilità collettiva e di riferimento per tutti i cittadini.

La risposta della comunità

In risposta ai recenti eventi di vandalismo, la comunità di Verolengo sta mobilitando le sue risorse per garantire che atti simili non si ripetano in futuro. Le associazioni locali e le istituzioni si stanno attivando per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della cura del patrimonio pubblico. La gestione responsabile e partecipata degli spazi comuni diventa un argomento all’ordine del giorno, con l’intento di promuovere un sentimento di appartenenza e rispetto verso i luoghi che ci circondano.

Questo episodio sottolinea quanto sia delicato l’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. La partecipazione attiva di ogni cittadino è fondamentale per preservare e proteggere i luoghi pubblici, che rappresentano non solo una parte della storia locale, ma anche un patrimonio naturale da valorizzare e custodire. La comunità deve unirsi nella lotta contro il vandalismo, facendo sentire la propria voce e il proprio impegno per garantire un futuro migliore.

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