Un nuovo atto di vandalismo ha spinto l’Amministrazione Comunale di San Benigno Canavese a sospendere l’accesso al campo sportivo di via Salvo D’Acquisto. Si tratta di un episodio che si inserisce in un contesto di danneggiamenti frequenti alle strutture pubbliche, suscitando una crescente insoddisfazione tra i cittadini. L’intento della chiusura è di tutelare la sicurezza di chi utilizza il campo e di preservarne l’integrità.
La situazione del campo sportivo
Il sindaco Alberto Graffino ha comunicato che la chiusura del campo è necessaria a causa dei ripetuti atti vandalici che hanno interessato la struttura. Non è la prima volta che l’Amministrazione deve fronteggiare danni significativi: “Poco più di un anno fa, abbiamo dovuto ripristinare gran parte del campo dopo che alcuni ragazzi avevano strappato le strisce bianche, trasformando il suolo in un rischio per l’incolumità di chi vi accede.” Questi atti non solo ledono il patrimonio pubblico ma creano anche un clima di sfiducia tra gli utenti, i quali si percepiscono sempre più vulnerabili.
Dopo il danneggiamento delle reti di calcio, è emersa la necessità di chiudere il campo, per evitare incidenti. “Il campo è stato concepito per essere un luogo di aggregazione, ma senza un uso responsabile diventa un pericolo. Non possiamo ignorare che, in un comune vicino, una porta di calcio è caduta e ha causato danni a una persona,” ha sottolineato il sindaco, ribadendo che la sicurezza dei cittadini deve essere la priorità.
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I precedenti episodi di vandalismo
Gli atti vandalici sembrano essere una piaga costante in città. Oltre al campo di via Salvo D’Acquisto, anche altre strutture come la piscina comunale e il campo multifunzionale di via Trento sono stati vittime di vandalismo. “Recentemente un gruppo di ragazzi ha danneggiato la recinzione della piscina proprio mentre ci attivavamo per risolvere questi problemi,” ha dichiarato Graffino. Solo grazie alla collaborazione dei cittadini e all’intervento dei Carabinieri è stato possibile identificare i responsabili di tali atti.
Più ripetute sembrano le aggressioni al patrimonio pubblico, con tabelloni distrutti e reti tagliate nei campi da gioco, una situazione che ha portato a una crescente frustrazione o alla disillusione della comunità. La percezione di insicurezza creatasi attorno a queste strutture mette in discussione l’apertura di spazi che dovrebbero rimanere accessibili a tutti.
Le reazioni della comunità e la questione della sicurezza
La notizia della chiusura del campo ha suscitato numerose reazioni sui social network, dove i cittadini hanno espresso la loro indignazione e richiesto misure di sicurezza più severe, come un maggior numero di controlli e l’uso delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona. In merito, il sindaco afferma: “Le telecamere possono sicuramente aiutare, ma non sono la panacea. Non sempre possono riprendere con precisione danni di questo tipo, che si verificano nel tempo e non in un singolo evento.”
In aggiunta, il sindaco ha evidenziato che per poter accedere ai filmati delle telecamere è necessario presentare una denuncia formale, a causa delle normative sulla privacy che regolano l’accesso alle registrazioni. Pertanto, la visione delle immagini non è così immediata come ci si potrebbe aspettare.
Il futuro del campo sportivo
Con la chiusura di questo spazio, l’Amministrazione Comunale si trova di fronte a una decisione difficile: continuare a investire in strutture pubbliche o riflettere sulle modalità di gestione e protezione delle stesse. “Ogni atto di vandalismo è uno schiaffo a chi lavora per migliorare il nostro comune. Rimanere in questo circolo vizioso di chiusure, riparazioni e spreco di risorse è demoralizzante,” ha dichiarato Graffino.
Il campo sportivo di via Salvo D’Acquisto è attualmente avvolto da un nastro di chiusura, ma è chiaro che l’Amministrazione non si arrende. La comunità viene chiamata a riflettere sul proprio ruolo nella conservazione dei beni pubblici. È essenziale promuovere la responsabilità civica e il rispetto verso le risorse comuni, per garantire spazi per tutti e per il bene collettivo. Un cambiamento di mentalità è necessario per ripristinare un ambiente di fiducia e rispetto, ed evitare il ripetersi di simili eventi in futuro.