Nel 2025 il cicloturismo si conferma come uno dei modi più appaganti per scoprire territori italiani meno conosciuti. Tra laghi cristallini, valli alpine e colline dichiarate patrimonio unesco, si moltiplicano gli itinerari studiati per tutte le età e livelli di esperienza. Terre ricche di storia e natura si prestano a pedalate rilassanti ma anche a percorsi impegnativi, con percorsi che alternano paesaggi mozzafiato e borghi con tradizioni locali ben radicate. Qui presentiamo tre regioni dove la bicicletta diventa una lente per esplorare l’autenticità dei luoghi, dalla provincia di Varese fino alla Valtellina, passando per le Dolomiti del Veneto.
Valle del verbano, lago maggiore e sentieri family friendly
Varese offre oltre quaranta itinerari adatti a ciclisti di ogni livello. Le strade si snodano lungo fiumi e laghi, con paesaggi che cambiano dal piano alle montagne. Due percorsi sono particolarmente interessanti e offrono esperienze molto diverse.
Il lago maggiore family tour è una pedalata tranquilla, adatta a famiglie con bambini o a chi cerca un giro in bici leggero. Si sviluppa su 20-30 chilometri prevalentemente pianeggianti, lungo piste ciclabili e sentieri sterrati facili da affrontare con mountain bike o gravel. Il percorso attraversa le oasi protette della Bruschera, una zona umida che ospita molte specie di uccelli e piante rare, con una vista chiara sulla rocca di Angera. Si passa anche per il parco golfo della Quassa, un’area verde composta da viali alberati e antiche proprietà, perfetta per una sosta immersi nella natura. L’assenza di dislivelli impegnativi lo rende accessibile anche a chi non è allenato, una vera boccata d’aria fresca tra prati, boschi e scorci acquatici.
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Un percorso per amanti della e-mtb e della natura selvaggia
Per chi cerca una prova più intensa è presente l’itinerario degli alpeggi italo-svizzeri, che si sviluppa tra le valli del Verbano. Questo percorso, consigliato a chi possiede un buon allenamento e preferisce la mountain bike elettrica, percorre da 30 a 50 chilometri con un dislivello che supera i mille metri. La partenza da Maccagno prevede una lunga e ripida salita immersa nel bosco, che porta ai pascoli alpini. Seguono discese tecniche, dove è richiesta molta attenzione, e infine un tratto pianeggiante che ripaga con un panorama sul lago e una pausa rinfrescante sul lungolago. Qui pedalare significa confrontarsi con la natura più selvaggia e godere di panorami intensi, tipici delle prealpi.
Da cortina d’ampezzo a venezia attraverso boschi, laghi e colline del prosecco
Il Veneto accoglie i ciclisti con un itinerario di 250 chilometri che collega Cortina d’Ampezzo a Venezia, pensato per chi vuole esplorare paesaggi di montagna e pianura, senza salite eccessive. Il percorso è suddiviso in cinque tappe tutte di difficoltà media, così da risultare affrontabile anche da chi non pratica sport con regolarità.
Si parte dalle Dolomiti, seguendo un’ex ferrovia trasformata in pista ciclabile. Questa parte, immersa nei boschi del Cadore, mostra un ambiente ancora intatto. La strada continua sulla foresta del Cansiglio, un’area boschiva particolarmente estesa e famosa per le sue specie vegetali, e lambisce il lago di Santa Croce, zona di pesca e turismo estivo. Proseguendo verso sud, si passa il Passo Fadalto e si entra nel territorio delle colline del Prosecco, patria del vino celebre in tutto il mondo. Qui si incontrano centri storici come Vittorio Veneto, con i suoi castelli, Conegliano e Treviso, riconosciuti per il patrimonio artistico e culturale.
Pedalare lungo il fiume sile e tra tradizioni enogastronomiche
L’ultima parte del tragitto segue il corso del fiume Sile, su piste sterrate circondate dal verde, fino a raggiungere Mestre e infine Venezia, città che cambia radicalmente scenario rispetto alla partenza. Chi sceglie questo itinerario può apprezzare non solo la natura, ma anche tradizioni enogastronomiche che variano dai piatti alpini ai sapori tipici della laguna. Nel cuore delle colline del prosecco, dichiarate patrimonio unesco, il cicloturismo si lega alla storia del territorio, con percorsi adatti sia agli sportivi più preparati che a chi preferisce godersi la pedalata con l’aiuto di una e-bike.
Per chi è allenato il percorso ad anello tra Conegliano e Valdobbiadene offre più di cento chilometri con salite impegnative, tra cui la celebre Ca’ del Poggio, salita resa famosa dal Giro d’Italia. In alternativa l’e-bike tour nelle colline unesco parte da Villa Brandolini, punto di partenza per visite e degustazioni, e attraversa luoghi emblematici come il Molinetto della Croda. Questo percorso è ideale per chi cerca un ritmo lento, per scoprire vigneti, paesaggi e storia da fermarsi a fotografare.
Valtellina, pedalate tra boschi, fiumi e patrimonio culturale
La Valtellina propone due grandi itinerari ciclabili adatti a tutti, famiglie comprese. Il sentiero Valtellina si sviluppa su 114 chilometri quasi del tutto pianeggianti che collegano Colico, sul Lago di Como, con Bormio, in alta valtellina. Questa pista ciclopedonale segue il corso del fiume Adda, offrendo paesaggi variegati tra vigne, meleti, e piccoli centri con caratteristiche antiche. Lungo il percorso non mancano aree attrezzate con tavoli e punti ristoro, perfette per soste gustose. Per chi non possiede una bici propria esiste un servizio rent a bike con numerosi punti per il noleggio e la riconsegna, un vantaggio importante per chi desidera provare senza investire in un mezzo.
Piccoli borghi e cascate alpine di valchiavenna
Più corto e ugualmente affascinante è il percorso della ciclabile della Valchiavenna, lungo 40 chilometri da Colico fino alla Val Bregaglia, al confine svizzero. Si attraversano centri storici come Chiavenna e Piuro, dove l’atmosfera alpina si mescola a influenze culturali mitteleuropee. La strada passa vicino alle cascate dell’Acquafraggia, una delle attrazioni naturali più note della zona. Non lontano si visita Palazzo Vertemate Franchi, edificio rinascimentale che offre uno sguardo sulla storia artistica locale. Qui la bicicletta aiuta a scoprire un territorio ricco di crocevia culturali e ambientali, con una natura viva e intensa che accompagna ogni chilometro di strada.
Pedalare in valtellina significa immergersi in una realtà fatta di acqua, boschi e tradizioni agricole, lontano da traffico e confusione, in un paesaggio dove ogni tappa offre pietanze tipiche e opere custodite gelosamente nelle pievi e nei musei locali. Questi percorsi sono praticabili in ogni stagione, proponendo ognuno il suo ritmo e la sua storia.