Unione comuni montagna aquilana finanzia progetto contro la povertà educativa per bambini e famiglie

Unione comuni montagna aquilana finanzia progetto contro la povertà educativa per bambini e famiglie

L’Unione Comuni Montagna aquilana, con il sostegno dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del Pnrr, avvia il progetto “1, 2, 3… Stella!” per contrastare la povertà educativa in 42 comuni montani attraverso servizi educativi itineranti.
Unione Comuni Montagna Aquilan Unione Comuni Montagna Aquilan
L’Unione Comuni Montagna aquilana ha ottenuto un finanziamento di 249.200 euro per il progetto “1, 2, 3… Stella!”, che offre servizi educativi itineranti a bambini 0-6 anni e famiglie in 42 comuni montani, per contrastare la povertà educativa e migliorare l’accesso ai servizi in aree isolate. - Gaeta.it

L’Unione Comuni Montagna aquilana ha ottenuto un finanziamento di 249.200 euro dal bando dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, sostenuto dal Pnrr. Il progetto punta a contrastare la povertà educativa dei bambini dai 0 ai 6 anni attraverso servizi itineranti di sostegno educativo, psicologico e culturale. Le attività si svolgeranno in 42 comuni montani e rurali dell’aquilano, territori caratterizzati da popolazione dispersa e difficoltà di accesso ai servizi.

Caratteristiche del progetto “1, 2, 3… stella!” nelle montagne aquilane

Il progetto “1, 2, 3… Stella!” si concentra sul sostegno ai bambini in età 0-6 anni e alle loro famiglie. La proposta nasce dalla collaborazione fra enti pubblici e organizzazioni sociali del territorio, tra cui Leonardo Società Cooperativa Sociale, l’Associazione i Girasoli e gli istituti comprensivi Don Lorenzo Milani di Pizzoli e Navelli. L’iniziativa include servizi educativi, spazi gioco, attività culturali, laboratori e segretariato sociale.

Questi servizi saranno portati direttamente nelle aree più isolate, usando spazi pubblici aperti e sedi educative anche fuori dagli orari tradizionali. L’obiettivo è rendere accessibile il sostegno in zone dove la distanza e la dispersione aggravano il rischio di esclusione sociale. È previsto un approccio itinerante per far arrivare i servizi dove mancano strutture fisse o il trasporto pubblico è limitato.

Ambito geografico e sociale di intervento e coinvolgimento dei comuni

Il progetto copre i 42 comuni dell’Ambito Distrettuale Sociale n. 5 Montagne aquilane, territori con scarsa densità demografica e situazioni di disagio. Comuni spesso sotto i mille abitanti come Navelli, Pizzoli e altri piccoli centri, si trovano a dover affrontare difficoltà nel garantire una rete educativa e sociale efficace. La distanza dai servizi tradizionali crea un gap per le famiglie con bambini piccoli.

La presidente dell’Unione comuni Deborah Visconti sottolinea come “1, 2, 3… Stella!” rafforzi la cooperazione tra i soggetti pubblici e del terzo settore, dando più voce e sostegno ai territori montani. Il progetto mira a migliorare l’accesso ai servizi, aumentando le opportunità di crescita e tutela per i bambini più vulnerabili.

Presentazione ufficiale e programma dell’iniziativa

L’evento di presentazione si terrà il 3 giugno alle 15 nella sede dell’Unione dei Comuni a Barisciano. All’incontro parteciperanno i rappresentanti degli enti partner e i referenti locali. La presidente Visconti aprirà la manifestazione presentando gli obiettivi e i contenuti del progetto alle istituzioni e ai cittadini.

Durante la presentazione saranno illustrate le modalità operative, le attività laboratoriali, i percorsi di sostegno alla genitorialità e gli interventi didattici. Ci sarà spazio per discutere le sfide del territorio e il ruolo di “1, 2, 3… Stella!” nel fornire un aiuto concreto alle famiglie. L’invito è rivolto a scuole, famiglie e realtà locali coinvolte nella crescita dell’infanzia.

Opinioni di sindaci e operatori sociali sul contributo del progetto

Il sindaco di Navelli Paolo Federico ha evidenziato l’importanza del progetto per sostenere i minori e le famiglie in difficoltà, che spesso non ricevono aiuti adeguati. Ha evidenziato “il senso di responsabilità dei sindaci verso le fasce più fragili della popolazione.” Federico ha ricordato che il progetto nasce da una sua iniziativa durante la presidenza dell’Unione.

Gianni Anastasio, sindaco di Pizzoli, ha evidenziato come il progetto rappresenti un contributo significativo per supportare famiglie e bambini. Sottolinea che i fondi aiutano le amministrazioni locali a gestire l’alto carico di sostegno sociale necessario in territori così vasti. Anastasio ha però ricordato che “servirebbe un impegno più ampio vista la realtà di 42 comuni per circa 30mila abitanti.”

Karin Sorgi, presidente di Leonardo Società Cooperativa Sociale, ha specificato che portare servizi educativi nei piccoli comuni montani richiede presenza continua, adattabilità e forte collaborazione fra enti. Le attività raggiungeranno famiglie anche nei luoghi più remoti tramite laboratori, spazi di ascolto e percorsi dedicati ai genitori. L’obiettivo è assicurare continuità educativa in condizioni logistiche complesse.

Dettagli sui comuni coinvolti nel progetto e aree di intervento

Il progetto interessa 42 comuni dell’area montana aquilana. Tra questi ci sono Acciano, Barete, Barisciano, Cagnano Amiterno, Calascio, Campotosto, Capestrano, Capitignano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Lucoli, Molina Aterno, Montereale, Navelli, Ocre, Ofena, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D’Ansidonia, Rocca Di Cambio, Rocca Di Mezzo, San Benedetto In Perillis, San Demetrio Ne’ Vestini, San Pio Delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Secinaro, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Santa Lucia e Villa Sant’Angelo.

Questi paesi tipici delle montagne abruzzesi si caratterizzano per la dispersione abitativa e una popolazione anziana in aumento, fattori che intensificano l’isolamento. Grazie al progetto si attiveranno servizi mobili e interventi mirati per abbattere le barriere fisiche e sociali, garantendo a bambini e genitori accesso a opportunità educative e momenti di socialità. Il programma risponde a un bisogno concreto in territori tradizionalmente poco serviti.

Change privacy settings
×