Chiesi Italia, insieme alla Regione Veneto, ha inaugurato un progetto immerso nella natura delle Dolomiti che unisce salute, educazione e turismo sostenibile. Il “Sentiero del respiro” nasce per offrire a chi soffre di problemi respiratori e a chi desidera migliorare il proprio benessere un percorso unico, fatto di aria pulita, natura rigenerante e contenuti digitali interattivi. Questo cammino, collocato in un’area colpita dalla tempesta Vaia, mira anche a promuovere la rinascita ambientale e il legame tra salute individuale e tutela del territorio.
La rinascita del bosco e l’impegno per la sostenibilità
L’area boschiva attorno al sentiero è stata ripristinata con la piantumazione di circa 10mila nuovi alberi, un intervento che ha l’obiettivo di recuperare il patrimonio forestale e migliorare la qualità dell’aria. Queste nuove piantumazioni contribuiscono a ridurre le emissioni di gas clima, assicurando una maggiore stabilità del terreno e favorendo il ritorno della fauna locale. Il progetto ha quindi una doppia funzione: da un lato rigenera un ecosistema fragile, dall’altro sostiene un turismo verde e responsabile.
Chiesi Italia ha inserito il progetto in un più ampio impegno verso la sostenibilità ambientale e la riduzione delle emissioni, con l’obiettivo di azzerarle entro il 2035. La scelta di Livinallongo del Col di Lana è significativa proprio per l’impatto che la tempesta ha avuto nella zona: puntare sul rimboschimento si traduce in un gesto concreto per il territorio, mentre il sentiero diventa un simbolo tangibile di ripresa e consapevolezza.
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La genesi del sentiero e il contesto geografico
Il sentiero si sviluppa per circa quattro chilometri, partendo dal castello di Andraz, nella località di Livinallongo del Col di Lana, in provincia di Belluno, dentro il cuore delle Dolomiti dichiarate patrimonio mondiale dell’Unesco. Questa zona, segnata nel 2018 dalla violenta tempesta Vaia, che ha abbattuto milioni di alberi, rappresenta uno scenario perfetto per un progetto che mette al centro la riforestazione e il benessere respiratorio.
Il percorso si snoda tra il castello antichissimo risalente all’anno mille e i boschi vicini, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva tra storia e natura. L’idea è quella di trasformare un’area segnata dalla distruzione in un polo di attrazione per chi cerca un legame con l’ambiente e un’occasione di educazione alla prevenzione. Il sentiero non si limita ad essere un semplice cammino ma integra anche una piattaforma digitale, con ventidue cartelli informativi dotati di QR code. Così chi lo frequenta può accedere a contenuti educativi e formativi che spiegano l’importanza dell’aria pulita per la salute e per l’ecosistema, stimolando una riflessione sul benessere e la lotta al fumo.
Educazione e tecnologia: il sentiero del respiro digitale
Oltre alla componente fisica, il sentiero si distingue per la sua dimensione digitale. I cartelli informativi con QR code distribuiti lungo il percorso forniscono contenuti multimediali accessibili tramite smartphone. Questa scelta rende il viaggio educativo, con informazioni curate sul rapporto tra qualità dell’aria e salute respiratoria.
La piattaforma digitale dà modo a tutti di conoscere meglio le patologie legate all’inquinamento atmosferico, le strategie di prevenzione, e il nesso con la conservazione dell’ambiente. Il percorso, geolocalizzato sulle principali app di mappatura, si propone di attrarre anche chi passa per il Passo Falzarego e potrebbe decidere di fermarsi per scoprire questa nuova esperienza.
Questa combinazione di natura, movimento e tecnologia aiuta a diffondere un messaggio rigoroso su benessere e tutela ambientale, trasformando una semplice camminata in un momento di formazione aperto e inclusivo.
Un percorso accessibile e multifunzionale
Il sentiero è stato progettato per essere accessibile a un pubblico quanto più vario possibile. I primi 400 metri sono in legno di larice, proveniente dagli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia, e si rivolgono specificamente a persone con disabilità motorie, carrozzine e ipovedenti. Questo tratto agevolato permette a chiunque di vivere il percorso naturalistico senza barriere fisiche.
All’interno del sentiero si trova anche un percorso Kneipp, che utilizza un ruscello naturale per offrire un’esperienza sensoriale, stimolando la percezione del corpo in contatto con l’acqua e l’ambiente circostante. Per gli appassionati di sport all’aperto è stata allestita una palestra di roccia, mentre per chi preferisce riposarsi o godersi il panorama ci sono panchine dislocate lungo il cammino.
Queste soluzioni consentono di offrire un’esperienza bilanciata, adatta sia a chi cerca un momento di relax e contemplazione sia a chi vuole mantenersi attivo immerso in un ambiente naturale.