Tre comuni delle Marche, situati nel cuore del Parco nazionale dei monti Sibillini, hanno dato avvio a un’iniziativa che punta a valorizzare il turismo lento e il benessere diffuso nei loro borghi. Con un finanziamento di un milione di euro stanziato dalla Regione Marchesi, questo progetto intende trasformare Montefortino, Castelsantangelo sul Nera e Montemonaco in esempi di accoglienza sostenibile. Le tre comunità, profondamente segnate dal sisma del 2016, cercano così di rinascere puntando su spazi urbani recuperati e iniziative per valorizzare il territorio.
La sinergia tra comuni e regione per la rinascita dei borghi colpiti dal sisma
L’accordo sottoscritto tra i tre comuni marchigiani e la regione mira a creare un modello condiviso di ospitalità che valorizzi natura, storia e cultura di questi borghi montani. Montefortino, Castelsantangelo sul Nera e Montemonaco, pur appartenendo a province differenti, si legano in un progetto comune che guarda avanti dopo il grave terremoto del 2016. La regione ha messo a disposizione un milione di euro nell’ambito del bando “Borgo accogliente” per sostenere interventi concreti destinati a migliorare l’esperienza di turisti e residenti. Palazzo Raffaello punta a favorire proposte capaci di mettere in risalto la bellezza dei luoghi, con un occhio attento alla sostenibilità e all’accessibilità.
Le parole di francesco acquaroli
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha sottolineato come questa collaborazione sia un’opportunità per mostrare la capacità di recupero e coesione tra territori. “I borghi sono il simbolo autentico delle Marche e custodiscono valori culturali e storici difficili da trovare altrove. La loro attrattiva turistica si fonda proprio su queste radici profonde, che un progetto del genere può rilanciare a beneficio di tutta la regione.”
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Interventi su spazi urbani e aree verdi per migliorare l’accoglienza e la fruizione del territorio
Il progetto non si limita a una visione concettuale, ma prevede una serie di azioni concrete mirate a rigenerare gli spazi pubblici e potenziare l’offerta turistica dei borghi. Una particolare attenzione è rivolta alle aree verdi interne ai centri abitati, luoghi per il relax e il contatto diretto con la natura. A Montefortino, ad esempio, si interverrà sul parco urbano di San Francesco, già teatro di passeggiate e momenti di svago per la comunità. A Montemonaco sarà valorizzato il parco urbano “Monti Guarnieri” insieme al centro sportivo polifunzionale, un punto di riferimento anche per eventi sportivi e attività all’aria aperta.
Castelsantangelo sul nera e i suoi giardini pubblici
Castelsantangelo sul Nera invece potrà contare sui giardini pubblici che si affacciano sulla natura incontaminata del parco. L’obiettivo è creare percorsi che mettano in connessione queste aree verdi con i sentieri e le vette montuose circostanti, favorendo una fruizione integrata e sostenibile dell’ambiente. La rigenerazione di tali siti serve a rilanciare l’attrattiva dei borghi come destinazioni ideali per chi cerca un contatto autentico con il paesaggio e desidera esperienze a ritmo lento.
Sostegno alle associazioni e operatori per la promozione turistica dei borghi
Oltre agli interventi infrastrutturali, il progetto prevede un supporto significativo alle realtà locali che si dedicano alla promozione dei borghi. Le associazioni, gli operatori turistici e le imprese del territorio avranno a disposizione risorse e strumenti per organizzare iniziative capaci di raccontare e far conoscere Montefortino, Castelsantangelo sul Nera e Montemonaco. Questi soggetti giocano un ruolo fondamentale nel far emergere le peculiarità culturali, artistiche e naturalistiche di ciascun borgo.
La collaborazione con soggetti privati arricchisce il progetto e amplia le possibilità di attrarre visitatori, con eventi tematici, festival, passeggiate guidate o laboratori esperienziali. Il supporto regionale punta insomma a coinvolgere chi opera sul territorio per far crescere una rete di ospitalità che guardi al benessere e alla bellezza dei luoghi. Questa strategia si propone anche di rilanciare economie locali legate all’accoglienza, all’artigianato e alla gastronomia tipica.
Un progetto di ampio respiro per la montagna marchigiana
Il progetto “Slow tourism e benessere nei borghi” si inserisce così in un disegno più ampio di valorizzazione della montagna marchigiana, dove turismo e qualità della vita si intrecciano creando nuove opportunità. L’attenzione verso la natura, la cultura e il recupero degli spazi pubblici rappresenta una risposta concreta ai danni del sisma e alla necessità di far crescere un turismo più consapevole e rispettoso del territorio.