Un futuro distopico in scena: "2084 - L'anno in cui bruciammo Chrome" al Teatro Sannazaro di Napoli

Un futuro distopico in scena: “2084 – L’anno in cui bruciammo Chrome” al Teatro Sannazaro di Napoli

“2084 – L’anno in cui bruciammo Chrome” al Teatro Sannazaro di Napoli esplora un futuro distopico, affrontando tensioni sociali ed economiche attraverso le vicende di una famiglia precaria.
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Un futuro distopico in scena: "2084 - L'anno in cui bruciammo Chrome" al Teatro Sannazaro di Napoli - Gaeta.it

Dal 31 gennaio, il Teatro Sannazaro di Napoli ospita “2084 – L’anno in cui bruciammo Chrome”, un’opera di Marcello Cotugno che esplora un futuro prossimo caratterizzato da tensioni sociali, culturali ed economiche. La rappresentazione pone l’accento sull’evoluzione dei rapporti di potere globali, evidenziando la predominanza della Cina e la colonizzazione culturale delle città occidentali da parte di quest’ultima. Un tema di forte attualità, che pone domande provocatorie sulle direzioni che la nostra società potrebbe prendere.

La trama di “2084”

L’opera segue le vicende di Perseo e Atria Donati, una coppia di lavoratori precari che navigano gli alti e bassi di una vita segnata dalla povertà. Con due figli, Alhena e Izàr, la famiglia affronta una realtà complessa in cui le aspirazioni individuali si scontrano con le limitazioni imposte dalla situazione economica. Izàr, adolescente, vive isolato nel metaverso, lontano dalla realtà che lo circonda e dai rapporti familiari, mentre Alhena, studentessa di criogenetica, lotta per mantenere i suoi studi.

Alhena finanzia la sua formazione lavorando come creatrice di contenuti su una piattaforma sociale, dove manipola la propria immagine per soddisfare gli standard di bellezza prevalenti. La sua aspirazione è quella di vivere lontana dalla famiglia, una riflessione che tocca le corde della disconnessione e dell’alienazione.

Un governo corrotto e privo di scrupoli si offre di migliorare la loro condizione economica, proponendo un lavoro stabile ma ponendo interrogativi su cosa ci si aspetta in cambio. Questa dinamica sarà un punto cruciale della narrazione, costringendo i personaggi a confrontarsi con scelte morali e l’inevitabile compromesso.

Tematiche contemporanee nella narrazione

“2084” affronta varie tematiche di grande rilevanza attuale come la dipendenza digitale, le criptovalute e l’intelligenza artificiale. Il regista Marcello Cotugno ha voluto rivolgersi a un pubblico giovane, utilizzando linguaggi e codici che possano risuonare con le nuove generazioni. I social media e il gaming, elementi centrali nelle esistenze dei personaggi, diventano non solo contesto ma anche strumenti di riflessione su come le nuove tecnologie influenzino la vita quotidiana.

La messinscena non si limita a riproporre la realtà, ma la interpreta attraverso nuove prospettive, rendendo il teatro un luogo di innovazione e di dialogo con il presente. La luce, le scene e i costumi, curati rispettivamente da Pasquale Mari, Assunta La Corte e Irma Ciaramella, contribuiscono a creare un’atmosfera che spinge lo spettatore a riflettere sull’universo in cui viviamo.

Il cast e la produzione

Il cast di “2084” comprende attori come Francesco Maria Cordella, Nadia Carlomagno, Graziano Purgante, Sveva De Marinis, Arianna Cremona e Onorina Della Rocca, con la partecipazione di Paolo De Vita. Questi interpreti portano in scena una narrazione intensa che merita attenzione per le sfide che pone. La produzione è frutto del Teatro Sannazaro, in collaborazione con ACTS e il Master in Arti Performative dell’Università Suor Orsola Benincasa, unendo risorse artistiche e accademiche per dare vita a un’opera coinvolgente e significativa.

In un momento storico in cui le questioni sociali ed economiche sono al centro del dibattito pubblico, “2084” si presenta come un’esperienza teatrale imperdibile, capace di stimolare la riflessione su temi che ci coinvolgono da vicino.

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