Turismoe mobilità sostenibile: opportunità e sfide per il futuro

Turismoe mobilità sostenibile: opportunità e sfide per il futuro

Il White Paper di Repower evidenzia l’importanza della mobilità sostenibile nel turismo, sottolineando la necessità di innovazioni e infrastrutture per un futuro più responsabile e rispettoso dell’ambiente.
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Turismoe mobilità sostenibile: opportunità e sfide per il futuro - Gaeta.it

Il tema della mobilità sostenibile sta diventando sempre più rilevante anche nel contesto turistico, come evidenziato dal recente White Paper di Repower, un gruppo energetico svizzero. Giunto alla sua nona edizione, il documento analizza lo stato attuale del mercato e propone spunti interessanti sugli sviluppi futuri. Secondo i dati rilevati, vi è bisogno di rinnovare l’approccio verso la mobilità dolce, con un focus particolare su come il settore turistico possa contribuire a questo processo.

La mobilità sostenibile: un momento di riflessione

Fabio Bocchiola, CEO di Repower Italia, ha sottolineato come la mobilità sostenibile stia affrontando una fase di rallentamento. Nel 2023, oltre a una diminuzione delle vendite di auto elettriche, si sono notati segni di incertezza su progetti e tecnologie già avviati. Quella che stiamo vivendo non è una congiuntura negativa per lo sviluppo della mobilità sostenibile, ma piuttosto una fase di evoluzione, con tempi di realizzazione che necessitano di essere rimodulati.

Il White Paper di Repower si sofferma in particolar modo sulle innovazioni che stanno sorgendo nel campo della mobilità dolce, evidenziando un’opportunità importante rappresentata dal turismo. Questo settore ha un potenziale enorme da rilasciare attraverso l’adozione di soluzioni innovative, che non solo possono migliorare l’esperienza turistica, ma anche il rispetto per l’ambiente.

La crescita del settore turistico e la necessità di innovazione

Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, ha condiviso previsioni ottimistiche sul futuro del mercato dei viaggi. Secondo le stime, nei prossimi quattro anni, il mercato globale crescerà più rapidamente dell’economia mondiale, con un incremento compreso tra il 6% e il 10%. Affinché questo sviluppo avvenga in modo sostenibile, è fondamentale costruire itinerari che includano anche località periferiche, alleviando così la pressione sulle destinazioni turistiche più popolari.

L’adozione di sistemi di trasporto pubblico efficienti, la creazione di piste ciclabili, e l’incremento dei veicoli in condivisione rappresentano passi necessari verso una mobilità integrata. Tale approccio alla multimodalità è visto come un percorso obbligato per garantire un turismo più responsabile e rispettoso dell’ambiente. Le forniture di mezzi di trasporto, le opportunità di interazione fra diverse modalità di spostamento e l’educazione dei turisti sulle scelte sostenibili sono azioni che possono cambiare il volto del turismo.

Un bilancio del mercato della mobilità elettrica in Italia

Oltre agli aspetti legati al turismo, il 2024 ha registrato anche un rallentamento significativo nel mercato automotive italiano. Le immatricolazioni di nuovi veicoli hanno subito una contrazione dello 0,5% e le auto elettriche full electric non sono state da meno, con una diminuzione dell’1%. Le vendite hanno segnato 65.620 unità, mantenendo una quota di mercato stabile del 4,2%, un chiaro segnale delle difficoltà italiane nel raggiungere i maggiori mercati europei, in particolare rispetto ad altre nazioni che hanno fatto maggiori progressi nel settore della mobilità sostenibile.

Anche le auto ibride plug-in hanno visto un calo significativo, scendendo dal 4,4% delle immatricolazioni nel 2023 al 3,3% nel 2024. Questo panorama non è però del tutto negativo se si esamina il progresso fatto nella rete di infrastruttura di ricarica. Secondo Motus-E, l’Italia ha visto un aumento considerevole nel numero di punti di ricarica pubblici, che sono adesso 60.339, con una crescita del 28% rispetto all’anno precedente. Un incremento reso possibile attraverso un’espansione della rete e un forte aumento dei punti di ricarica veloci e ultraveloci.

La geografia di queste infrastrutture vede una concentrazione significativa nel Nord Italia, con il 58% dei punti totali, a fronte del 20% nel Centro e del 22% nel Sud e nelle Isole. Inoltre, i punti di ricarica lungo le autostrade hanno visto una crescita esponenziale, triplicando il loro numero in due anni, anche se attualmente solo il 42% delle aree di servizio è dotato di tali infrastrutture. Questi dati mostrano non solo i progressi fatti, ma anche le sfide che l’industria della mobilità e il turismo devono affrontare per rendere reali e sostenibili le prospettive di crescita future.

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