L’episodio odierno in procura a trieste apre una nuova fase nella vicenda che coinvolge sebastiano visintin. Gli avvocati del presunto imputato, alice e paolo bevilacqua, hanno presentato una riserva di incidente probatorio, interrompendo così la procedura di incarico per accertamenti tecnici da parte della magistratura.
La convocazione in procura e il ruolo della pm ilaria iozzi
L’appuntamento davanti alla pm ilaria iozzi, titolare del fascicolo di indagine, si è svolto oggi a trieste. Questa convocazione prevedeva la nomina di periti specializzati per svolgere nuovi esami tecnici legati al caso. La dottoressa iozzi ha l’incarico di coordinare l’inchiesta e di impartire i mandati necessari per approfondire gli elementi da chiarire. Tra i periti indicati figuravano nomi noti nel campo delle scienze forensi, quali cristina cattaneo e stefano tambuzzi, con la collaborazione di elena pilli, rosario casamassima e oscar ghizzoni.
La procedura avrebbe dovuto aprire una fase cruciale nell’istruttoria, ma la manifestazione di dissenso da parte dei legali ha complicato il quadro.
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La riserva di incidente probatorio e le sue conseguenze legali
La riserva di incidente probatorio è uno strumento tecnico-giuridico che consente ai difensori di rimettere in discussione la validità o le modalità dell’accertamento richiesto. Presentandola, alice e paolo bevilacqua hanno di fatto bloccato la conferma degli incarichi, sospendendo il procedimento inerente i nuovi esami.
Sotto il profilo processuale, la presentazione della riserva interrompe automaticamente l’attribuzione dell’incarico ai periti, che quindi non possono procedere senza un chiarimento o un’eventuale decisione del giudice. Pertanto, nonostante in precedenza fosse stato anticipato il conferimento degli incarichi, oggi questo non si è concretizzato.
Il meccanismo di incidente probatorio mira a tutelare il diritto della difesa e garantire che ogni prova venga acquisita con modalità condivise e trasparenti, evitando interlocuzioni che possano compromettere l’equilibrio del processo.
I protagonisti tecnici chiamati ad intervenire nel caso visintin
I nominativi indicati dalla procura per gli accertamenti sono esperti riconosciuti nel campo della medicina legale e delle investigative scientifiche. Cristina cattaneo, nota antropologa forense, ha esperienza pluriennale nell’analisi di reperti e resti umani. Stefano tambuzzi, medico legale, e gli altri tecnici selezionati rappresentano un gruppo multidisciplinare in grado di affrontare diverse problematiche.
La loro partecipazione avrebbe potuto chiarire dettagli importanti per fare avanzare l’inchiesta in corso su sebastiano visintin. Tuttavia, il blocco imposto dai difensori impedisce che gli esami siano eseguiti adesso. A questo punto, la procura dovrà valutare come intervenire per superare l’ostacolo, eventualmente rivolgendosi al gip o adottando altre procedure previste dalla legge.
Una fase di stallo giudiziaria e tecnica
In definitiva, l’episodio di oggi proietta la vicenda in una fase di stallo che necessita di nuovi sviluppi sulla linea giudiziaria e tecnica. “La situazione resta complessa e in evoluzione,” commentano alcuni osservatori legali.