Nella cornice della biblioteca comunale dell’Archiginnasio a Bologna, si è tenuta la nona edizione del premio “Tina Anselmi”, un riconoscimento che ogni anno celebra il ruolo delle donne in vari ambiti professionali e sociali. L’iniziativa, promossa dal Centro italiano femminile e dall’Unione donne in Italia, ha voluto mettere in luce storie di dedizione e impegno femminile, rievocando la figura di Tina Anselmi, prima donna ministra della Repubblica italiana. Tredici donne hanno ricevuto il premio raccontando esperienze concrete, tra cui imprenditrici, insegnanti e lavoratrici impegnate sul territorio.
Il premio tina anselmi e il suo significato storico e sociale
Il premio prende il nome da Tina Anselmi, personaggio noto per essere stata la prima donna a occupare il ruolo di ministra nel governo italiano. La sua carriera politica e la sua dedizione hanno ispirato questo riconoscimento che da nove anni dà voce alle donne che si distinguono nel loro lavoro e nella loro quotidianità. Le organizzatrici, Centro italiano femminile e Unione donne in Italia, hanno concepito il premio come uno strumento per valorizzare storie di coraggio, professionalità e solidarietà, ricordando il ruolo spesso invisibile delle donne nelle sfide sociali.
Un messaggio da gianna anselmi durante la cerimonia
Durante la cerimonia, ha preso la parola Gianna Anselmi, sorella di Tina, che ha espresso parole di vicinanza e forza rivolgendosi alle premiate. Ha sottolineato quanto Tina sarebbe stata orgogliosa delle donne premiate e ha esortato tutte a mantenere saldo il proprio impegno, in ogni campo e contesto. Questo momento ha rafforzato il valore simbolico del premio, collegandolo direttamente all’esempio di Tina Anselmi.
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Storie di donne impegnate: il racconto di roberta bastelli e il ruolo durante l’alluvione
Tra le premiate spicca la figura di Roberta Bastelli, cuoca e gestore, insieme alla famiglia, di una trattoria storica a Pianoro, frazione Botteghino di Zocca. La sua esperienza si lega a un momento drammatico come l’alluvione che ha colpito la zona. Roberta è stata definita “un punto di riferimento” per sfollati, volontari e la Protezione civile durante quei giorni difficili. Ha raccontato di un luogo segnato dal fango per oltre due mesi, dove la solidarietà e la collaborazione tra cittadini sono state vitali.
Nel suo intervento, ha evidenziato il supporto ricevuto da centinaia di donne della Protezione civile, che hanno lavorato senza sosta nel soccorrere le persone colpite. A loro, Roberta e la sua famiglia hanno potuto offrire quel poco che avevano: caffè, energia elettrica o semplici gesti di conforto. Il ricordo si è acceso anche sul giovane tragicamente scomparso a causa delle acque impetuose. Nonostante la fatica, Roberta ha raccontato che la trattoria sta lentamente tornando alla normalità, con la preparazione di piatti tipici come tortellini, tagliatelle e crescentine, simbolo delle radici e della rinascita.
La varietà delle professioni femminili premiate e il loro impatto sul territorio
Il premio ha voluto abbracciare una varietà di professioni portate avanti da donne, sottolineando come ciascuna contribuisca, in modo concreto e quotidiano, alla società e alla cultura locale. Oltre a Roberta Bastelli, tra le premiate ci sono un’insegnante di sostegno che lavora con alunni con difficoltà, una libraia indipendente che anima il territorio attraverso la cultura e il libro, e altre figure attive in diverse professioni e attività. Questi esempi mostrano come le donne svolgano ruoli fondamentali in settori diversi, con dedizione e capacità spesso sottovalutate.
Valorizzazione del contributo femminile alla società
La manifestazione a Bologna ha dato spazio a queste esperienze raccontate direttamente dalle protagoniste. Valorizzare storie di impegno concreto significa anche riconoscere il valore della presenza femminile in ambiti che spesso non ricevono l’attenzione dovuta. Con il premio, le associazioni promotrici hanno voluto costruire un momento in cui queste donne si rivolgono idealmente alla comunità, mostrando il loro contributo in un modo tangibile e riconoscibile.
Il contesto della biblioteca comunale dell’archiginnasio come luogo simbolo della cerimonia
La scelta della biblioteca comunale dell’Archiginnasio per consegnare il premio non è casuale. Questo luogo, importante per la città di Bologna, rappresenta un punto di riferimento culturale e storico. Ospitare qui la cerimonia significa sottolineare l’importanza della memoria e della cultura nel lavoro e nella vita delle donne protagoniste dell’evento.
L’Archiginnasio, con i suoi spazi, ha offerto uno scenario adatto a raccontare storie di impegno personale e collettivo, intrecciate con la storia di Tina Anselmi e con la comunità locale. Situazione e contenuto si sono quindi combinati per rendere la giornata di premiazioni un appuntamento che ha unito passato e presente, lavoro e identità femminile, cultura e società. La cerimonia ha confermato così la volontà di mantenere viva la memoria di figure come Tina Anselmi, valorizzando il ruolo concreto delle donne nel tessuto sociale italiano.